V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Carpine |
Inserito il - 14/08/2017 : 00:14:30 Le mie esperienze con il naturismo si limitano a due uscite organizzate da Emanuele Cinelli. Starsene nudi in montagna e guadagnarsi le mete vestiti di sola natura è una sensazione indescrivibile. Infatti non la descriverò, bensì invito tutti a sperimentarla. Mi trovo in vacanza nelle Dolomiti del centro Cadore e mi sono concesso un paio di brevi uscite in solitaria. La zona è costituita dai ripidi boschi sovrastanti il paesino di Venas di Cadore, ai piedi del monte Antelao. I due giri possono infatti fondersi e formare un anello, ma avendo poco tempo li ho spezzati.
Ieri prima uscita - in bici - con obiettivo i Forti di Landro, costruzioni risalenti alla Grande Guerra realizzate tra il 1911 e il 1914. Si parte dalla località di Giau e si sale per una piacevole stradina asfaltata. I Forti si raggiungono velocemente, così ho deciso di proseguire. La strada da asfaltata diventa dissestata e procede sempre più su. Ho cosi raggiunto Col Vidà (quota circa m. 1400) e mi sono fermato a bere, a riprendere fiato e ad ammirare una vista mozzafiato sul Pelmo e sull'Antelao, una meraviglia. La strada serve per raggiungere le diverse baite che sono costruite lungo il percorso, tutte chiuse. Ho visto un paio di auto parcheggiate, ma non ho incontrato nessuno. È stato così che ho deciso di scendere la montagna calandomi a mia volta al mio stato più naturale. Che sensazione meravigliosa... Non è durata molto, quando sono arrivato in prossimità delle auto viste all'andata mi sono infilato i pantaloncini e ho ripreso la mia discesa. Ma è stata comunque una bella esperienza, non pianificata e dunque un vero regalo della giornata di ieri.
Oggi, mappa Tabacco alla mano, ho deciso di replicare. Questa volta senza bici, stessa zona, sono risalito attraverso ripidi sentieri senza numero fino a Duoize (m. 1268). Il sentiero era piuttosto ripido, non ho mai incontrato nessuno. Ho così deciso di concedermi un breve momento naturista tenendo a mente i consigli del Cinelli (pantaloncini a portata di mano, riferimento a fonti serie sull'argomento, come questo forum e il blog Mondo Nudo, qualora fosse stato necessario argomentare in caso di incontri imprevisti, ecc.). Alla vista di un paio di baite con finestre aperte e all'udire i cani abbaiare in lontananza ho pensato di coprirmi. Qui ho conosciuto il proprietario di una delle baite e ho ammirato un altro panorama da cartolina: tutti i monti che dagli Spalti di Toro si susseguono fino al Sasso di Mezzodì e oltre sopra il paese di Cibiana. Salutata la mia nuova conoscenza mi sono diretto verso il sentiero 236 che scende dall'Antelao e che mi ha riportato fin giù a valle passando per Quoilo (m. 1305) e Naunie (m. 1099). Fino a Quoilo sono diventato nuovamente parte della natura montana che mi circondava. Di nuovo però alla vista di una baita il mio sesto senso tessile mi ha suggerito di vestirmi. Qui infatti ho incontrato una famiglia che occupava la baita e si intratteneva fuori all'aperto. Proprio queste persone - gentilissime - mi hanno avvertito della deviazione del 236, dandomi precise istruzioni per non perdermi. Oltrepassata la deviazione mi sono immerso nuovamente nel bosco lungo il sentiero ben segnato, che per come è tracciato permette di vedere in lontananza l'arrivo di altri camminatori. E allora via di nuovo senza niente addosso, a sentire il vento e il sole con la pelle, il rumore dei passi e il verso degli uccelli con le orecchie, il profumo del sottobosco con il naso... Arrivato nei pressi dell'ultima baita e data una rapida occhiata all'orologio ho deciso di concludere con il naturismo per oggi. Era tardi e dovevo sbrigarmi a scendere. Ma ci tornerò! |
9 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
naked_man |
Inserito il - 25/07/2018 : 22:14:49 Per un appassionato folle di montagna e amante del naturismo, il poter combinare le due cose porta lo spirito al settimo cielo. Io sono uno di questi che, fino ad ora, è stato naturista e alpinista ma in modi separati, ma che quest'anno, finalmente, è riuscito a liberarsi degli ultimi timori e fare sintesi. E non è stato facile, frequentando in particolare l'ambiente dolomitico a me troppo caro. Ma, devo dire, non è stato neanche troppo difficile. Conoscendo tanti sentieri, valutando, provando, con un po' di fortuna e anche con un po' di temerarietà tipica del "principiante". E finora mi è andata bene. L'ultimo percorso, in zona Sappada. Avevo in mente di fare due cime, una sui 2400mt e l'altra sui 2600, quest'ultima conosciuta già. Partito, tutto ok, bel tempo che però è cambiato presto in nuvolo e, man mano che salivo, un'aria sferzante da nord, fredda, mi metteva i bastoni negli ingranaggi dei miei progetti. Nessuno lungo il sentiero, nessuno in quota, ma caspita un'aria fredda!! La voglia di mettermi in libertà era troppa, ero andato la anche per quello, no? oltre che per stare in natura. Ma troppa aria. Arrivo presto alla prima vetta ma l'aria mi stava letteralmente boicottando. Foto di rito, scendo velocemente per affrontare la seconda salita. Finalmente, approssimandomi ad un catino detritico, entro in una zona riparata, in più esce un sole che sembra invitarmi a lasciarmi andare. Non ci penso due volte. Libertà, mi sembra un sogno, non sento neanche più il freddo che sentivo fino a poco prima. Comincio a salire, il corpo libero e la mente serena, non c'è anima viva. Io, la roccia e il mio corpo che risponde passo dopo passo in perfetta armonia con l'ambiente e la mente. A metà salita, mi giro e vedo un gruppetto alla base. Che faccio, mi stanno osservando? Mi rivesto un po? Naa, voglio continuare così, non sto dando fastidio a nessuno e sono totalmente a mio agio. Il mio rammarico è solo quello di non essermi potuto liberare prima dai vestiti. Giunto in vetta ci rimango un po', purtroppo è nuvolo, poi ridiscendo, sempre in perfetta libertà e in un giro circolare mi avvicino al punto di partenza, Terminato il sentiero, imbocco una strada forestale, non sto incontrando nessuno, sono perfettamente libero e solo. Che faccio? E se arriva qualcuno? No, lo sentirei, così decido di proseguire e cammino così tranquillo che non mi accorgo che mi sto avvicinando troppo al punto di partenza ove avevo lasciato un punto abitato. Ecco che, ad una curva, sbuca un ciclista....caspita!! mai successo prima. Mi copro davanti e, stranamente tranquillo, ci incrociamo. Nulla. Poco dopo sbuca un signore a piedi. Noo!! A questo punto mi giro e mi rimetto i pantaloncini. Proseguo, lo supero, mi scuso per una forma giusta di cortesia e, con mio immenso stupore, il signore mi saluta molto cordialmente!! Che dire, rimango piacevolmente colpito. E' la prima volta che mi faccio "beccare" da altre persone. Ne ho sempre avuto timore ma vedo che, almeno per questa volta. nulla di particolare è successo. Speriamo che la prossima volta, se dovesse accadere ancora, sia uguale. Ecco, amici nudisti, anche io ho rotto il ghiaccio con tante mie paure, dico solo che sono dispiaciuto di non aver cominciato prima. Alla fine dell'escursione ero in una sorta di feeling particolare, mi sembrava di aver resettato il computer da tutto, di essere rigenerato come raramente accade ma, soprattutto, già pensavo alla escursione successiva per poter riprovare le identiche emozioni. Buon nudismo a tutti. |
cordom |
Inserito il - 20/08/2017 : 14:24:53 Bel racconto.Anche noi di tanto in tanto nelle nostre escursioni nelle Dolomiti sperimentiamo questa delizia.A volte è anche più bello del mare |
dingopino |
Inserito il - 19/08/2017 : 23:17:05 Grazie per il racconto mi hai ricvordato che gia troppo tempo che non mi faccio una bella passeggiata nei nostri monti Adessoci rivado grazie |
Emanuele Cinelli |
Inserito il - 19/08/2017 : 12:23:37 Bravo (e bravi), anche per il resoconto che è altrettanto importante per allargare l'evidenza palese del nostro esistere (è noto che il web permette alle informazioni di dilagare ampiamente e velocemente), in funzione di questo mi permetto tre suggerimenti: 1) andiamoci piano coi pantaloncini a portata di mano, va bene avvicinandosi a strutture e caseggiati, ma quando si è su sentieri molto isolati e pochissimo frequentati è bene restare nudi anche incrociando qualcuno all'improvviso e ogni qual volta che gli altri ci abbiano già notati: vestendosi è come ammettere che si stava facendo qualcosa di anormale e potremmo passare l'idea di vergogna; restando nudi può succedere di scatenare reazioni negative (l'esperienza m'insegna che è raro e, in ogni caso, gestibile e utile: ci permette di aprire un dialogo) ma anche di aprire uno spiraglio nella mente di chi ci incontra (almeno un paio di volte dall'espressione dell'altro ho capito che si stava dicendo "uhm, tutto sommato non è una malvagia idea"). 2) quando si entra in contatto con gente del posto bisogna sfruttare l'occasione per far uscire il discorso del nudo, usare ogni più piccolo appiglio, esempio: una volta una coppia molto anziana e coperta all'inverosimile ci incontra in pantaloncini e dorso nudo, loro "ma non avete freddo", io "no, anzi fino a poco fa eravamo completamente nudi" (per inciso la loro reazione è stata una totale assenza di rezione con la semplice affermazione "eh, voi siete giovani"). 3) Qui ci stava anche, per vedere la questione in chiave più ampia dobbiamo stare attenti alla comunicazione e in tal senso, se volgiamo normalizzare il nudo e sdoganarlo, usiamo le definizioni corrette: non è naturismo (che materialmente tutto ciò che avvicina alla natura è naturismo) o nudismo (lo è anche ma metterlo in primo piano equivale a dare una pericolosa categorizzazione distintiva) è escursionismo! Non parliamo di escursionismo nudista o, peggio, naturista, parliamo di escursionismo, solo e semplicemente escursionismo! |
giovagio |
Inserito il - 19/08/2017 : 07:47:53 ciao Paolobolsena, cioa a tutti! In effetti il mio esordio di treknaked l'ho avuto proprio con te nel viterbese qualche anno fa, a parte le zanzare sul fiume mignone è stata un'esperienza meravigliosa. Quest' anno ho replicato nella mia regione al confine con la Francia,con un caro amico del sito e siamo arrivati a 2100 metri; fantastico! incontrati solo sparuti gitanti ma abbiamo provveduto con calzoncini alla mano. Devo dire che la sensazione,il silenzio la pace è impagabile, altro che spiagge!!!! |
PaoloBolsena |
Inserito il - 19/08/2017 : 07:01:02 che bello!!! quest anno non sono riuscito ancora a ritagliarmi uno spazio di vacanza in montagna ma ho condiviso qieste stesse esperienze in solitaria proprio in quei luoghi e boschi. Una sola volta ho avuto un incontro sgradito. Bello bello grazie per il racconto. |
angelogabriel |
Inserito il - 14/08/2017 : 20:34:43 Bravissimo Carpine cosi bisogna fare, il nudismo non deve essere visto quasi esclusivamente in ambito spiaggia riservata e turistico,se solo un 20% dei nudisti italiani capissero la bellezza dello stare nudi in contesti meravigliosi quali sono i boschi le vallate delle nostre straordinarie montagne, i nostri laghi fiumi ect.ect. si diffonderebbe in modo vertiginoso la cultura e di conseguenza l'accettazione del nudo in luoghi pubblici, con buona pace del consiglio direttivo della nostra FENAIT la nostra federazione che dovrebbe,ma non lo fa,promulgare il nudo in simbiosi con la natura non solo nei campeggi per mero scopo economico e di tornaconto....comunque NOI AMICI di Mondo Nudo ti aspettiamo alla prossima escursione un caloroso arrivederci |
EnIgMa |
Inserito il - 14/08/2017 : 18:20:17 bellissime parole e confermo. stesse esperienze e rare occasioni anche da solo.
già per me la montagna è pace, quando riesco nudo mi estrneo proprio da tutto
in questo periodo è anche un po' più difficile non incoltrare altri escursionisti e turisti....specie i mete note come le montagne da te citate :) |
a_fenice |
Inserito il - 14/08/2017 : 07:38:28 Uhaoo, sembrava quasi di esserci. Grazie del racconto
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