V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
FENAIT |
Inserito il - 22/01/2023 : 22:47:07 Da informazioni preliminari ricevute, segnaliamo a tutti i naturisti italiani che la nota associazione UNI di Torino, pare stia continuando a eludere i regolamenti internazionali continuando, anche per il 2023, a cedere bollini INF in Italia mediante un non confermato trasferimento in Austria, ad oggi non registrato in Italia. Invitiamo tutti a recarsi nei resort e strutture naturiste già muniti di regolare bollino 2023; in caso contrario si correrà il rischio di vedere disperso il proprio contributo al naturismo italiano a causa di tali atteggiamenti scorretti e probabilmente anche illeciti sotto il profilo fiscale. Ci riserviamo di aggiornare la presente informativa quando le notizie saranno maggiormente chiare e verificate.
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1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
cescoballa |
Inserito il - 23/01/2023 : 15:02:47 Mi dispiace molto che l'UNI, dopo il congresso INF di ottobre 2022, dove era stato ribadito che le Associazioni Naturiste di una nazione non possono iscriversi alla Federazione Naturista di una nazione straniera, invece di cercare un riavvicinamento con la Federazione Naturista Italiana, chiedendo di essere riammessa e accettandone lo statuto, continui a cercare soluzioni che, inevitabilmente, non fanno che allontanare questa possibilità di ricucire la frattura. Personalmente ho sempre creduto nella necessità dell'unità del naturismo italiano con una forte e autorevole Federazione che coordini le Associazioni Naturiste Italiane federate senza che nessuna di queste "pretenda" di "comandare" tutte le altre anche se ha un numero di associati maggiore di altre (questo naturalmente vale per il passato ma anche per il futuro). Questa scelta dell'UNI di "spostarsi" in Austria come sede legale (sempre che questo sia effettivamente avvenuto) e federarsi alla Federazione Naturista Austriaca, anche se può essere "formalmente" possibile (su questo mi pare di capire che già sia stata posta una interpellanza al CC dell'INF), comporterà che i naturisti italiani che si associassero all'UNI diventano "austriaci"? Questi naturisti saranno consapevoli di ciò? L'UNI continuerà a dare "bollini INF della Federazione Austriaca" a campeggi naturisti italiani? In questo caso queste strutture devono continuare ad essere certificate dalla FENAIT (come prevede il regolamento INF, e cioè che le strutture commerciali devono essere certificate dalla Federazione del paese in cui sono ubicate)? Insomma questa decisione dell'UNI non può che far male al naturismo italiano e mi auguro vivamente che ci sia da parte di questa Associazione un ripensamento. Francesco Ballardini |
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