V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
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Inserito il - 30/09/2006 : 09:09:53 In realta' sono ancora laggiu', dove la vita ? semplice e ogni mattina iniziava con quello che per me aveva il dolce e a un tempo intenso sapore del rito. Appena alzato uscivo dal camper ancora vestito della leggera tuta che una media di 15 gradi notturni imponeva, almeno a me che il sonno rende freddoloso. Al primo, gia' caldo sole delle otto mi toglievo tutto e, vestito dei sandali, percorrevo i 200 metri che mi separavano dal blocco dei servizi, sempre fresco e splendente, per la prima doccia della giornata. Il garbato venticello che da quelle parti non manca mai, rubava da ogni centimetro del corpo le tracce di umidita' lasciate dalla notte e dalla mente la nebbia del sonno. Difficile esprimere la sottile ma profonda sensazione di piacere che la semplicita' del momento riusciva a suscitare in me. Era il modo migliore e il piu' semplice per iniziare la giornata, che dai ritmi della semplicita' era scandita. Tra persone semplici e civili che della nudita' sanno vestirsi come del piu' elegante degli abiti. Ma senza esibizione ne' ostentazione, cosi' come senza imbarazzo ne' tanto meno curiosita' verso l'altrui nudita'.
E' davvvero incredibile, non smettero' mai di stupirmene, come l'abbandono di quegli ultimi pochi grammi di tessuto sappia portare armonia e un potente, ineguagliabile, ineffabile senso di liberta' assoluta. Oltre alla sensazione che con l'atto di spogliarsi del tutto si riesca a lasciare, almeno per un attimo, le falsita' e sacrificanti e ingannevoli schemi delle nostre convenzioni sociali che troppo spesso privilegiano l'apparire a scapito dell'essere per ritornare, come in un breve viaggio indietro nel tempo, all'epoca dei nostri piu' antichi progenitori.
Presenza principalmente tedesca, al Koversada, una presenza quasi sempre silenziosa, perfino nei gruppetti di adolescenti sulla battigia. Alla ricerca attenta di granchiolini o di pescetti con l'eterna, intramontabile retina a manico lungo. Passano le generazioni, mi dicevo osservandoli andare avanti e indietro con la concentrazione di un chirurgo in sala operatoria, ma il fascino del retino e della cattura (ma poi ributtavano a mare!) non cambia, proprio come quando, circa mezzo secolo fa, capitava a me e ai miei coetanei d'allora.
Molte ore dedicate alla lettura (tre interi libri e pure grossi!), tra l'ombra di alberi che allungavano i rami fin quasi sull'acqua e l'amaca stesa accanto al camper sotto grandi ulivi che parevano scolpiti nell'arenaria. Ogni mattina, approfittando di un mare che spesso era olio, almeno un'ora di voga gentile con la canoa nella larga baia antistante il villaggio, poi il bagno, a volte con pinne e maschera, seguendo branchi di lucenti saraghi nell'acqua limpida come cristallo di rocca. Quasi sempre per l'intervallo del pranzo si restava in spiaggia (niente sabbia ma aree lastricate a pietre negli spazi tra irti scogli neri come pietra lavica), con melone fresco e pesche oppure pomidori da mangiare a grugno assieme a formaggio e ottimo pane nero d'ispirazione germanica. Il ritorno al camper avveniva generalmente attorno alle 16. Seguiva doccia, quindi una camminata tra gli alberi di almeno un'ora nei viali dell'immenso villaggio. Era un'occasione, oltre che per sciogliere i muscoli, anche per osservare il popolo dei campeggiatori - naturisti e imparare qualcosa dalle varie soluzioni abitative adottate, dalle piu' ricche a quelle piu' spartane e minimaliste, alla Robinson Crusoe. Circa 350 chilometri da Bologna. Traffico sostenuto, sulla autostrada Bologna - Padova poi sulla Venezia - Trieste, superiamo senza intoppi la doppia frontiera con Slovenia e Croazia, e, appena oltre Porec, troviamo facilmente l'ingresso del Villaggio- camping Koversada, una delle piu' grandi e attrezzate strutture naturistiche d'Europa e quindi del mondo.
Subito cogliamo un'impressione di pace, di rilassatezza diffusa. Pochissimi i rumori, soprattutto quelli della brezza che, sempre presente ma garbata, rendera' piacevoli anche le ore piu' calde e decisamente fresca la notte con temperature, all'interno del camper, tra i 15 e i 17 gradi.
Lungo i vialetti che percorrono il villaggio, le piazzole sono migliaia, su manto erboso ben tenuto e verdissimo, sotto ulivi, pini marittimi o quercioli. Buono anche l'accesso alle colonnine dell'acqua e a quelle di allaccio elettrico dotate di prese tripolari europee, quelle azzurre tonde. Consigliabile portarsi cavi di allaccio di almeno 15 metri. Del villaggio fanno parte due gruppi di boungalow in muratura e ville, esteticamente molto belli e curati, affittabili a settimane.
Rovigno, affascinante nella sua architettura a meta' tra Venezia e i borghi delle Cinque terre, e' 12 km piu' a sud, raggiungibile seguendo la litoranea in una mezz'ora circa.
Ben attrezzati anche i molti servizi igienici, moderni e splendenti, dotati di docce calde e fredde e di lavelli distinti per lavaggio stoviglie e per la biancheria. In alta stagione le pulizie dei servizi igienici hanno frequenza oraria, dalle 6 del mattino alle 14 circa. Disponibile anche un comodo camper service con scarico acque e presa acqua fredda.
Due i market, discretamente forniti sia di generi alimentari anche freschi (carne, frutta e verdura) che di attrezzature da campeggio (cordini, picchetti, vasellame, stoviglie, detersivi, ecc). A disposizione anche uno sportello bancomat, alcuni chioschi per giornali, cartoline e paccottiglia varia, un ricovero barche e uno per il rimessaggio invernale delle roulottes. All'esterno del camping, che peraltro comprende anche due gruppi di basse villette ben mimetizzate nel verde, lungo la strada che in circa mezzo chilometro collega alla statale e all'abitato di Vrsar, di scarso interesse sotto il profilo architettonico ma dotato di una bella marina che pare ben attrezzata.
Grande, vari chilometri da un capo all'altro, spiaggia rocciosa ma comoda, ampi spazi anche in altissima stagione. Per i bambini una sorta di vasta piscina naturale, completa di giochi, ricavata chiudendo un'insenatura con una struttura-ponte di cemento che pero' consente il ricambio d'acqua nel rispetto della sicurezza dei piccoli.
Molte le trattorie, appena un chilometro fuori dal Camping, che offrono carni alla griglia, pesce e maialino da latte allo spiedo.Prezzi attorno ai 15 euro. Accettata, in quest'area, sia l'euro che le maggiori carte di credito oltre, ovviamente, alle kune croate. Cambio, ovunque: 7 kune per 1 euro. Mano a mano che ci si allontana dal nostro territorio aumenta il numero di esercizi che non accetta gli euro: bene quindi munirsi di valuta locale o avere le carte di credito.
A cinquanta metri circa dalla riva, collegata con un lungo ponte solo pedonale, vi e' anche una bella isola quasi del tutto circolare, ombreggiata da un fitto boschetto e dotata di servizi come il resto del villaggio ma riservata a tende. Qui la pace si avverte come qualcosa di densamente fisico e il silenzio e' rotto solo dallo sciabord?o della risacca e dal pigolare stridente di grossi gabbiani domestici quasi come galline.
Al Koversada, il naturismo ? la regola; di conseguenza sulle spiagge sarebbe obbligatorio il nudo integrale e infatti appositi cartelli lo ricordano. All'atto pratico non ho visto mai nessuno muovere obiezioni ai ragazzini con costumone al ginocchio o alle teen-agers che facevano il bagno in bikini completo. La sensazione diffusa era quella che ogni frequentatore badasse a stare in relax fregandosene beatamente di quanta stoffa gli altri indossassero. Giustamente. Insomma, un luogo davvero bello, tranquillo, pulito, ben organizzato. Anche economico. Aperto da pasqua a tutto settembre.
Camping villaggio Koversada, 52450 Vrsar /Croatia Tel. ++ 385 (0) 52 44 13 78 koversada-camp@maistra.hr www.maistra.hr
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n/a |
Inserito il - 22/10/2006 : 08:23:16 ciao a tutti! Caro Zio, mi fa piacere che le mie sensazioni siano condivise. Ecco, una cosa che in quei giorni, da quelle parti, era palpabile come qualcosa di materiale, era la sensazione di estrema tolleranza e rispetto per le altrui esigenze (che poi sono quelle di ciascuno). Auto che andavano a passo d'uomo, tutti che parlavano a bassa voce (veramente, dalle nostra parti c'era un gruppetto di tedeschi che quando iniziavano con le chiacchiere non la finivano piu'; per ore avevi nelle orecchie il loro blabla incomprensibile e spigoloso (e alimentato magari da qualche birra) scandito da grasse risate di compiacimento. A parte questo, ovunque pace e armonia erano rispettate, per il piacere di tutti. Davvero una libidine intensa che durava per tutta la giornata. Mi chiedo perche' non ci possa essere la medesima tolleranza anche nella vita di ogni giorno. E' chiaramente una domanda retorica, in quanto la risposta e' nota a tutti: perche' usualmente corriamo, corriamo, corriamo. A torto o a ragione corriamo, una mano sullo sterzo, una sul telefonino e magari l'altra (ma quale, che son finite??) al quotidiano aperto sul volante o a un catalogo o all'ultima fattura del cliente appena visitato. Tensioni, preoccupazioni, nervosismo, ed ecco che la tolleranza scende vicino allo zero, labbra tese, viso ingrugnito e...chi ci passa accanto smette di essere un umano con le nostre stesse esigenze e diventa un nemico, un ostacolo potenziale al nostro correre nevrotico. Sara' ma da un po' di tempo comincio ad avere tanta comprensione per i topolini di Pavlov... Buona domenica a tutti!!! :-) Aziza (che poi sarebbe Alberto) |
n/a |
Inserito il - 03/10/2006 : 17:57:08 Ciao Aziza,sono d'accordo con te. Io e mia moglie le stesse sensazioni le abbiamo provate al Valalta,o in qualsiasi campeggio fkk che frequentiamo. |
Eroe |
Inserito il - 30/09/2006 : 22:46:32 Peccato che la spiaggia ? "artificiale". |
adam |
Inserito il - 30/09/2006 : 18:06:47 Quanto t'invidio! Vorrei aver trascorso almeno un'ora come l'hai trascorsa tu! |
zio54 |
Inserito il - 30/09/2006 : 12:21:03 Caspita Aziza, sei la conferma che esistono camperisti poeti ... mi ritrovo in pieno nella tua descrizione delle senzazioni che si provano al mattino appena usciti dal camper ... il primo bagno in mare alle sette di mattina in compagnia di due o tre tedesconi che ti sorridono partecipi del momento ... il primo sole che ti scalda ... io non avevo nenche la tuta da togliere perch? dormendo senza nulla anche a casa immagina se mi mettevo qualcosa al koversada. porca miseria non farmi pensare a queste cose ..... abbiamo tutto un inverno davanti ! ciao, zio
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