V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Fede |
Inserito il - 13/07/2012 : 17:34:18 Con questa discussione vorrei affrontare l'argomento dei mezzi di comunicazione in generale, mettendo il luce il potere che ha il mondo della percezione artificiale (televisione, radio, internet, giornali, libri, cinema...) rispetto al mondo della nostra percezione sensoriale e spirituale. Io sostengo che tutto ciò che fa informazione e cultura, costituisfe uno strumento di programmazione mentale, finalizzato a produrre risposte predefinite a determinati stimoli. E'una discussione che spero ci porti lontano dai luoghi comuni e che metta in discussione il nostro stesso vissuto, la qualità delle nostre relazioni vere e virtuali, la presa di coscienza di un modo diverso di vedere e vivere la realtà. Andiamo alla ricerca di ciò che scaturisce dai modelli educativi, della morale, del senso di giustizia, della comprensione di quello che noi chiamiamo mondo reale.
Noi nasciamo e veniamo affidati ai nostri genitori che ci educano secondo un modello sperimentato nei millenni, che noi crediamo si sia affinato per via delle conoscenze acquisite strada facendo. Non mettiamo in discussione che, quanto ci viene insegnato sia conforme o contrario al raggiungimento dell'obbiettivo finale della maturità dell'individuo. In definitiva l'educazione dovrebbe formare una mente libera, capace di riconoscere gli inganni, e di prendere decisioni che siano equanime, risolvere i problemi reali e riconoscere i probemi fittizi.
Per me è un dato di fatto: l'essere umano nasce e cresce con valori finalizzati a tenerlo imprigionato nella paura, nell'incertezza, nei vincoli di una moralità "relativistica". Il fine è quello di indirizzare le nostre scelte e inibire le nostre pulsioni al cambiamento.
Mi rendo conto di mettere sul piatto un discorso pesante, soprattutto in questo luogo, ma mi piacerebbe vedere fino a che punto le regole del "sistema attuale" riescono a funzionare su persone che già contestano, di fatto, l'uso di maschere e vestiti.
Mi auguro che ci sia un contributo serio e numeroso da parte vostra.
Vi ringrazio tutti. |
5 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Fede |
Inserito il - 14/07/2012 : 14:24:06 | robi nood ha scritto:
Le considerazioni sull’uso distorto di educazione, informazione, autorità non devono farci dimenticare la positività di un uso corretto delle stesse...
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Caro Robi, sono d'accordo con te. Ho preso l'esempio del nudismo come punto di partenza per un tentativo di analisi del modello educativo, anzi eduCastrativo. Il mio pensiero verte sul fatto che il Potere in genere, tutela se stesso, e crea un insieme di modelli ispiratori (morale, scuola, leggi), che da una parte rendono la vita delle persone più facile, ma dall'altra espropriano possibilità di relazione fra gli uomini. La scuola ci offre i modelli culturali e comportamentali, che non sono frutto di un sentito umano, ma sono piuttosto un insieme di percorsi ai quali noi ci dobbiamo per forza attenere, pena l'essere asociali. La moralità ispirata a erronee intrepretazioni religiose, sempre funzionali alla gestione delle masse del vulgus, è il pilastro fondamentale. Le leggi sono quell'artificio che apparentemente garantisce uguaglianza fra gli uomini, ma noi sappiamo benissimo che la legge per gli amici si interpreta e per i nemici si applica.
Aggiungerei il fatto che i mezzi di comunicazione, che oggi sembrano essere i tutori della libertà personale, sono sottili strumenti che costruiscono introno a noi una realtà "virtuale", lontana dalla realtà effettiva. L'informazione crea modelli ispiratori, icone, guru, punti di riferimento che, anzi che farci ritrovare in noi stessi, ci allontanano inesorabilmente dalla nostra vera natura, e ora non parlo dell'accettazione del corpo nudo. parlo dei condizionamenti che ci portano a credere sempre di essere nel "giusto". Siamo noi i portatori della civiltà, della cultura, del sapere? Abbiamo creato il senso delle parole e con questo abbiamo costruito un modo di pensare che è come un cannone da puntare contro esseri inermi.
Gli indiani Navajos dicevano: "Fai attenzione alle parole che usi, perché con esse costruisci il mondo intorno a te." |
robi nood |
Inserito il - 14/07/2012 : 12:32:16 Le considerazioni sull’uso distorto di educazione, informazione, autorità non devono farci dimenticare la positività di un uso corretto delle stesse. I rapporti sociali degenerati, in cui le normali relazioni siano state sostituite da logiche di potere e prevaricazione, non possono indurci a buttare tutto a mare. In nome di cosa, poi? Di un concetto di libertà che potrebbe essere dettato esso stesso dal potere?
Io focalizzerei l’attenzione innanzi tutto sull’uso corretto e positivo dell’educazione, di cui abbiamo bisogno vitale per lo sviluppo di noi stessi. Non ho mai creduto alla teoria del fanciullino: abbiamo delle caratteristiche ontologiche che sono innate e che ci sono state infuse da chi ci ha creato, ma abbiamo necessità di sviluppo all’interno della comunità degli uomini. E abbiamo anche bisogno di crescere in rapporto con chi ha autorità, con chi ha già sviluppate le caratteristiche cui ambiamo (non sto parlando di autorità civili, ovvio).
Dopodiché credo si possa anche convenire con alcune delle disamine da voi descritte – sull’abuso del potere, sull’uso distorto della informazione, sulle degenerazioni dell’autorità – ma sinceramente non credo che il semplice spirito nudista sia sufficiente ad opporsi a questi disordini. Noi stessi che stiamo intervenendo in questo topic abbiamo certamente degli ambiti di maturazione personale che non possono essere limitati al solo nudismo.
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Fede |
Inserito il - 14/07/2012 : 10:05:35 Bravi, avete capito dove voglio arrivare. Ora mi spingo un po' oltre. Abbiamo un mondo sociale che è fatto di divieti. Sono giunto all'ipotesi che segue: la nudità è espressione di libertà interiore. Il sistema educativo che ci è stato imposto non ci vuole liberi. Se gli uomini sono troppo liberi le autorità perdono il loro potere. La società scivola nell'anarchia del rispetto, perché gli uomini veramente liberi non hanno bisogno di prevaricare gli altri uomini e crescono nella consapevolezza. Il sistema sociale vigente si sgretola, perché non ha più strumenti per imporre divieti e quindi non può più limitare l'espressione degli esseri umani. In definitiva la situazione attuale produce regole che danno un'idea falsa della morale, e servono a limitare la possibilità del risveglio della coscienza e tenere le persone in un sonno ipnotico. "Guardare ma non toccare". "Sognare ma non realizzare". Tutto l'illecito te lo facciamo vedere, desiderare, ma non puoi mettere in pratica niente. Questo alimenta passioni perverse. Una passione perversa può essere, ad esempio, il concetto di sesso che punta ad un semplice desiderio di accoppiamento, piuttosto che a una scoperta del partner, della sua sensibilità, del suo carattere emotivo e spirituale, e ancora del desiderio di volere amare, prendersi cura, soddisfare le esigenze... Tutto centrato sul piano EGOistico, o meglio Egoico delle relazioni umane. Qualcuno viene da noi e ci dice: "no, nudo non vai bene, anche se stai solo prendendo il sole". Questo vuole confermare dentro di noi che così come siamo, nudi, senza "etichette", non andiamo bene. Secondo questo modo di vedere le cose io dovrei mettermi un "qualcosa" per coprire ciò che realmente sono, nasconderlo, atteggiarmi a qualcosa di diverso dalla mia vera natura e in definitiva reprimere l'immagine che ho di me stesso. Se non è lecita, secondo il sistema attuale, l'immagine reale che ho di me stesso, mi devo creare una nuova immagine, che prende a modello quella che riconoscono gli altri individui. Così io, non mi vedo più come me stesso, ma mi riconosco solo nell'immagine che cerco negli altri esseri umani. Questa è omologazione. Il fatto di non poterci riconoscere in noi stessi è un furto di libertà e di personalità. Quando ci rubano o ci facciamo rubare queste cose, siamo plasmabili. Il primo pazzo che passa (l'autorità), ci dice cosa siamo e che cosa non siamo, ci insegna ciò che ci deve piacere e ciò che non ci deve piacere. Se riescono a comandarci sulle cose più piccole, apparentemente insignificanti, ma che agiscono su quell'immagine "reale" di noi stessi, allora si che siamo fritti e non possiamo fare altro che rispondere come computer programmati per funzionare in una determinta maniera. Questa programmazione parte dalle cose più ingenue, più semplici e più innocue, per mettere radici profonde nella percezione della nostra realtà. Così plasmano i gusti, i desideri, il giudizio del bene e del male... Mi rendo conto che tutto questo discorso sembra esagerato , ma la mia vuole essere una riflessione sul fatto che comportamenti semplici e innocenti, vengano strumentalizzati per allontanarci dalla nostra vera natura, quella di esseri umani sociali.
Vi ringrazio tutti. |
asterix |
Inserito il - 14/07/2012 : 07:20:01 Condivido quanto scritto da Federico e penso che sostanzialmente questa sorta di educazione globale, sta portando gli individui al non pensare e al non vivere, creando un'esercito di persone vuote molto più facilmente covernabili da chi ci comanda anche attraverso i mass media, che ci spiega cosa è bene da cosa è male, inculcandoci continue e false paure, semplicemente in base a cosa fa comodo a loro, ci sta portando ad avere non più delle persone libere in grado di pensare e agire in base alle proprie esigenze ma ad "istituzionalizzarci" facendoci vivere come i soldati di un esercito al quale non è dato pensare e i pochi che hanno il coraggio di uscire dal branco perchè ancora hanno la voglia di pensare, sono considerati quasi dei sovversivi. |
a_fenice |
Inserito il - 14/07/2012 : 00:18:51 cercando di vederla "nudisticamente parlando", se una cultura del passato diceva che il culo doveva rimanere coperto, che i genitali non si scoprono nemmeno a letto (ricordo i mutandoni della bisnonna, con "buchetto" sotto per tutte le evenienze), i giornali hanno pian piano insegnato che l'immagine conta, che il sesso conta, che è bene farlo, ma è meglio non dirlo. Tutta una serie di paraculite, falsoperbenismo, che fa si che il porno dilaghi con milioni di siti diversi per tutti i gusti, che tutti cerchino sesso in ogni dove, ma che nel contempo.....se ne può parlare solo alla tv. Una vecchia canzone diceva "se tutte le conra fossero bandiere, sarebbe sempre festa nazionale". Questa è la situazione di oggi. Sesso a gogò, immagine seminuda forzata (chi più si spoglia più è apprezzata/o), ma fermi tutti. Se c'è una donna nuda in piazza, in spiaggia, va benissimo, se è un maschio... correte a metter su fascine per il rogo..sicuramente è un pervertito.
Ma questo lo sappiamo tutti.
Nel nudismo invece....è peggio. Moltissimi di noi hanno paura di tutto, in giro li vedi più coperti di altri. Ciò che i giornali insegnano non serve, anzi, se ne sentono parlare, mentono spudoratamente. Purtroppo è vero che alcuni hanno la spada di Damocle del datore di lavoro, ma la maggioranza ha proprio paura di farsi vedere. Per questo emigra all'estero per denudarsi. In italia avrebbe paura di incontrare amici e colleghi, e se anche fossero nudi come lui, "poi che gli dico?".
E si Federico, purtroppo l'idea del falso perbenismo pubblico colpisce anche i nudisti più...contestatori e spogliati.
Un esempio minimo? Stasera è venuto a trovarmi un amico nudista. Premetto che a casa mia posso girare quasi ovunque totalmente nudo, sia perchè ho vicini altrettanto nudi, sia perchè anche volendo non si vede un bel nulla. Dopo le nove di sera, di buio, anche meno. Bene, io nudo, lui vestito, gli ho fatto fare un giro fuori casa.... io giravo tranquillamente, lui si è nascosto dietro il portone di casa dicendomi: ma sei pazzo, c'è gente in giro!!!!. capperi, lui VESTITO, buio, non mi vedrebbero nemmeno di giorno....e aveva paura. E questo è condizionamento mentale bello e buono. Della cultura, dei giornali, degli scandali che via via vengono menzionati. Chissà, forse di tutto un po, ma se questa è la libertà che vogliamo raggiungere, quanta strada da fare ancora...... |
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