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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
a_fenice Inserito il - 16/12/2011 : 22:37:33
Pubblicato su infonaturista 52 il mio articolo di risposta e protesta ai benpensanti (leggi beghini) del naturismo italiano.
Titolo: l'errore di Leonardo Modulo.

Attendo critiche in merito
30   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
rik1717 Inserito il - 24/04/2012 : 19:41:53
Io non sono né tatuato ne ho piercing, ma rispetto assolutamente chi li fa, peraltro un bel tatuaggio discreto devo dire che mi piace anche sia su un uomo che su una donna.
Buona serata a tutti
fureant Inserito il - 10/04/2012 : 18:59:58
alla faccia del "rispetto per sè stessi e gli altri" come dice lo slogan naturista! mah!
ciaooElena e Antonio
alepina Inserito il - 10/04/2012 : 17:39:50
Leggetevelo:
Questa è proprio bella...meritevole di risposta...anche se mi lascia a bocca aperta.


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Signor Daniele Agnoli le sue parole non offendono nessuno non si preoccupi, neanche a chi di tattoo e piercing non ne ha...Il suo contenuto è molto profondo e al passo coi tempi.. complimenti vivissimi... soprattutto per la spiegazione della fimosi.
Forse è meglio che si controlli meglio il significato etimologico.
Gliel'ho consiglia uno che in ospedale ci lavora.
Da noi persone come lei la definiscono come uno con coda di paglia, dove il vizietto di provocare gli altri non le manca.
Non la conosco di persona ma credo che proprio partendo da questi presupposti di ragionamento il naturismo non attecchirà mai in questo paese.
Specialmente quando affiorano attacchi del genere dagli stessi che si definiscono naturisti nell'aspetto più puro della loro ideologia, e che non hanno rispetto degli altri sia per come si vestono che per come decorano il proprio corpo.
Per il sottoscritto il naturismo invece racchiude anche il rispetto della persona e delle ideologie di ognuno.
Basta pronunciare la definizione di agde nel 1974.
Allora sulla depilazione come la mettiamo?
Tutti dovrebbero mantenere la loro peluria, se volessimo rimanere al naturale.
chissà se avrà mai girato il mondo costui..
E che voi fa....
Credo che il rispetto sia una parola che rivesta un profondo significato e che non dovrebbe mai mancare in una società cosidetta civile.
La prego di riflettere, perchè tutti quelli che leggeranno la sua lettera, purtroppo, capiranno di come sia infelice e non idonea, inadatta al passo coi tempi.
E mi permetta di dirle, che i giudizi su come appariamo, non c'è bisogno che li dia lei, ne abbiamo fin già troppi di untori.
Cordiali saluti...
Pongo un quesito:
Quale tipo di libertà può offrire l'ideologia naturista se poi nelle poche aree riservate in Italia danno l'accesso solo alle coppie, e non ai single che magari sono naturisti nel vero senso della parola?
E se poi si discrimina anche la creatività di decorazioni della pelle, definendola...?
Lo definerei naturismo alla puritana, dove esistono concetti di falsi moralismi peggio che nella nostra società tessile.
Ci mancava solo questa.
asterix Inserito il - 06/04/2012 : 08:52:45
blatore ha scritto:

Per correttezza sarebbe opportuno evitare di mettere nomi o cognomi , in particolare con riferimento a colui o colei che non possono replicare perchè non iscritti. Questo a prescindere dalle valutazioni soggettive che sono legittime.

Pensi veramente che non abbia mai letto questo forum e non ne conosa l'esistenza? Se vuole entrare e difendersi è libero di farlo, se non lo fa o si sente superiore a noi e non trova il bisogno di difendersi o forse non saprebbe come difendersi.
blatore Inserito il - 06/04/2012 : 07:40:33
Per correttezza sarebbe opportuno evitare di mettere nomi o cognomi , in particolare con riferimento a colui o colei che non possono replicare perchè non iscritti. Questo a prescindere dalle valutazioni soggettive che sono legittime.
Nudomark Inserito il - 05/04/2012 : 23:45:11
Che polemichette stucchevoli, e io che continuo a lavorare e credere di remare tutti dalla stessa parte. Stasera ne ho le p..piene di riviste, spiagge, prefetti, presidenti siti e forum.
....affanc...il naturismo!!!

Mark


P.s.ci avete creduto eheheh?
asterix Inserito il - 05/04/2012 : 22:53:33
fureant ha scritto:
però gente il sig.Ribolzi è presidente della Fenait robe da pazzi!!!

A me è bastato leggere una sua mail di risposta per capire che personaggio è!!!
fureant Inserito il - 05/04/2012 : 22:49:30
conosciamo benissimo il sig.Ribolzi, abbiamo frequentato le betulle per circa 2 anni e poi lo abbiamo lasciato definitivamente insieme ad una ns amica di Torino che lo frequentava da circa 10 anni!
accidenti che tipo!!!!abbiamo finalmente scoperto il circolo lago sereno che frequentiamo da altrettanti 2 anni e come gentilezza,ospitalità e mettiamoci pure prezzi, non ci sono paragoni! però gente il sig.Ribolzi è presidente della Fenait robe da pazzi!!!
ciaooooElena e Antonio
n/a Inserito il - 05/04/2012 : 20:50:27
a_fenice ha scritto:

Nathanaele77 ha scritto:

a_fenice ha scritto:

e finalmente è arrivato infonaturista... che pena!!!!

A cominciare da Ribolzi, che sputa sentenze sul nostro sito....ma che guardasse la sua raccolta di foto esclusivamente di donne che ha nei suoi siti, e non tutte ingenue, prima di parlare del nostro............


Caro Max/Fenice,
ci potresti fornire gentilmente a corredo del tuo post di cui sopra, gli scan originali degli articoli in oggetto? Purtroppo non ricevo InfoNaturista.
Un caro saluto,

spero qualcuno riesca a farli, io non ce l'ho, e cmq son 4 pagine di assurdità, di cui la peggiore è quell'affermazione. insomma mi ha dato dell'ingorante, perchè lui dice che il termine xeno..sia associabile solo agli stranieri. Tralascio i commenti all'articolo, io non faccio il gionalista, e con l'italiano ci ho sempre litigato. Però una cosa è vera, almeno io ho parlato di tatuaggi, associandoli ad altre forme di libertà. Lui ha parlato dei tatuati come di gente da buttare a rogo. Un vero nazi...... cosi bisogna essere...e questo fa parte del Cd Fenait. Speriamo che lo buttino fuori, ma non credo.

Invece con altri amici stiamo sinceramente riflettendo se disdire il ricevimento della rivista, visto che ormai questa forma di offensività stà perdurando da molto. I naturisti sarebbero alla ine fine solo chi ha l'etichetta di Santo. Io non lo sono, e pertanto una buona forma di dissociaizone sarebbe il rimanere iscritto a Fenait, via la propria associazione, ma rifiutare quella rivista, come si rifiuta un'immondezzaio. PARI PARI

Ci stiamo riflettendo sopra, vi comunicherò la mia presa di posizione in merito

ci stiamo riflettendo sopra....eheheh.Non è possibile che una rivista sia per gli "eletti"e non rappresenti il mondo attuale naturista,molto più ampio e diversificato da quello che appare sulla rivista...anchio comunicherò cosa farò.
Per inciso tutta la mia solidarità a te che pubblicamente sei stato ingiuriato....e lo dico forte e col cuore...
a_fenice Inserito il - 05/04/2012 : 20:43:44
Nathanaele77 ha scritto:

a_fenice ha scritto:

e finalmente è arrivato infonaturista... che pena!!!!

A cominciare da Ribolzi, che sputa sentenze sul nostro sito....ma che guardasse la sua raccolta di foto esclusivamente di donne che ha nei suoi siti, e non tutte ingenue, prima di parlare del nostro............


Caro Max/Fenice,
ci potresti fornire gentilmente a corredo del tuo post di cui sopra, gli scan originali degli articoli in oggetto? Purtroppo non ricevo InfoNaturista.
Un caro saluto,

spero qualcuno riesca a farli, io non ce l'ho, e cmq son 4 pagine di assurdità, di cui la peggiore è quell'affermazione. insomma mi ha dato dell'ingorante, perchè lui dice che il termine xeno..sia associabile solo agli stranieri. Tralascio i commenti all'articolo, io non faccio il gionalista, e con l'italiano ci ho sempre litigato. Però una cosa è vera, almeno io ho parlato di tatuaggi, associandoli ad altre forme di libertà. Lui ha parlato dei tatuati come di gente da buttare a rogo. Un vero nazi...... cosi bisogna essere...e questo fa parte del Cd Fenait. Speriamo che lo buttino fuori, ma non credo.

Invece con altri amici stiamo sinceramente riflettendo se disdire il ricevimento della rivista, visto che ormai questa forma di offensività stà perdurando da molto. I naturisti sarebbero alla ine fine solo chi ha l'etichetta di Santo. Io non lo sono, e pertanto una buona forma di dissociaizone sarebbe il rimanere iscritto a Fenait, via la propria associazione, ma rifiutare quella rivista, come si rifiuta un'immondezzaio. PARI PARI

Ci stiamo riflettendo sopra, vi comunicherò la mia presa di posizione in merito
massal Inserito il - 05/04/2012 : 08:52:42
a_fenice ha scritto:

e finalmente è arrivato infonaturista... che pena!!!!

A cominciare da Ribolzi, che sputa sentenze sul nostro sito....ma che guardasse la sua raccolta di foto esclusivamente di donne che ha nei suoi siti, e non tutte ingenue, prima di parlare del nostro............


Caro Max/Fenice,
ci potresti fornire gentilmente a corredo del tuo post di cui sopra, gli scan originali degli articoli in oggetto? Purtroppo non ricevo InfoNaturista.
Un caro saluto,
a_fenice Inserito il - 05/04/2012 : 00:40:45
e finalmente è arrivato infonaturista... che pena!!!!

A cominciare da Ribolzi, che sputa sentenze sul nostro sito....ma che guardasse la sua raccolta di foto esclusivamente di donne che ha nei suoi siti, e non tutte ingenue, prima di parlare del nostro............

E proseguendo con Agnoli, che se sul primo articolo ne ho evitato di citare il nome, lui invece prosegue col suo superego...e mi cita con disprezzo, tacciandomi di ignoranza. Al di la dei suoi pareri su tatuaggi e piercing, chissenefrega, mi ha molto colpito che non saprei il significato dei termini italiani, in particolar modo di XENOFOBIA....

Che ristudiasse lui, capperi. Xenofobia non è la paura dello straniero, ma di tutto ciò che è DIVERSO da noi. Che può sfociare e collimare anche con Razzismo, nelle sue forme dirette a specifiche persone, sia di nazionalità diverse, che di città diverse.

Tanto per portare due esempi esplicativi cito A) il classico wikipedia:

La xenofobia (dal greco ******, xenophobia, ossia "paura del diverso"; composto da ********;, xenos, "estraneo, insolito" e #********;, phobos, "paura") è la paura di ciò che è distinto per natura, razza o specie. A volte questo atteggiamento non si ferma alla semplice paura, ma sfocia in una vera e propria intolleranza e discriminazione nei confronti dell'oggetto della propria paura.

Il termine è spesso usato per descrivere la paura o l'avversione per ciò che è estraneo; il razzismo viene oggi erroneamente considerato da molti come una forma di xenofobia, come anche i pregiudizi e l'omofobia. La xenofobia, a sua volta, viene oggi erroneamente considerata razzismo. Il timore per il diverso, diverso di religione, razza o nazionalità, non significa necessariamente razzismo. Avere timore o paura non significa considerare inferiore. La derivazione greca della parola ne è la corretta interpretazione, oggi dilatata dai media soprattutto nei casi di faziosità politica.

La American Psychiatric Association, nella quarta edizione del suo Manuale diagnostico e statistico dei disordini mentali (DSM-IV) include nella descrizione di una fobia un'intensa ansia che si manifesta in seguito all'esposizione "all'oggetto della fobia, sia nella vita reale che nella vita immaginaria o in video..".

Per la xenofobia ci sono due oggetti principali verso cui si manifesta la fobia:

il primo è una popolazione presente all'interno di una società, che però non è considerata parte di quella società. Spesso si tratta di immigrati recenti, ma la xenofobia può anche essere diretta verso un gruppo che sia presente da secoli. Questa forma può provocare o facilitare reazioni ostili e violente, come l'espulsione di massa degli immigranti o, nei casi peggiori, il massacro, come nel caso dei pogrom.
la seconda forma è sostanzialmente culturale e l'oggetto della fobia sono alcuni elementi culturali che vengono considerati alieni. Tutte le culture sono soggette a influenze esterne, ma la xenofobia culturale è spesso ben indirizzata, ad esempio verso parole straniere inserite nella lingua nazionale. Conduce raramente ad aggredire le persone, può portare a campagne politiche per la purezza della cultura e della lingua.
******
http://it.wikipedia.org/wiki/Xenofobia

B) RPC: rivista di psicologia clinica


Le dinamiche psicologiche che rendono gli uomini xenofobi.
di Innocenzo Fiore*

“Secondo me non siamo
diventati ciechi, secondo me
lo siamo. Ciechi che
vedono, ciechi che, pur
vedendo, non vedono”.
(J.Saramago)

Introduzione

“Ensaio sobre a Cegueira” è un romanzo di José Saramago, pubblicato in Italia con il titolo “Cecità”; vi si narra di un’improvvisa epidemia che renderà gli abitanti di un’anonima città, tranne una donna, ciechi. E’ un’opera allegorica che allude all’incapacità umana, in alcuni momenti della sua storia, a vedere l’altro simile a sé. Infatti, la città dove si svolge è indeterminata, l’epoca non è precisata, i personaggi non hanno un nome; ciò che accade in quella città può succedere in qualunque luogo, ciò che accade in quel tempo può capitare in ogni tempo, ciò che accade a quelle persone può avvenire a chiunque di noi.
Il romanzo di Saramago è il pretesto per avviare una riflessione sul fenomeno xenofobo che sta evidenziandosi in varie parti del mondo, particolarmente in Europa e, ancor di più, in Italia. Vittime del sentimento xenofobo sono i migranti comunitari (Albanesi, Rumeni) ed extracomunitari1, oltre al popolo dei Rom e dei Sinti. Considerando da vicino il nostro paese e rimanendo dentro la figura retorica proposta da Saramago, evidenti focolai di cecità xenofoba si stanno manifestando in varie parti d’Italia, i quali, se non fronteggiati, si potrebbero estendere con conseguenze imprevedibili. Essi si svolgono all’interno di un clima politico d’intolleranza che trova attuazione in alcune misure del governo.
Il comportamento xenofobo si può manifestare in ogni istante e in ogni luogo, con esso l’umanità si è dovuta confrontare2, probabilmente sin dalla sua origine. La storia dell’uomo è, infatti, caratterizzata da periodi in cui i comportamenti xenofobi sono limitati a pochi individui e gruppi, e da momenti in cui l’infezione xenofoba, che questi hanno mantenuta in vita, si diffonde rapidamente sino a contagiare una massa notevole di persone e per ultima l’intera Polis. La Shoah è stata la massima espressione di cecità collettiva di tutta la storia umana, con essa è stato portato avanti la “Porajmos”3del popolo zingaro. La quasi totale assenza di memoria di quest’avvenimento, la sua minimizzazione storica, se non una vera e propria negazione, è, in parte, responsabile di ciò che sta accadendo oggi nel nostro paese contro questo popolo.
I comportamenti xenofobi di oggi non possono essere, comunque, paragonati a quelli di allora, perché è differente il clima politico, sociale, culturale. Essi, in ogni modo, meritano attenzione e di non essere sottovalutati, perché, essendo le dinamiche psicologiche che le riguardano sotto molti aspetti simili a quelle di ieri, la possibilità di un loro diffondersi incontrollato è sempre da tenere in conto.

Psicodinamica della paura (dell’altro)

Come tutta la fenomenologia umana, anche quella xenofoba ha cause molteplici; ci troviamo, infatti, di fronte ad un fenomeno cui l’attributo “complesso” è opportuno. Da ciò consegue che i molteplici studi condotti da ambiti disciplinari diversi, o all’interno di una medesima disciplina da modelli teorici diversi, sono una “parte” importante e irrinunciabile, anche se non il “tutto”, alla sua comprensione.
Mi occuperò, innanzitutto, di definire i limiti entro i quali userò il termine “xenofobia”, considerando che l’ambito entro il quale iscrivo questa indagine è clinico sociale a vertice gruppoanalitico.
Il significato etimologico del termine “xenofobia” è “paura dell’estraneo” o anche “paura dell’insolito”, derivando dal greco ************, xenophobia, e composto da **************, xenos, ‘estraneo, insolito’ e *************;, phobos, ‘paura’. Il vocabolario della lingua italiana “Treccani” lo definisce “sentimento di avversione generica per gli stranieri e per ciò che è straniero che si manifesta in atteggiamenti e azioni di insofferenza e ostilità verso le usanze, la cultura e gli abitanti stessi di altri paesi”. La definizione proposta che è simile a quella di altri dizionari, si sofferma a descrivere ciò che appare evidente della xenofobia, innanzitutto il sentimento di avversione, nei confronti di chi esso si esprime (gli stranieri e ciò che è straniero) e come si esprime (con azioni d’insofferenza). Collegando l’etimologia con la definizione della parola “xenofobia”, si può sostenere che il sentimento di avversione è l’evidente manifestazione di un altro sentimento che lo anticipa, la paura. L’avversione, in altre parole, espressa da un individuo, da un gruppo, da una comunità nei confronti dell’estraneo, o di ciò che è insolito è la manifestazione, o meglio, la comunicazione di una paura: si è xenofobi perché si ha paura dell’estraneo, più in generale, di ciò che è insolito.
http://www.rivistadipsicologiaclinica.it/italiano/numero3_08/Fiore.htm

Non risponderò a due personaggi, non meritano nessuna dialettica. Quando si usa l'offesa per comunicare, la dicono tutta su quanto siano...tolleranti, aperti e non discriminanti. Ma zitto non ci stò del tutto, per cui, per chi interessa......

Certo che se questi sono quelli che ci dirigono, aiuto naturismo, capisco perchè tutti parlano male di loro.......


PS scusate ma il forum non accetta caratteri greci, potete vedere gli originali nei link riporati
a_fenice Inserito il - 31/03/2012 : 22:16:14
Ma cosa ci manca a noi !!!!!!!!!!!!!!!

Eccolo quà il topic, risale addirittura al 2007 http://www.inudisti.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2426

basta rilanciarlo
a_fenice Inserito il - 31/03/2012 : 11:48:47
biot ha scritto:

*******************
spero di non aver offeso nessuno, perdonatemi per quanto mi sono dilungato, e per gli eventuali (di sicuro molti) errori.....ma sono le due e venti.........Buona notte a tutti
piercati, tatuati, e non.
condivio al 1000 % quanto hai detto, e non dire che ti sei dilungato....oo vuol dire che non hai mai letto i mei post.

Se te chiedi scusa, poi io devo mettermi in ginocchio con la cenere sulla testa
effelello2009 Inserito il - 31/03/2012 : 02:23:17
Non abbiamo ancora ricevuto infonaturista e comunque anche se non siamo per i tatuaggi o persing, però rispettiamo chi se li fa..

Leo e Franci
a_fenice Inserito il - 30/03/2012 : 22:53:49
MI hanno chiamato oggi. Finalmente è uscito l'ultimo numero di Infonaturista. Chi lo ha già letto, trema per le cose dette. Io non ho ancora avuto il piecere di leggere la nuova diffamazione, questa volta diretta, a me e al sito. E sia dal mega, che dal fxxxx


Non vedo l'ora, ma da quanto mi dicono, mi sa che dovrò affermare:

- molti nemici molto onore (come disse la buonanima di cui l'articolista è seguace)
- non ti curar di loro, ma guarda e passa (Come disse il buon Dante...non la spiaggia..)
- se questo è l'antipasto, mi sa che bisognerà o far rivoluzione, o tenersi nel portafoglio i 35 euro annuali, mi sa che quelli vogliono tutt'altre persone, e stanno rappresentando una categoria di persone con cui non non c'entriamo per nulla.


Qualcuno ha già ricevuto il numero?
dottorno Inserito il - 26/02/2012 : 17:58:02
Di piercing prorio "lì" se ne vedono ormai parecchi alla Chiappa.
OT: Oggi sono stato sulla spiaggia!!!
toio56 Inserito il - 26/02/2012 : 17:16:16
non penso mi farò mai un tatuaggio e tanto meno un piercing ma non vedo perchè non rispettare differenti modi di pensare o anche semplicemente un diverso senso estetico nella visione del nostro corpo.
L'unica cosa che mi aveva fatto venire i brividi vedendo l'anno scorso un piercing infilzato proprio "lì" (sul glande)era l'ipotesi che lo stesso si potesse infilare da seduti in una di quelle belle sedie intrecciate. L'idea di alzarsi di scatto e sollevare anche la sedia non mi sembrava una bella ginnastica
Essendo un po' curioso ho chiesto e l'interessato mi aveva rassicurato dicendo che non gli era mai successo!

P.S. OT : non so cosa avete fatto voi nel pomeriggio, ma io mi sono preso il primo sole sul terrazzo
a_fenice Inserito il - 26/02/2012 : 14:59:15
siman ha scritto:

Io vorrei farne uno proprio sulla fronte, giusto per nascondere la passera...
quella che hai come chiodo fisso in testa?
siman Inserito il - 26/02/2012 : 13:50:39
Io vorrei farne uno proprio sulla fronte, giusto per nascondere la passera...
blatore Inserito il - 26/02/2012 : 12:33:14
Io sono contrario ai tatuaggi . È una rottura di balle . Tutte le volte devi spogliarti per farli vedere
dottorno Inserito il - 26/02/2012 : 12:24:10
Assolutamente favorevole alla libertà, figuraimoci a quella di farsi tatuaggi e piercing, che non sono mai immotivati, ma pieni di significato per chi se li fa e meritano quindi rispetto.
khrenek Inserito il - 26/12/2011 : 15:33:11
Ho letto l'articolo su InfoNaturista e sono ASSOLUTAMENTE d'accordo. Non ho ne' tatuaggi ne' piercing e neanche penso di farne ma non mi sogno minimamente di avere preconcetti verso chi ne ha.
nudista81 Inserito il - 26/12/2011 : 15:16:38
Non ricevendo infonaturista,in quanto non associato, ho capito dalriassunto riportato da a-fenice, e dai suoi relativi commenti, quale sia l'argomento su cui si discute. Sinceramente, sono daccordissimo con quanto dice Max, in fondo tutto sta a lasciare ad ognuno la libertà di vivere e di decorare il proprio corpo a suo piacimento. E' vero che il corpo non è nostro,ma un corpo che è "affittato" per la dimora della nostra anima e del nostro pensiero, che sicuraemnte vive meglio se può esprimersi come meglio crede. Io ho sempre voluto fare un piccolo tatoo, perchè ritengo che sia anche carino, ma ancora non l'ho fatto,per il semplice motivo che non ho mai avuto un'emozione o un'esperienza che mi toccasse al punt otale di dire, ok, per ricordarla ancora di più, rispetto a quanto ho impresso nella mia mente, voglio svilupparla con un decoro sul mio corpo, in modo che ogni volta che lo guardo, ricordo quell'emozione.Quest'articolo è come il pensiero che decenni fa era nella tetsa di molti, ovvero che i tatuati, erano solo coloo ch per reati piu o meno gravi erano stati in carcere.
alainfer Inserito il - 25/12/2011 : 19:01:34
non ho ricevuto Info Naturista ma sinceramente se una persona vuole avere un tatuaggio (o di più) o piercing non ci vedo nulla di male. se la persona sente di volerlo e sta bene con se stessa, allora è cosa buona e giusta.
è un po' come la storia della depilazione nelle zone "intime": alcuni dicono che lo si fa per mettersi in mostra; credo sia lo stesso commento fatto riguardo i tatuati o chi ha piercing.
un naturista a mio avviso può avere tatuaggi o no, piercing o no, essere depilato o meno. e si potrebbe andare avanti all'infinito.
alla fine penso che il naturismo sia un modus vivendi insito in una persona che la fa stare bene quando è nudo appunto (e in determinati ambiti il naturista sa anche quando non spogliarsi, dimostrando maggiore sensibilità di un non naturista).
Io mi sono avvicinato al naturismo da tre anni e mi sento naturista perchè il naturismo mi dona momenti di serenità e mi fa stare bene, con me stesso e in compagnia delle persone con cui lo pratico.

approfitto per fare a tutti voi i miei auguri di Buone feste !
n/a Inserito il - 24/12/2011 : 22:00:25
Ora mi è giunta la rivista anche se sapevo dell'articolo.Max sei un genio:che la comprensione e sopratutto accettare la diversità altrui come ricchezza e metterla al centro dei valori naturisti è la cosa più importante.Il naturismo,ma sopratutto la nudità è una CASA che dovrebbe essere accogliente per tutti che amano la nudità e più diversità c'è e più ricca e bella è la casa.Ma forse questo concetto di nudità o naturismo dimentica spesso che la diversità è da sola il principio della stessa nudità in comune.
alepina Inserito il - 24/12/2011 : 21:45:58
Mi scuso profondamente con Modulo.
Ovviamente le critiche non erano rivolte a lui.
Ho corretto il nome.
a_fenice Inserito il - 24/12/2011 : 21:34:32
ATTENZIONE.... A CESARE CIO' CHE E' DI CESARE

LEonardo Modulo è A FAVORE della libertà individuale di portare piercing e tatto, tanto che anche lui ne ha addosso. Non è MOdulo ad essere contrario. Lui esprimeva, nel suo articolo, dissenzo verso i benpensanti nudisti che osteggiano e vedono di malocchio i tatuati. Chi ha scritto l'articolo diffamatorio è un certo Agnolli, mentre Pino Fiorella discuteva sulla libertà, ma in modo che non trova daccordo nessuno.

L'articolo è intitolato "l'errore di Leonardo Modulo", in quanto lui afferma che avrebeb cotnrastato certi atteggiamenti contrari ai tatuati, che lui identifica come razzisti.

Io ho parlato di ERRORE in quanto quando si contrasta un umano che la pensa in modo diverso, si chiama xenofobia e non razzismo, e infatti, soprattutto il primo articolo, scende addirittura alal diffamazione verso i tatuati, e li vorrebbe quasi al...rogo.

Il razzismo è quando si prova odio, ribrezzo, schifo....verso un'altra razza, com eil buon Hitler di cattiva memoria, e come l'articolista (il primo) viene definito nel nostro mondo. Infatti dicono, non so se sia vero, ma da quanto scritto... sia a comportamento molto filonazista. Forse sarà pure comunista, o boh, ma il suo modo di ragionare è quantomeno stracondannabile.

Per cui non è MODULO la persona da contestare, fate occhio ai firmatari degli articoli.


alepina Inserito il - 24/12/2011 : 12:14:22
L'avevo letto da un pò, e la risposta è arrivata, doverosa ed efficace.
Max, quello che hai scritto è perfettamente condiviso da tutti quelli che dispongono e non, di disegni e anelli, ma che rispettano le altrui scelte individuali.
Credo che l'articolo comparso sul n°51 sia assolutamente inappropriato e di stampo xenofobo, e non si offenda l'autore, leggendo le mie parole, in quanto rispecchiano lo stesso pensiero di molti che lo hanno letto e che dissentono totalmente da tali affermazioni in stile medioevale.
Mi sorprende molto negativamente che anche nel nostro mondo naturista ci siano personaggi che invece di fornire un buon esempio di ragionamento sulle diversità di ognuno di noi, sia nel vestire che nel ragionare, collocandolo poi su un unico filo conduttore, cioè quello del rispetto, insultano senza neanche un minimo di riflessione.
Come si giustifica un articolo del genere?
Ce lo spieghi l'autore, se ne è capace.
Al resto ha pensato Max, rispondendo in maniera elegante e profonda ad illazioni stupide e incomprensibili.
Ottimo lavoro, sei stato grande.

Il ragionamento dell'autore è stato di una superficialità estrema senza minimamente pensare che in questo mondo ci sono un infinità di categorie di persone, delle quali ragionano in modo uguale o diverso.
Ciò che conta è che se io la penso diversamente da te non vuol dire che tu o io abbiamo torto o ragione.
Ma tirare in ballo frasi offensive rivolte a un numero molto considerevole di persone che non fanno nulla di male...boh!
Da denuncia!!
Mi sa che di problemi psichici ne abbia, e come!!.
Considerato che non possiedo ne l'uno ne l'altro,( tatoo, piercing) non mi permetterei mai e comunque di ingiurare su nessuno.
La libertà di pensiero e le scelte individuali vanno rispettate se non ledono quella degli altri.
Sarei curioso di sapere su quali studi sociologici e antropologici si sia basato o documentato per scrivere una cretinata del genere.
Tapiro d'oro. Complimenti!!
siman Inserito il - 21/12/2011 : 10:03:53
A proposito di piercing, andando in O.T. e me ne scuso, ho sempre avuto una curiosità ed approfitto per chiedere lumi a chi può darmi una risposta.
Tempo fa ho visto un ragazzo tedesco, in spiaggia, con una infinità di piercing (anellini) lungo il pene...ne aveva così tanti, da sotto il prepuzio fino allo scroto che pareva, quasi, avesse una sorta di.....cerniera lampo.
Il quesito è questo: se li leverà per l'atto sessuale? E se non se li leva, non rischierà di (ahia) sguarciarsi o....squarciarla?

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