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robi nood
Istrione
Città: Roma
2057 Messaggi |
 Inserito il - 13/07/2012 : 14:26:30
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L'articolo è pubblicato sull'edizione romana del Corriere della Sera di oggi, 13 luglio 2012.
Non compare la dicitura di riproduzione riservata, dunque provo a fornirvi il testo, che non mi pare leggibile nell'immagine sovrastante.
Gaeta, guerra ai nudisti ronde private all’Arenauta
Ronde anti naturisti sulla spiaggia dell’Arenauta. È l’ultima sconcertante novità dell’estate sul mare del Lazio. Sul litorale a sud di Latina, in Comune di Gaeta, può accadere che una guardia armata intimi al malcapitato turista amante del nude look di rimettersi il costume. Succede sulla spiaggia scoperta alla metà degli anni ‘70 e mai più abbandonata dagli amanti della tintarella integrale. Ma l’estate dei nudisti non è facile anche altrove.
I naturisti del Lazio - un mini esercito di almeno 5 mila appassionati - cercano ancora il luogo ideale dove abbronzarsi in pace. A due passi da Roma l’unica spiaggia davvero nudista, Capocotta, è sempre più inquinata dalla presenza di curiosi, mentre a Santa Severa hanno riaperto lo stabilimento ed il parcheggio - chiusi nel 2008 dall’autorità giudiziaria - causando massicce presenze di «tessili» (come i nudisti chiamano chi indossa il costume) e lo sfratto dei naturisti.
Sempre amata dai romani ma anche da numerosi turisti campani, l’Arenauta ogni anno è oggetto di scontro: la scorsa estate i nudisti erano stati confinati da una rete paramassi che aveva di fatto impedito l’utilizzo dell’arenile, oggi resta una inutile palificazione e l’assenza di qualsiasi garanzia da parte del Comune che consenta una frequentazione naturista senza pericolo di blitz della vigilanza privata armata.
Sì, perché le ronde sono pagate da privati, ma non solo. «Da anni si alternano libertà e repressione - dice Simona Carletti dell’Unione naturisti del Lazio -: chiediamo semplicemente di trovare un’intesa con le amministrazioni per coniugare naturismo e tutela ambientale». Da inizio estate, invece, all’Arenauta agenti di municipale e Guardia Costiera, accompagnati da vigilantes armati di agenzie private, stazionano nel tratto di spiaggia frequentata da naturisti, imponendo di mettersi il costume. Una vicenda che si ripete in altre parti d’Italia - a Gallipoli e Ravenna - con i lidi presidiati da guardie per reprimere il nudismo là dove era storicamente praticato. Il caso diventa politico: i senatori radicali Donatella Poretti e Marco Perduca hanno depositato un’interrogazione ai ministri degli Interni, della Difesa e del Turismo «per conoscere i costi degli interventi di forze dell’ordine e società di vigilanza privata» chiedendo «se non ritengano tali azioni siano un grave disincentivo al turismo nazionale e internazionale».
Francesco De Gennaro, storico frequentatore dell’Arenauta, racconta dell’ultimo episodio di cui è stato testimone l’11 luglio: «Un ufficiale e un agente della capitaneria di porto, affiancati da vigilantes privati, hanno imposto a bagnanti naturisti di rivestirsi, inveendo contro di loro con toni aggressivi e minacciosi. È inaccettabile: siamo pronti a difenderci, non permetteremo che abusi come questo si ripetano».
«Anche Capocotta - spiega Carletti - pur essendo nel Lazio l’unica area autorizzata ( delibera dell’era Rutelli, ndr) non è più frequentata dai veri nudisti per l’eccessiva promiscuità. Si rischia di trovare tutti in costume e troppi guardoni...». Lidi da consigliare? «Santa Severa forse ancora per poco. E poi Capalbio, un vero paradiso naturale. Senza malintenzionati o voyeur».
Michele Marangon
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ConteMax
iNudistfedelissimo
Regione: Veneto
Prov.: Venezia
Città: Mestre
2979 Messaggi |
Inserito il - 13/07/2012 : 17:28:51
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....e poi sono gli stessi che si battno per i diritti civili, per la libertà delle donne. Gli stessi che si indignano quando i Guardiani della rivoluzione picchiano una donna per la strada perchè le si vedono i capelli o ha il volto scoperto. Ma chi decide quanto e come sia un diritto umano scoprirsi ed in base a quali criteri?
Religiosi? Allora è giusto anche il burqa.
Morali? Allora sono indecenti certi film/fiction
Civili? Allora proibiamo il fumo sulle spiagge...
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 la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi |
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Articolo del Corsera su Arenauta
