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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it

a_fenice


Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello


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Inserito il - 25/02/2010 : 23:28:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"Persone famose", basta pensare al Mahatma Gandhi, a Nelson Mandela e migliaia di altri simili, che han capito che la bontà e l'uguaglianza son la base di una società civile senza sopraffazioni, al di là del credo religioso.

Novità del Cristo. Ce ne sono tante e una sola.

Un breve riassunto dei credi diversi:
-buddisti: credono in un aldilà a cui accedono quando son arrivati all'illuminazione e alla consapevolezza, e finiscono il giro vitale, la rinascita continua in qualsiasi essere vivente, finchè non raggiungono appunto le mete suddette. Ne esistono due tronconi principali, uno molto ferreo, a localizzazione maggiare asiatica, e uno molto più libero e oserei dire tollerante, a localizzazione extrasiatica. Ognuno però in pratica, pur perseguendo bontà rispetto etc etc, tendono più alla salvezza di tipo personale. (Se non erro Biotto è un esperto in materia, e apprezzerei molto il suo contributo, sicuramente più corretto e completo del mio)
-ebrei, aspettano ancora il Messia, da cui deriverà l'apertura dell'al di là, con il premio ai soli pochi predestinati. Questa religione ha come base una infinita serie di regole ferree e non "aggirabili" ne discutibili.
-islam: credono nell'al di là, ma lo ottengono solo con l'imposizione del loro credo al mondo intero. non c'è accettazione della diversità, e combattono (armi e morti compresi) affinchè il loro credo trionfi.
Tutte le "regole" son raccolte nella Sharì'a. Questo è un termine generico utilizzato nel senso di “legge” che indica due diverse dimensioni, una metafisica ed una pragmatica. Nel significato metafisico, la sharì'a, è la Legge di Dio e, in quanto tale, non può essere conosciuta dagli uomini. In questo senso, il fiqh, la scienza giurisprudenziale, rappresenta lo sforzo esercitato per individuare la Legge di Dio, e quindi la letteratura legale prodotta dai giuristi costituisce opera di fiqh, non di sharì'a.
Fonti della legge islamica sono generalmente considerate il Corano, la Sunna (ovvero gli hadith del Profeta), il consenso dei dotti e l'analogia giuridica , la sharì'a accetta solo le prime due fonti in quanto divinamente prodotte o ispirate.
Secondo gli ‘ulam#257;’ la Shari‘a consentirebbe la pena di morte in quattro casi: omicidio ingiusto di un musulmano, adulterio, bestemmia contro Allah (da parte di persone di qualunque fede) e apostasia (ridda) ciò nonostante viene invocata regolarmente per giustificare i casi di condanna a morte per omosessualità in stati come l'Iran, la Nigeria o l'Arabia Saudita. Il peggio è che queste regole cambiano a seconda di chi le interpreta, a parte poche cose fisse per tutti. I Talebani, gli studiosi del Corano, sono gli equivalenti dei nostri teologi, spesso in lotta tra loro, per la diversa interpretazione che deriva dall'interpretazione del Corano. Vedasi Sunniti e Schiiti.
-cristianesimo. Se analizziamo bene solo 10 sono i comandamenti, e tutti di tipo di rispetto societario (non rubare, non ammazzare, non commettere adulterio, non desiderare roba o donne (e uomini) d'altri. Soli i primi sono rivolti alla divinità e in particolare i due che Gesù enfatizzò ""Qual è il primo di tutti i comandamenti?". Rispose Gesù: "Il primo è questo: Ascolta, Israele, il Signore nostro Dio è l'unico Signore: amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è questo: amerai il prossimo tuo come te stesso. Altro comandamento più grande di questo non c'è" e quello che "dettò" da solo, quasi annullando (ma sicuramente completando e riassumendo) i precedenti di Mosè.
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri». Non mille regoline diverse, ma amare gli altri come lui ci ha amati, fino alla croce. Una delle novità più importanti è la rivelazione della Misericordia Divina. Non c'è condanna assoluta per il peccatore, chiunque può ugualmente aspirare al paradiso, se esistono le giuste condizioni. Il Cristo si è immolato sulla croce per prendere su di se il male del mondo, e ci può liberare dal male, solo se noi lo vogliamo.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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mare

Prov.: Vicenza


3136 Messaggi

Inserito il - 26/02/2010 : 12:27:38  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Domenica 28 febbraio luca 9,28-36

“Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo». Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto”

aspetto vostri interventi..coraggio

operaio del nudismo
Socio ANITA
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Biotto
iNudistfedelissimo

Avabiotto


Regione: Lombardia
Prov.: Pavia


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Inserito il - 01/03/2010 : 07:11:55  Mostra Profilo Invia a Biotto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

-buddisti: ... (Se non erro Biotto è un esperto in materia, e apprezzerei molto il suo contributo, sicuramente più corretto e completo del mio)


Mi spiace di deluderti: non sono affatto esperto in materia di buddismo; il mio interesse per certi temi parte da considerazioni principalmente di carattere pragmatico: ritengo che l'uomo abbia anche una componente spirituale e che 'nutrire' questa componente produca benessere (allo stesso modo in cui un buon pasto ristora il corpo e soddisfa il palato).
Sotto questo principio, io mi interesso di tutto ciò che produce evoluzione: principalmente tecniche (pratiche codificate), ma anche 'teorie' (organizzazioni del sapere), un po' per curiosità, ma soprattutto perchè con una visione corretta è più facile procedere nella direzione giusta.
Ho qualche conoscenza e mi interesso anche del Vangelo per vari motivi: l'interesse deriva dal fatto che ritengo che il principio di non contraddizione valga nel campo della logica, quindi della scienza, perciò anche delle scienze umane e di conseguenza (essendo per me la spiritualità una componente dell'uomo) dovrebbe valere anche in campo spirituale.
In soldoni questo si traduce nell'ipotesi che in tutte le religioni vi sia un nucleo di verità che assume, nei vari contesti, forme differenti: comparando le manifestazioni esteriori si dovrebbero meglio evidenziare i fattori comuni, che dovrebbero essere quelli più vicini al 'nucleo'.
Le conoscenze derivano dal fatto che i miei genitori mi mandavano a messa e perchè ho fatto le elementari dalle suore.
Da queste esperienze ho maturato la convinzione che dal punto di vista pratico ed evolutivo la chiesa Cattolica non sia poi un gran che.
Ho toccato con mano l'ipocrisia del gregge che si passava informazioni sui posti e gli orari in cui la messa fosse più breve (non è un bel segno quando l'esercizio del culto è più un fastidio che un piacere) e anzichè ritrovarsi per discutere del Vangelo preferiva sostare dopo la funzione per diffondere pettegolezzi e maldicenze.
E ho potuto conoscere la falsità dei pastori, da religiosi che in nome dell'amore di Cristo indottrinavano a suon di ceffoni a curati che preferivano all'amor sacro quello carnale di donne sposate, a parroci più devoti alla bottiglia che all'altare (ecc. ecc.).
Ora, siccome anche nel Vangelo di dice che la pianta si riconosce dal frutto, dal punto di vista pragmatico, considerati i frutti delle tecniche di crescita a disposizione del cattolicesimo, considero la pianta cattolica non molto feconda: ritengo molto più produttivo lo studio autonomo delle Scritture Sacre che la frequentazione di chiese ed oratori.


Le cose al di fuori della norma non sono alla portata della massa: l'eccellenza non è accessibile ai più.
Meglio aiutare un cieco ad attraversare la strada che lasciare che un non vedente utilizzi le sue differenti abilità.
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mare

Prov.: Vicenza


3136 Messaggi

Inserito il - 01/03/2010 : 17:21:17  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nella trasfigurazione vedo forse l'ultima tentazione del Cristo e dei sui discepoli.Bastava she Gesù si fosse mostrato in tutta la sua gloria a tutti e non c'era dubbio che tutti lo avrebbero seguito compresi i romani.Chi si sarebbe rifiutato a seguire un Dio potente e Buono?Nessuno credo e l'umanità sarebbe stata in buone mani.I discepoli come si vede si sarebbero adeguati,fuori dalla realtà,che Gesù avrebbe fatto il resto.Ma Gesu selsce un'altra via quella del dono che comportava sofferenza fino alla passione.Trovo grandioso che Gesù divenne talmente umano da rifiutare le sue prerogative divine condividendo totalmente la condizione umana e che secondo il mio parere è questo che lo rivela Dio.Così uomo che soltanto Dio poteva esserlo e noi con lui.

Per rispondere a Biotto trovo veritiera la sua posizione,ma penso anche a quelle migliaia o milioni di persone che nella storia hanno incarnato il vangelo.Se da un lato trovo scoraggiamento per le realtà che giustamente tu elencavi sopra,trovo allo stesso tempo speranza e inquetudine sia perchè la relta del messaggio evangelico vive ancora,ma allo stesso tempo la responsabilità che l'incarnazione dello stesso è nelle nostre mani di uomini.Mi farebbe paura una chiesa (intendo non solo chi ha responsabilità) perfetta,ma una chiesa in cammino dove spesso rinnega se stessa e fa cose mostruose da un lato e dall'altro compie gesti evangelici passo dopo passo mi da speranza.

operaio del nudismo
Socio ANITA
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a_fenice
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a_fenice


Regione: Umbria
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Inserito il - 01/03/2010 : 22:51:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
c'è chi paga le tasse, e chi le evade. Chi le utilizza al bene degli amministrati, e chi le spreca in mille cavolate.
C'è chi vive del suo lavoro e del sudore della fronte, e chi invece si arricchisce a spalle degli altri senza fatica alcuna.
C'è chi pratica un nudismo sano e tranquillo e chi ne fa una vita di sesso.
C'è chi ama e cura i propri figli, e chi li stupra.
C'è chi ama il suo fratello, e chi lo tiranneggia, chi gli fa guerra, chi lo ammazza.

Ma chi sbaglia, esagera, ruba, ammazza etc etc, non nega la verità di chi invece vive nel giusto modo la sua vita, il rispetto per gli altri, l'onestà, la rettitudine etc etc.

Per questo nonostante preti assurdi, preti pedofili, parrocchiani menefreghisti, pratica religiosa fatta solo per consuetudine e tradizione, crociate e inquisizione, quel credo nato millenni fa, e perfezionato dal Cristo, ancora vive e vegeta.

Gli errori di alcuni non negano la correttezza e la verità di altri.

Se ogni volta che uno sbaglia ci allontanassimo da ciò che rappresenta, sarebbe l'anarchia più assoluta.

Meglio saper discernere il bene, seguirlo, e allontanarsi dal male, di qualsiasi ambito societario si tratti.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Algol
iNudistfedele

1025_da_Algol


Regione: Toscana


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Inserito il - 02/03/2010 : 17:41:43  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Biotto ha scritto:

a_fenice ha scritto:

-buddisti: ... (Se non erro Biotto è un esperto in materia, e apprezzerei molto il suo contributo, sicuramente più corretto e completo del mio)


Mi spiace di deluderti: non sono affatto esperto in materia di buddismo; il mio interesse per certi temi parte da considerazioni principalmente di carattere pragmatico: ritengo che l'uomo abbia anche una componente spirituale e che 'nutrire' questa componente produca benessere (allo stesso modo in cui un buon pasto ristora il corpo e soddisfa il palato).
Sotto questo principio, io mi interesso di tutto ciò che produce evoluzione: principalmente tecniche (pratiche codificate), ma anche 'teorie' (organizzazioni del sapere), un po' per curiosità, ma soprattutto perchè con una visione corretta è più facile procedere nella direzione giusta.
Ho qualche conoscenza e mi interesso anche del Vangelo per vari motivi: l'interesse deriva dal fatto che ritengo che il principio di non contraddizione valga nel campo della logica, quindi della scienza, perciò anche delle scienze umane e di conseguenza (essendo per me la spiritualità una componente dell'uomo) dovrebbe valere anche in campo spirituale.
In soldoni questo si traduce nell'ipotesi che in tutte le religioni vi sia un nucleo di verità che assume, nei vari contesti, forme differenti: comparando le manifestazioni esteriori si dovrebbero meglio evidenziare i fattori comuni, che dovrebbero essere quelli più vicini al 'nucleo'.
Le conoscenze derivano dal fatto che i miei genitori mi mandavano a messa e perchè ho fatto le elementari dalle suore.
Da queste esperienze ho maturato la convinzione che dal punto di vista pratico ed evolutivo la chiesa Cattolica non sia poi un gran che.
Ho toccato con mano l'ipocrisia del gregge che si passava informazioni sui posti e gli orari in cui la messa fosse più breve (non è un bel segno quando l'esercizio del culto è più un fastidio che un piacere) e anzichè ritrovarsi per discutere del Vangelo preferiva sostare dopo la funzione per diffondere pettegolezzi e maldicenze.
E ho potuto conoscere la falsità dei pastori, da religiosi che in nome dell'amore di Cristo indottrinavano a suon di ceffoni a curati che preferivano all'amor sacro quello carnale di donne sposate, a parroci più devoti alla bottiglia che all'altare (ecc. ecc.).
Ora, siccome anche nel Vangelo di dice che la pianta si riconosce dal frutto, dal punto di vista pragmatico, considerati i frutti delle tecniche di crescita a disposizione del cattolicesimo, considero la pianta cattolica non molto feconda: ritengo molto più produttivo lo studio autonomo delle Scritture Sacre che la frequentazione di chiese ed oratori.

Se è per questo allora ti dico che ci sono anche tantissimi scienziati che sono pedofili...che non hanno rispetto per la vita...che hanno inventato armi di distruzione di massa....che hanno anteposto il lucro al benessere della comunità ecc....e allora per questo io non dovrei più credere alla scienza???!!La tua logica mi sembra alquanto limitata e limitante.....
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mare

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Inserito il - 04/03/2010 : 15:23:50  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Domenica 7 Marzo Luca 13,1-9

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Aspetto suggerimenti.ciao e buona domenica.


operaio del nudismo
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DolceRandy
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Prov.: Milano


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Inserito il - 04/03/2010 : 21:49:08  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Da una parte, la cultura cristiana soffre ancora le conseguenze del fatto di aver associato il corpo al peccato e di considerare la nudità, specialmente quella femminile, un simbolo di seduzione e di sesso. Dall'altra, la cultura permissiva della società secolare sminuisce il rispetto per il corpo, svilisce l'amore sessuale e la castità. Voglio cominciare, allora, con un principio: come cristiani, noi crediamo nella sostanziale perfetta pienezza di ogni corpo umano. Crediamo di essere stati creati da un Dio che ci ama così come siamo, corpo e anima. I nostri corpi, in quanto creazione di Dio, non sono cosa di cui dobbiamo vergognarci.

In questo focalizziamo la nostra attenzione sulla nudità e sul suo ruolo nella mancata piena accettazione delle donne all'interno della Chiesa. Il modo in cui è stata vista e rappresentata la nudità ha profondamente influenzato, e continua ad influenzare, il modo in cui le donne sono viste da molti membri della Chiesa, comprese alcune delle nostre massime autorità.

Randy
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 04/03/2010 : 23:13:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
e si. La tentazione parte da quella mela, che oggi dopo millenni chiamiamo patata (chissa poi perchè), e dal fatto, come abbiamo visto nel topic "uomini e donne", che il maschietto ha un'unico interruttore, e quando vede possibilità di raccolti di frutta o ortaggi, perde la testa e ne combina di tutti i colori. Da qui, dalla scarsa fiducia sull'umano, dopo millenni di esperienza, sul "contenimento" del maschio, la cultura predominante è stata quelle del "nascondere per non tentare".

In fondo, le massime autorità si allineano alla paura delle tentazioni.

Se di chiesa, perchè dopo decenni di castità (tutti?) forzata, anche se voluta, han paura di cedere.

Se di stato, perchè devono seguire il pensiero popolare (almeno a parole e leggi, perchè poi di fatto, amanti, escort, trans, Noemi e cosi via dicendo). Se le mura dei palazzi potessero parlare...............

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 04/03/2010 : 23:52:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cordom ha scritto:

Domenica 7 Marzo Luca 13,1-9

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Aspetto suggerimenti.ciao e buona domenica.


Il brano contiene tre parti principali. Le prime due son sostanzialmente simili, la terza è la riflessione.
Il primo punto: si parla di un gruppo di Samaritani uccisi da Pilato, sembra senza motivo. E la chiacchiera del popolo era "chissene, se lo meritavano, sono dei senza dio, dei vagabondi, senza alun ritegno". Perchè questo? Un secondo di storia per capire. Ai tempi della 1° deportazione Assira, non tutti gli ebrei vennero portati via, ma gli abitanti della Samaria rimasero nella loro terra. Seguivano in modo ortodosso le leggi di YHWH (Dio padre, letto anche Yavè o Eloìm o Adonai) date a Mosè. Però per i Giudei, questi erano solo una massa di peccatori, perchè secondo loro nel frattempo del ritorno del popolo ebraico, questi si erano fusi con pagani, e quindi avevano profanato di fatto la purezza della razza (alla faccia!!!). Indi Samaritano= peccatore= chi se ne importa se li hanno uccisi.
Il secondo punto: durante un temporale un gruppo di persone si erano rifugiate sotto la torre, e questa crollò. Non era fatalità, non era una torre costruita male. Per loro era la volontà di Dio di uccidere quei "peccatori".
Dunque ogni morto accidentale, era dovuto alla volontà divina di uccidere i peccatori.
E qui interviene Gesù che dice "ma credete davvero che quelli erano peccatori e voi siete i perfetti? Ma credete davvero che chi perisce, lo fa solo perchè peccatore. Ma voi vi credete tanto migliori di loro?"e specifica se non vi convertirete perirete tutti come loro.
Ma visto che gli ebrei erano abituati a leggere le cose come volevano loro, la traduzione più logica era: si anch'io posso essere peccatore, indi meglio che mi converto o perisco anch'io oggi. Da qui la parabola successiva. Un proprietario terriero (Dio Padre) aveva piantato un albero di fichi (l'essere umano) che non portava frutti (era un peccatore, non faceva del bene, non era onesto ne retto) e ordinò di tagliare l'albero (ucciderlo, togliere l'uomo dalla terra). Ma il vignaiolo (Gesù) intercede e dice, aspettiamo ancora, diamogli tempo. Magari lo coltivo meglio (spargo insegnamento nuovo) e non è detto che non si decida a far frutto (da qui il progetto di misericordia divina, di portare tutti al temine naturale, qualunque esso sia, breve o lungo che sia, per dar tempo a tutti di portare frutti secondo i propri talenti, senza forzare la mano, e soprattutto senza provvedimenti "divini" anzitempo).

Vederci una linea naturista? Ma c'è tutta la filosofia di chi si apre al confronto e all'insegnamento a color che vivono il nudismo in modo diverso, fuori dagli schemi corretti. Ci son segaioli etc tra noi.... non uccidiamoli, diamogli tempo, insegnamo loro il giusto modo di essere nudisti e di proporsi in modo corretto agli altri.
Non solo. Te ti senti perfetto e non peccatore? Ma sei sicuro di essere migliore degli altri? Dicendola alla moderna...ma ti sei fatto mai un esame di coscienza. Ti sei mai guardato dentro per davvero? Sicuro che in te non ci sia nulla da cambiare?

(ps. per i segaioli: ho specificato non uccidiamoli, no non li combattiamo.....)

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Biotto
iNudistfedelissimo

Avabiotto


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Inserito il - 05/03/2010 : 01:28:04  Mostra Profilo Invia a Biotto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

La tentazione parte da quella mela, che oggi dopo millenni chiamiamo patata


I francesi, appunto, chiamano la patata 'pomme de terre'.
Sarà per questo che da loro il naturismo è più diffuso?


Le cose al di fuori della norma non sono alla portata della massa: l'eccellenza non è accessibile ai più.
Meglio aiutare un cieco ad attraversare la strada che lasciare che un non vedente utilizzi le sue differenti abilità.
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Biotto
iNudistfedelissimo

Avabiotto


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1997 Messaggi

Inserito il - 05/03/2010 : 04:39:13  Mostra Profilo Invia a Biotto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Algol ha scritto:

Se è per questo allora ti dico che ci sono anche tantissimi scienziati che sono pedofili...che non hanno rispetto per la vita...che hanno inventato armi di distruzione di massa....che hanno anteposto il lucro al benessere della comunità ecc....e allora per questo io non dovrei più credere alla scienza???!!La tua logica mi sembra alquanto limitata e limitante.....


Algol, ogni tanto ti lamenti che non ti leggono con attenzione, ma tu lo fai nei confronti degli altri?
Buona parte del mio post è fatta di testimonianze: sui motivi che mi spingono in una certa direzione e su ciò a cui ho potuto assistere nell'ambito dei luoghi di culto cattolico o degli edifici frequentati da appartenenti a tale culto.
Il ragionamento è relegato all'ultima frase del mio post e se lo si osserva attentamente in realtà è un'opinione (mia) motivata.

Sul fatto che la logica sia limitante non è un problema, infatti molto spesso in effetti lo è.
Ad esempio, una delle critiche mosse al sillogismo aristotelico, considerato espressione di logica rigorosa, era che in realtà non produceva nuove conoscenze, limitandosi a rendere evidenti proprietà già presenti nell'affermazione di partenza.
Ma anche nel caso dei teoremi, che a partire da alcune ipotesi giungono a tesi non sempre di immediato riconoscimento (es. il teorema di Pitagora), il loro campo di applicazione è comunque limitato dalle ipotesi sotto le quali esso acquista validità (i triangoli rettangoli).
Comunque, anche se il mio scritto fosse un ragionamento, perlomeno lo sarebbe, mentre le tue affermazioni non mi sembrano molto imparentate con la riflessione, ma nemmeno col semplice buon senso.

Infatti la scienza non si incarica di dare indicazioni etiche: compito della scienza è quello di indagare e se possibile scoprire le norme che sono alla base dei fenomeni naturali.
Ci sono poi scienziati che, nel campo di loro pertinenza, si attengono anche a regole di ordine morale, ma questo va a loro merito come uomini, non come ricercatori.
Uno scienziato è sputtanato come ricercatore quando nelle sue ricerche e nelle sue pubblicazioni non si attiene a un liguaggio pertinente, descrizioni rigorose, esperimenti riproducibili, conclusioni valide.
Se uno scienziato si inchiappetta un bambino, ma la sua produzione scientifica ha seguito correttamente le regole, rimane comunque valida; si spera tuttavia che, in quanto reo di un crimine odioso, finisca in galera quanto prima.

Un religioso invece si fa portatore di valori morali, divulgatore e testimone degli stessi: se un prete si inchiappetta un bambino il suo è un fallimento sia dell'uomo sia del ministro del culto.
Quando poi il religioso appartiene ad un sistema di credenze e di pratiche che si sostiene dovrebbero avvicinare a Dio (e quindi allontanare dal peccato) e poi lo stesso religioso cade nei medesimi errori di chi non segue tali pratiche, permetti che possa avanzare qualche dubbio sulla validità di tutto l'impianto?
Ritornando alle natiche del povero infante, se ad abusarne è uno scienziato, si tratta solo di un crimine e a pagare è solo l'uomo e non la scienza.
Se a a farlo è un prete, invece è un crimine ed uno scandalo e se le conseguenze penali ricadono solo sul malfattore, il discredito invece ha un raggio d'azione più ampio.
Se poi la chiesa, invece di denunciare e allontanare il reo, fa di tutto per coprire la cosa, è un doppio crimine, un doppio scandalo ed un'infamia ed io nutro seri dubbi su qualsiasi istituzione che si preoccupa più della propria reputazione che della verità e della giustizia.
Questo per quanto riguarda la riflessione: è un po' lunga, ma una riflessione, in quanto tale, vuole il suo tempo.

Il buon senso è invece più immediato: mai sentito il proverbio "l'abito non fa il monaco"?
Perfino la saggezza popolare sa che l'appartenenza ad una categoria, per quanto benemerita essa sia, non è garanzia assoluta.

Nel mio caso, a scanso di equivoci, non intendo affatto scagliarmi contro il Cristianesimo: fenomeni come quelli di Medjugorje, Lourdes, Fatima sono innegabili; non può non esserci sotto una realtà che ha a che fare con una dimensione dell'uomo non ancora sufficientemente indagata (perlomeno dai più).
Però secondo me alcuni cristiani (ed ancor di più gli appartenenti ad altre religioni), forse credendo in questo modo di esserlo di più o di esserlo meglio, accettano senza pensarci troppo (ma talvolta nemmeno senza pensarci solo un po') tutto ciò che viene loro passato dai ministri del loro culto.
A loro volta, e sempre a mio parere, questi ultimi mi sembrano in certe occasioni più al servizio di se stessi e dell'istituzione a cui appartengono che alla proria comunità di fedeli in particolare ed ai valori propri dell'essere umano in generale.
Ho un'idea del perchè ciò avvenga e forse lo proporrò come spunto di riflessione proprio in questo topic.

Le Iene tempo fa hanno fatto un servizio su un prete che con la scusa di prestare assistenza alle ragazze che si rivolgevano a lui, se le palpava per bene: hanno mandato in onda un filmato che lo ritraeva con una mano sul seno ed una nello slip di una di loro.
I bravi parrocchiani non si sono arresi nemmeno davati all'evidenza della prova: per loro chi ha abusato del proprio ruolo e della persona in cerca di aiuto restava una persona per bene e tutti gli altri erano mistificatori, ovviamente meritevoli di punizione.
Ed infatti, molto cristianamente, qualcuno ha offerto una sassata sul parabrezza della macchina dei giornalisti (in questo caso la pianta molestatrice ha prodotto dei frutti violenti).
È evidente che il senso critico di queste persone ha abdicato in favore di una ben più comoda e cieca appartenenza al branco (un branco di pecore, ma pur sempre branco)
Forse non è altrettanto evidente che così facendo si rendono complici di un clima di omertà ed insicurezza che rende difficile la denuncia alle vittime e facile la vita ai molestatori.
Non mi sembrano valori cristiani, questi.



Le cose al di fuori della norma non sono alla portata della massa: l'eccellenza non è accessibile ai più.
Meglio aiutare un cieco ad attraversare la strada che lasciare che un non vedente utilizzi le sue differenti abilità.

Modificato da - Biotto in data 06/03/2010 06:08:12
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DolceRandy
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Inserito il - 05/03/2010 : 13:55:35  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Io mi sposo con Biotto!!! (mi sembri un pò Fenice con risposte brevi e concise)

Randy
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Biotto
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Inserito il - 05/03/2010 : 14:21:37  Mostra Profilo Invia a Biotto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
DolceRandy ha scritto: Io mi sposo con Biotto


Uhmm...
Non credo che mi accetteranno per il corso prematrimoniale...


Le cose al di fuori della norma non sono alla portata della massa: l'eccellenza non è accessibile ai più.
Meglio aiutare un cieco ad attraversare la strada che lasciare che un non vedente utilizzi le sue differenti abilità.
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mare

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Inserito il - 05/03/2010 : 15:05:24  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti.
Sul brano evangelico fenice mi ha rubato la riflessione sul naturismo..acc..Aggiungerei solo questo:Dio ha molta più speranza,fiducia,pazienza sull'uomo di ciò che ha l'uomo sull'uomo,e questo mi fa ben sperare.Credo che il futuro che Dio vede su di noi è molto più positivo di quello che vediamo noi.Questo mi rende ottimista sul futuro dell'umanità.Emerge però in noi sempre qull'atteggiamento di sfiducia preventivo su ogni persona che incontriamo.Poi Dio non ha bisogno di calamità naturali e sopratutto della sofferenza degli uomini per farsi amare.Non so perchè terremoti o altro succedono,ma certo sono sicuro che Dio non ha bisogno delle lacrime ne di morti per farsi accettare e diventa assurdo pensare che con le calamità naturali Dio si sia stancato di noi.

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Algol
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Inserito il - 05/03/2010 : 15:32:54  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
"Buona parte del mio post è fatta di testimonianze: sui motivi che mi spingono in una certa direzione e su ciò a cui ho potuto assistere nell'ambito dei luoghi di culto cattolico o degli edifici frequentati da appartenenti a tale culto."_Biotto

Ecco..questo è già un fattore limitante. infatti tu ti basi su alcune testimonianze e non su tutte quelle che rappresentano veramente lo spirito della cattolicità e della salvezza dell'uomo. E' sempre il solito discorso...fare di tutta un'erba un fascio non porta mai da nessuna parte...a meno che non si voglia deliberatamente incanalare la questione su proprie convinzioni per poi estenderne la generalizzazione su dogmi "preconfezionati". Tu mi parli di preti pedofili...ok..ci sono..non lo nego e mi fanno schifo..ma se io ti parlo di Madre Teresa di Calcutta?...Tu ti riferisci ai parrocchiani che difendono a tutti i costi un prete che ha sbagliato...d'accordo...ma se ti menziono tutti quei missionari che sono morti in posti sperduti per difendere viceversa i loro fratelli poveri e senza che nessuno si prendesse cura di loro?....Il fatto è che sui giornali riportano di più i sacerdoti che sbagliano rispetto a quelli che nonostante difficoltà di ogni genere ne rispondono anche con la propria vita della loro rettitudine....quanti preti sono stati ammazzati dalla mafia nostrana...quanti ancora sono in prima linea contro i cartelli della droga...degli armamenti...della prostituzione e rischiano ogni giorno di più....ma già questo è il loro pane quotidiano...il loro dovere...e nessuno ci fa più caso!!

http://www.giovaniemissione.it/testimoni/puglisi.htm (potrei andare avanti parecchio..ma ne ho riportato uno come esempio)

Una riflessione: Non dimenticare caro Biotto che nella fede cattolica il perdono è un pilastro fondamentale ed è quello che ci fa riscoprire e riconquistare il bene in tutte le cose..anche quelle più brutte e disdicevoli! E comunque la Chiesa non è quella che tu definisci luogo di culto o edificio...la vera Chiesa è quella formata dall'assemblea dei cristiani che hanno fede e che ripongono nel Cristo tutta la loro fiducia (
Il Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo" (Atti 17:24)).Il prete è un ministro di Dio che risiede in edifici atti al culto della fede ma dove non ci sono fedeli non c'è Chiesa...

Per quanto riguarda la scienza e l'etica...mi sembra che la tua sia una visione un pò vecchiotta se mi dici che la scienza esula o perlomeno non può dare indirizzi di tipo etico difatti leggi bene questa tesi: http://doc.studenti.it/tema/filosofia/2/scienza-etica-confronto.html

Basta guardare a quello che facevano i medici nazisti in nome della loro scienza corretta ma priva di ogni etica e quindi abominevole: http://www.olokaustos.org/argomenti/esperimenti/. Ma oggi come oggi la scienza non può fare a meno dell'etica e la religione cattolica trova molti punti in comune con la scienza e viceversa poichè l'uomo checchè se ne dica non è fatto di sola carne!

P.S. Mi sa che mi stai portando OT ...ma forse no se dico che tutti questi discorsi che facciamo sono parole al vento se ognuno dovesse rimanere sulle proprie posizioni...ma perchè non riconoscere invece un linguaggio universale e semplice dove il bene..la fratellanza..il quieto vivere...l'aiuto reciproco..il senso del rispetto siano i cardini riconosciuti da tutti i popoli per la nostra esistenza? E qui parlando di semplicità allora ci fonderei pure il naturismo inteso come chiaro e puro atteggiamento di proporsi al prossimo senza falsità, ostacoli o paure (siamo fatti così..perchè negarlo?).

Ciao Biotto....piacere di discutere con te...!

Modificato da - Algol in data 05/03/2010 16:05:05
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mare

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Inserito il - 05/03/2010 : 16:17:53  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
DolceRandy ha scritto:

Da una parte, la cultura cristiana soffre ancora le conseguenze del fatto di aver associato il corpo al peccato e di considerare la nudità, specialmente quella femminile, un simbolo di seduzione e di sesso. Dall'altra, la cultura permissiva della società secolare sminuisce il rispetto per il corpo, svilisce l'amore sessuale e la castità. Voglio cominciare, allora, con un principio: come cristiani, noi crediamo nella sostanziale perfetta pienezza di ogni corpo umano. Crediamo di essere stati creati da un Dio che ci ama così come siamo, corpo e anima. I nostri corpi, in quanto creazione di Dio, non sono cosa di cui dobbiamo vergognarci.

In questo focalizziamo la nostra attenzione sulla nudità e sul suo ruolo nella mancata piena accettazione delle donne all'interno della Chiesa. Il modo in cui è stata vista e rappresentata la nudità ha profondamente influenzato, e continua ad influenzare, il modo in cui le donne sono viste da molti membri della Chiesa, comprese alcune delle nostre massime autorità.


Mi associo al tuo pensiero,ma vorrei ulteriolmente ampliarlo.Credo che il maschilismo sia sito nella nostra cultura non solo per effetto deleterio della chiesa,ma anche come aime reltà storica partendo dall'uomo atropologico,passando a quelle culture pre ebraiche e cristiane,come quella asiatica o il pensiero greco dove effettivamente la dignità della donna era assai assente.Voglio dire che questa cultura maschilista era già presente pre Gesù,ma non si nega come anche la chiesa abbia tenutà ben salda questa posizione,ma non del tutto.Sappiamo che il pensiero di Dio è mediato e cioè può essere soltanto incarnato nell'uomo e perciò storico nel senso che viene rappresentato da uomini nel loro ambiente storico,con la loro cultura e neanche Gesù si è sottratto a ciò.
Per questo nella bibbia possiamo trovare passi dove si inneggia alla dignità della donna e dell'amore e la naturalezza del nudo e altri totalmente opposti.Per es.S.Paolo dice che la donna deve essere sottomessa al marito,ma allo stesso tempo dice che essa venga amata come Cristo ama la Chiesa,cioè noi.
E' innegabile come la chiesa nel tempo abbia partorito mostri come la santa inquisizione ecc,ma anche donne per es Santa Caterina da Siena o recentemente Madre Teresa di Calcutta dove il loro peso e dignità non possono essere messe in discussione.Anche nella chiesa primitiva la diaconia era anche per le donne,Gesù accompagnato da donne come prime discepole,(cosa assurda per quel tempo)e come il ruolo primario di Maria dove si vede che che la prima chiesa si poggiasse proprio sulle donne,nella resurezione dove la testimonianza della resurezione è affidata alle donne.(dove per gli ebrei qualsiasi testimonianza di una donna non aveva valore)e qui l'evento centrale del cristianesimo e basato sulla loro testimonianza.
Voglio dire che nel messaggio evangelico nell'insieme è ben chiaro cosa pensa Dio delle donne.
Nella storia è anche vero che nonostante la chiesa aveva un suo modo di concepire la donna non poteva rinnegare del tutto il messaggio evangelico su questo tema.Per dirla in breve non so se la chiesa non ci fosse stata la situazione della donna sia stata diversa,ripeto nol so davvero.In alcuni momenti storici la chiesa oltre a fare cultura contro la donna in altri casi ha dovuto proporre la sua dignità proprio perchè dignità derivata da Dio.
Credo che la storia della nudità e del peccato sia solo conseguenza di una visuale distorta dell'uomo e della donna.
Credo anche che molto c'è da fare e credo anche che oggi possiamo fare passi in avanti anche nella chiesa come il sacerdozio alle donne o comunque dignità di compiti e ministeri.
Ritengo giustissima la tua critica alla chiesa su questo tema,ma critica per me vul dire rmboccarsi le maniche per migliorare la situazioene.Il naturismo ovviamente dal mio punto di vista ha un compito centrale per far riscoprire una visuale nuova a noi chiesa.Ciao

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Inserito il - 05/03/2010 : 17:21:02  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Biotto ha scritto:

DolceRandy ha scritto: Io mi sposo con Biotto


Uhmm...
Non credo che mi accetteranno per il corso prematrimoniale...


Io sono disponibile al corso,ma ci devo pensare..

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Inserito il - 05/03/2010 : 17:26:56  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tranquillizzati Biotto! Non serve il corso prematrimoniale, perchè ci sposiamo in comune!

Randy
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Inserito il - 05/03/2010 : 22:05:22  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
DolceRandy ha scritto:

Tranquillizzati Biotto! Non serve il corso prematrimoniale, perchè ci sposiamo in comune!
allora serve doppio

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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Inserito il - 05/03/2010 : 22:31:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
un piccolo apporto alla "contesa" Algol - Biotto. Ogni persona umana, al di là di ciò che rappresenta, dovrebbe avere rettitudine, onestà e non commettere atti a valenza di reato volto all'offesa di altri umani. Che siano preti, scienziati, politici, militari, operai, e cosi via dicendo. Se uno che costruisce auto e non monta per bene i freni, e chi compra l'auto va, non frena e si ammazza, ha fatto atto assurdo al pari del prete pedofilo, o dello scienziato pazzo etc etc.

In una cosa Biotto ha ragione. Se lo sbaglio, il reato, lo fa chiunque al di fuori del prete, si condannerà sempre e comunque solo l'individuo (se Stalin ha ucciso 10.000.000 di persone, non si accusa tutta la russia; se Hitler ha sterminato mezzo mondo, non si accusano tutti i tedeschi). Se un prete ruba, è pedofilo, ammazza o etc etc, chi ne fa le spese è tutta la chiesa (istituzione e credenti). Lo strano è che dei musulmani buttano giùù le torri gemelle per motivi religiosi, la colpa non è di tutto l'islam, ma solo di Obama Bin Laden.

C'è nel mondo moderno questo gioco a prendersela con chi stà più antipatico (vedi Bersani e Berlusconi), ma in effetti se e soltanto si parla di chiesa cattolica, allora tutti giù a cercare i colpevoli, chi ha fatto il reato, e chi l'ha coperto. Se è un politico che ruba, e i suoi compari fanno leggi ad hoc per tenerlo fuori dal gabbio, si protesta due giorni, ma alle votazioni successive i voti aumentano.
Non capisco la gente che ragiona a questo modo. Per me il colpevole è colui che deve pagare, che sia un singolo o un'associazione (a delinquere), ma non accomuno mai tutti alla stessa sbarra.

S. Francesco, mi pare di averlo scritto in altro topic, ma lo ripeto, nel suo testamento, nel 1200, tra le altre cose scrive:

[112] Poi il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono
secondo la forma della santa Chiesa Romana, a motivo del loro ordine, che anche
se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro. E se io avessi tanta
sapienza, quanta ne ebbe Salomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di
questo mondo, nelle parrocchie in cui dimorano, non voglio predicare contro la
loro volontà.
[113] E questi e tutti gli altri voglio temere, amare e onorare come miei signori. E
non voglio considerare in loro il peccato, poiché in essi io riconosco il Figlio di Dio
e sono miei signori. E faccio questo perché, dello stesso altissimo Figlio di Dio
nient'altro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il
santissimo sangue suo che essi ricevono ed essi soli amministrano agli altri.


Per cui rispetto in quanto preti, ma ovvia condanna umana a chi non è in regola.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Inserito il - 06/03/2010 : 06:34:34  Mostra Profilo Invia a Biotto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Algol, ho chiesto:
Algol, ogni tanto ti lamenti che non ti leggono con attenzione, ma tu lo fai nei confronti degli altri?

ma era una domanda retorica; il suo significante era: "Dedichi sufficiente attenzione alle tue come alle altrui argomentazioni?"

Hai scritto:
Per quanto riguarda la scienza e l'etica...mi sembra che la tua sia una visione un pò vecchiotta se mi dici che la scienza esula o perlomeno non può dare indirizzi di tipo etico difatti leggi bene questa tesi: http://doc.studenti.it/tema/filosofia/2/scienza-etica-confronto.html


Riporto una delle mie affermazioni:
Infatti la scienza non si incarica di dare indicazioni etiche:


Adesso riporto un'affermazione trovata nel link da te suggerito:
Il prof Calisi ... prosegue dicendo che “la scienza non ha nulla da dire sull’etica


Alla luce delle due citazioni, il tuo post è la tua risposta definitiva?
L'accendiamo?

Se decidi di accenderlo, ti rispondo, ovviamente in un topic apposito, ma capirai che non sarò tanto delicato.
Per quanto non abbia approfondito più di tanto la lettura, il solo doverla esaminare con la dovuta considerazione mi ha portato via un po' di tempo.
Se l'ho fatto è perchè in altri tuoi post hai mostrato disponibilità a rivedere le tue posizioni e quindi ritengo che tu sia una persona con la quale si può tentare di ragionare.
Ma se si vuole ragionare occorre che ci sia un substrato comune per il dialogo, che le argomentazioni siano pertinenti, che le idee seguano un filo logico.
Invece a me pare che il documento da te proposto sia più che altro una raccolta di citazioni ad opera di una studentessa delle superiori, e non dia un grande contributo: la conclusione a cui giunge è solo l'opinione dell'autrice.
In altre parole una perdita di tempo e quindi sono un po' irritato: se scriverò, non scriverò in punta di penna.

Allora, l'accendiamo?


@Max: un po' di pazienza e cercherò di chiarire meglio il mio pensiero.


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Inserito il - 06/03/2010 : 14:39:51  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
"Se l'ho fatto è perchè in altri tuoi post hai mostrato disponibilità a rivedere le tue posizioni e quindi ritengo che tu sia una persona con la quale si può tentare di ragionare"_Biotto

Certo..io non ho la verità assoluta e ci mancherebbe....però se io dimostro disponibilità a ragionare mi piacerebbe che anche dall'altra parte ci fosse altrettanta disponibilità.Comunque è vero che è l'opinione dell'autrice ma è vero che è anche una tesi (che vogliamo buttarla via?) e comunque non vedo tuoi riferimenti specifici documentabili alla questione se non con un tuo personalissimo commento. Questa tua irritabilità non la capisco...non la comprendo se non col fatto che mi sa di sprezzante superiorità. Io ho menzionato quelle poche cose come riassuntive...ma se vogliamo citare fonti più illustri...più sicure...più utorevoli...ti garantisco che non basterebbe tutto questo forum!!Il fatto poi di "accendere" o "non accendere" mi sa tanto di una sfida che già per il fatto di esserlo non porta sicuramente da nessuna parte......
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Inserito il - 06/03/2010 : 19:43:03  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
io credo invece che sia ora di darci un taglio. Le idee sono più o meno state esposte, l'argomento è OT, e riguarda aspetti sociali che esulano da nudismo e naturismo. Giuste un po di battute e risposte, ma ormai siamo sia OT col tema del topic, e direi anche OT col sito in generale.

Tanto più che sento tirare un'aria pesante, e non vorrei avere nuove diatribe.

Per cui direi argomento chiuso, OK?

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Inserito il - 07/03/2010 : 02:54:09  Mostra Profilo Invia a Biotto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Max, hai ragione: ho commesso almeno un paio di errori.
Uno è il seguente:
Biotto ha scritto:

il solo doverla esaminare con la dovuta considerazione mi ha portato via un po' di tempo.
...
In altre parole una perdita di tempo e quindi sono un po' irritato

Algol ha scritto:

Questa tua irritabilità non la capisco...non la comprendo se non col fatto che mi sa di sprezzante superiorità.

Questo è evidentemente un caso disperato, ed io sono chiaramente colpevole di accanimento terapeutico.

L'altro è che, sì, sono finito off topic.
Lo sapevo che questo era un topic pericoloso a tal proposito: la religione va a toccare l'ambito esistenziale dell'essere umano, un ambito vastissimo, un contenitore nel quale si possono far entrare un sacco di cose e proprio per questo anche cose che possono in realtà risultare marginali o non pertinenti.
Mi sono riguardato la storia dei miei interventi e credo di aver capito cosa ha potuto farmi recedere dal mio proposito iniziale di intervenire il meno possibile.
È stato un post che iniziava benissimo.
"riteniamo...": si esprime un'opinione, lecitissimo.
"ha sicuramente altri ambiti" comincia la transizione.
"non devono essere" si arriva ad un'affermazione categorica, quasi un monito.
È qui che ho perso la trebisonda: già passare da un'opinione personale a una verità assoluta senza i dovuti chiarimenti e dimostrazioni è più un arbitrio che una dissertazione.
Se aggiungiamo che a proporre il tema è Cordom, che (se ho capito bene) ha alle spalle un'educazione e delle conoscenze circa la religione cattolica ben superiori alla media, secondo me un intervento così perentorio non era opportuno.
E così ho messo giù una risposta un po' pepata, poi sono stato tirato in ballo con tanto di nick e a quel punto mi sono fatto prendere la mano.
Vediamo se da qui riesco a rientrare in tema.
Diciamo che potrei tentare di fornire la visione di un naturista (preferisco definirmi un prag-naturista) che pur non nutrendo simpatia nei confronti delle organizzazioni religiose, riconosce all'uomo anche una dimensione spirituale.


Le cose al di fuori della norma non sono alla portata della massa: l'eccellenza non è accessibile ai più.
Meglio aiutare un cieco ad attraversare la strada che lasciare che un non vedente utilizzi le sue differenti abilità.

Modificato da - Biotto in data 07/03/2010 03:03:08
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Inserito il - 07/03/2010 : 16:18:57  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

io credo invece che sia ora di darci un taglio. Le idee sono più o meno state esposte, l'argomento è OT, e riguarda aspetti sociali che esulano da nudismo e naturismo. Giuste un po di battute e risposte, ma ormai siamo sia OT col tema del topic, e direi anche OT col sito in generale.

Tanto più che sento tirare un'aria pesante, e non vorrei avere nuove diatribe.

Per cui direi argomento chiuso, OK?
Ok...difatti già in precedenza avevo detto di essere OT...ma dai....in fin dei conti era una discussione magari "punzecchiata" (ma non fa parte forse della dialettica?)..non credo così pesante (basta vedere cosa si dicono i politici in pubblico!)...ma certamente fuori tema (questo sì). Comunque ripeto e sia ben chiaro che al di là di certe idee o argomentazioni...sono e rimarrò sempre dalla parte dei nudisti e non voglio certo essere nemico di nessuno in questo forum!...Adesso mi taccio e faccio un bello STOP!..Ciao Max e ciao Biotto!
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Inserito il - 10/03/2010 : 08:42:18  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Domenica 14 Marzo Luca 15,1-3.11-32.

“Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro».
Allora egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.
Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.
Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.
Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato»”

Una delle più belle pagine del vangelo.E' grande ora la tentazione di commentare questo passo,ma credo più bello ancora che siate voi a dire la vostra.Una raccomandazione:oltre al quadro generale molta attenzione ai particolari che rivelano molto più di quello che sembra.
Io mi sono letto qiesta pagina ieri sera con Sonia e ho cominciato a piangere per la sua bellezza.

operaio del nudismo
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mare

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Inserito il - 12/03/2010 : 21:18:57  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questa parabola mostra in maniera palpabile l’essenza di Dio ed il motivo profondo della sua esistenza:l’amore.E’ una storia tratta dalla vita comune del tempo,ma anche di oggi.
Il figlio se ne và da padre credendo di trovare il suo spazio,la sua libertà.Fuori da Dio l’uomo si degrada fino alla miseria di stare con i porci(animali impuri per gli ebrei),miseria materiale e morale.Il figlio,toccato il fondo dell’abisso “rientra in se stesso” ( espressione tipicamente aramaica per esprimere pentimento ).Non è ancora vera conversione,ma un calcolo opportunista per ritrovare almeno un po’ di benessere.” Mi leverò…”ecco qui incomincia la conversione,un alzare lo sguardo,un andare oltre quasi di scatto.Il figlio non sa cosa gli aspetta,non sa cosa farà il padre.La speranza dell’uomo è di essere trattato come uno garzone da Dio,proprio perché il nostro perdono spesso è limitato e la ritorsione verso coloro che ci hanno fatto del male è sempre in agguato.Il figlio è ancora lontano ed il padre lo vede e gli corre incontro.Prima ancora di terminare il percorso di conversione,di arrivare a Dio,Dio stesso ha il bisogno quasi viscerale di andare incontro all’uomo e corre verso il figlio.Bellissimo il correre che indica che Dio non aspetta altro ,quasi in maniera morbosa di rincontrare l’uomo.Sembra non sentire ciò che dice il figlio,lo abbraccia e lo bacia.Anche qui Dio ci vuole abbracciare,baciare,oserei dire coccolare come se ognuno di noi fossimo gli unici figlii di Dio.Al figlio perduto gli viene ridata la dignità (l’anello e i calzari),tutta la dignità come se non fosse accaduto nulla.Dio vuole far festa con l’uomo ritrovato,festa che coinvolge tutti Ora l’altro figlio non ci stà e per lui ( tipicamente scriba e fariseo) che si dichiara di essere sempre stato a posto con Dio non capisce questo amore di Dio per gli ultimi e peccatori.Ma anche qui è il padre che va a “ supplicare” l’uomo di ritornare con lui..Non esiste peccato a cui Dio neghi il perdono,non esiste un solo uomo a cui Dio non vuole dare il suo amore.Oserei dire come S.Agostino:la colpa ci fa rivelare il vero cuore di Dio.
La conclusione non può essere che la gioia e la festa.Dio stesso e gioia e fasta e allora perché i cristiani sembrano sempre tristi e seri,dimenticando la gioia.In Dio non puoi fare a meno di essere gioiosi e giocosi.Cominciamo a imparare a giocare con Dio.
E noi sappiamo perdonare?Solo chi ama perdona.
Coraggio e giochiamo insieme.Ciao a tutti e buona Domenica

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mare

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Inserito il - 18/03/2010 : 08:34:17  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Domenica 21 Marzo

Vangelo Gv 8,1-11

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Credo che per noi naturisti o non ci sia molto da riflettere.Vi aspetto.

operaio del nudismo
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mare

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Inserito il - 20/03/2010 : 08:20:31  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La prima cosa al volo direi che la massima di Gesù "chi è senza peccato scagli la prima pietra"starebbe bene come prima regola del nostro forum se non anche della nostra vita...forse comprenderemo più le persone.buona domenica a tutti.

operaio del nudismo
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