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di capitanonemo2 03/08/2011 09:51:22
Proseguo, incoraggiato dagli interventi, alcune riflessioni. Mi pongo una domanda: a quale necessità risponde ilnudismo/naturismo? Per dare una buona risposta è necessario una premessa divasta portata; la rivoluzione industriale ha provocato un distacco dell'uomodall'ambiente naturale e la sua collocazione in un ambiente artificiale con untotale sovvertimento d'ogni ordine di vita, la sottomissione del lavoro alritmo delle macchine, lo sconvolgimento di ogni naturale ritmo tellurico qualegiorno/notte, estate/inverno. La radicalità di tale processo fece sentire la necessita diuna forma di reintegrazione, di un ritorno alla natura con una radicalità paria quella con cui l’uomo ne era stato strappato. Nacque così il movimentonaturista. Ora va da se che l’analisi di un simile fenomeno richiederebbe unaspazio e un’ampiezza che non è possibile in un articolo scritto a braccio. Resta il fatto, per me, che la forza del nudismo/naturismodovrebbe essere proprio quella del proporre un radicale ritorno alla natura,una forma estrema di reintegrazione in un ambiente da cui l’uomo è statoseparato. Nulla di meno. Ma anche una caduta delle differenziazionigerarchiche, una forma di rapporto orizzontale, quando - al contrario - vi è ilprevalere di forme di rapporto verticali. Ora io mi rifiuto di credere che in un sito frequentato damigliaia di persone tra impiegati, liberi professionisti, insegnati edanzatrici del ventre non vi siano dei professionisti della comunicazioneovvero persone che hanno come compito professionale quello di far positivamenterecepire l’immagine di una persona, di un’azienda, di un prodotto oquant’altro. Proprio ad una persona impegnata in questo specifico camposi dovrebbe affidare il compito di creare un’immagine positiva dell’universonudista/naturista. Si badi, non di dare una falsa immagine ma di evidenziarequello che di positivo c’è in questa filosofia di vita.
Proseguo, incoraggiato dagli interventi, alcune riflessioni.
Mi pongo una domanda: a quale necessità risponde ilnudismo/naturismo?
Per dare una buona risposta è necessario una premessa divasta portata; la rivoluzione industriale ha provocato un distacco dell'uomodall'ambiente naturale e la sua collocazione in un ambiente artificiale con untotale sovvertimento d'ogni ordine di vita, la sottomissione del lavoro alritmo delle macchine, lo sconvolgimento di ogni naturale ritmo tellurico qualegiorno/notte, estate/inverno.
La radicalità di tale processo fece sentire la necessita diuna forma di reintegrazione, di un ritorno alla natura con una radicalità paria quella con cui l’uomo ne era stato strappato. Nacque così il movimentonaturista. Ora va da se che l’analisi di un simile fenomeno richiederebbe unaspazio e un’ampiezza che non è possibile in un articolo scritto a braccio.
Resta il fatto, per me, che la forza del nudismo/naturismodovrebbe essere proprio quella del proporre un radicale ritorno alla natura,una forma estrema di reintegrazione in un ambiente da cui l’uomo è statoseparato. Nulla di meno. Ma anche una caduta delle differenziazionigerarchiche, una forma di rapporto orizzontale, quando - al contrario - vi è ilprevalere di forme di rapporto verticali.
Ora io mi rifiuto di credere che in un sito frequentato damigliaia di persone tra impiegati, liberi professionisti, insegnati edanzatrici del ventre non vi siano dei professionisti della comunicazioneovvero persone che hanno come compito professionale quello di far positivamenterecepire l’immagine di una persona, di un’azienda, di un prodotto oquant’altro.
Proprio ad una persona impegnata in questo specifico camposi dovrebbe affidare il compito di creare un’immagine positiva dell’universonudista/naturista. Si badi, non di dare una falsa immagine ma di evidenziarequello che di positivo c’è in questa filosofia di vita.