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di sonoOK 15/11/2011 13:54:48
Vi è mai capitato,quando siete nudi,in silenzio,nella natura..di intuire cose che prima non avevate nemmeno sfiorato con la mente? A me a volte è successo ed è per questo che ricerco spesso, nel contatto corpo-natura, quel colloquio con me stesso...A proposito di questo,Montale suggeriva: Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d'orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi. Nelle crepe dei suolo o su la veccia spiar le file di rosse formiche ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano a sommo di minuscole biche. Osservare tra fronde il palpitare lontano di scaglie di mare mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi. E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com'è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia E siccome ciò che ci differenzia dalla natura è proprio la parola, mi sono rimaste impresse le descrizioni di queste sensazioni fatte da Biotto ed luperco.etrusco,che spero non me ne vorranno per questa citazione! Il loro punto di vista è maschile, perchè ognuno percepisce l'ambiente esterno col proprio corpo...quindi segnalatemi anche il punto di vista femminile...(visto che si parla sempre di Madre Natura !).
Vi è mai capitato,quando siete nudi,in silenzio,nella natura..di intuire cose che prima non avevate nemmeno sfiorato con la mente? A me a volte è successo ed è per questo che ricerco spesso, nel contatto corpo-natura, quel colloquio con me stesso...A proposito di questo,Montale suggeriva: Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d'orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe dei suolo o su la veccia spiar le file di rosse formiche ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano a sommo di minuscole biche.
Osservare tra fronde il palpitare lontano di scaglie di mare mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com'è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia E siccome ciò che ci differenzia dalla natura è proprio la parola, mi sono rimaste impresse le descrizioni di queste sensazioni fatte da Biotto ed luperco.etrusco,che spero non me ne vorranno per questa citazione! Il loro punto di vista è maschile, perchè ognuno percepisce l'ambiente esterno col proprio corpo...quindi segnalatemi anche il punto di vista femminile...(visto che si parla sempre di Madre Natura !).