Ritorno ai blog
di danpac 04/05/2014 13:51:32
essendo naturista alle prime armi mi sto documentando su tutti i siti e blog che la rete mi mette a disposizione per conoscere i vari aspetti di questo nuovo stile di vita. Tra tutti, quello che più mi ha ispirato c'é il blog di Emanuele Cinelli "Mondo Nudo" che propone una attività della quale ignoravo proprio l'esistenza ovvero il trekking nudista. Leggendo il blog mi sono convinto che era sicuramente una esperienza da fare, perché concilia la voglia di stare nudo in mezzo alla natura e la mia passione per la montagna. Così alla prima occasione ho deciso di provare anche io. Come itinerario ho scelto il Monte Strega nell'entroterra di Senigallia (AN) partendo da Leccia perché é un bel percorso aereo, ma poco frequentato. Il meteo che prometteva pioggia ha fatto in modo che gli escursionisti incerti rimanessero a casa. Per evitare di mostrarmi nudo a persone potenzialmente in contrarie al nudismo mi sono attrezzato con un paio di bermuda da infilare sopra agli scarponi in pochi secondi appena avrei sentito altre persone avvicinarsi. La salita al Monte Strega da Leccia è un itinerario facile e con poco dislivello (800 m), ma non ha nulla da invidiare, in termini di bellezza e paesaggio, ai percorsi in quota di altre montagne vicine più conosciute: In auto prendere la strada che da Serra S. Abbondio conduce verso Fonte Avellana. Al primo bivio prendere a sinistra per la piccola frazione di Leccia (477m) . Dopo una breve salita si arriva alle prime case del paese e dalla strada sulla destra si vede partire il sentiero 137 segnalato con un cartello. lungo il sentiero non ci sono segni biancorossi, ma essendo un itinerario di cresta è veramente difficile perdersi. Il percorso si svolge prima su una strada sterrata che, dopo vari tornanti e un incrocio che si prende a destra, porta al primo prato dal quale si osserva il panorama di Sassoferrato e Serra Sant'Abbondio. Il percorso continua sul "tratturo" che da questo punto comincia a seguire il crinale, la si segue fino a incrociare un altra strada sterrata che si imbocca girando a destra. La strada prosegue circondata da boschi fino a raggiungere un cancello di una recinzione di un pascolo per cavalli. Dopo il cancello si può continuare a seguire lo sterrato oppure io consiglio di deviare verso destra nei boschi fino a intercettare la cresta. Si cammina in cresta seguendo una vecchia recinzione fino a che non si supera la quota dove iniziano i prati. Da questo punto il cammino diventa molto aereo, il panorama spazia dal Corno Di Catria al Monte Cucco e dietro da Sassoferrato fino al mare. La cresta è coperta da pascoli di erba rasata e roccette e come la schiena di un dromedario è un susseguirsi di piccole anticime fino su alla cima vera e propria. Si segue la cresta fino a un colle dove ci si ricongiunge con lo sterrato. Da qui si seguono le tracce poco evidenti che salendo sull'ultimo pendio raggiungono l'enorme croce della vetta (1276 slm). Non credevo che avrei avuto il coraggio di camminare completamente nudo e invece arrivato alla prima radura mi sono nascosto dietro ad un cespuglio e mi sono tolto i vestiti, giusto per provare a stare nudo all'aria aperta. Ci é voluto un po' ad abituarmi, ma poi é diventato piú normale star nudo che vestito. Ho cominciato a camminate senza vestiti pensando solo di fare solo qualche tratto e invece alla fine ho fatto tutto il percorso completamente nudo (solo scarponi e calzettoni) e mi sono rimesso i pantaloni solo qualche decina di metri prima di rientrare a Leccia. Mentre camminavo mi interrogavo spesso su come mi sarei dovuto comportare nel caso avessi incontrato altre persone: se ci fosse stato il tempo di rivestirmi sicuramente l'avrei fatto, ma se fossi stato sorpreso da un altro escursionista o peggio un gruppo? Avevo deciso che in quel caso sarei rimasto nudo, avrei salutato cordialmente e avrei proseguito oltre. Chissà se ci sarei riuscito? Fortunatamente nessuno mi ha sorpreso, ho invece incontrato dei taglialegna che trasportavano tronchi con un trattore. Il rumore li ha anticipati di circa 100 metri dandomi il tempo di infilarmi i bermuda che ho tolto subito dopo aver superato il trattore. Correre e camminare senza nemmeno gli slip non é affatto scomodo come pensavo. A tratti ho dovuto farmi strada con tutto il corpo tra la fitta vegetazione. Le foglie e rami che raschiavano la pelle mi hanno fatto conoscere una nuova sensazione tattile su quelle parti del corpo che solitamente sono coperte quando faccio trekking... Mi sono veramente sentito in sintonia con la natura attorno. Durante il percorso mi fermavo di tanto in tanti per fare delle foto al paesaggio, ma soprattutto per fotografarmi nudo nel paesaggio. Anche questa é stata una sensazione completamente nuova dato che non ero mai stato ritratto in foto nudo e non mi ero mai rivisto nudo in foto. In conclusione é stata una bellissima esperienza sicuramente da ripetere. La prossima volta proveró a portare anche la mia ragazza, che forse non ne vorrà sapere niente di camminare nuda, ma intanto avrò modo di condividere la bella esperienza con qualcun'altro. Estenderó l'invito anche agli altri Naturisti che avró modo di conoscere nel sito INudisti indifferentemente a singol, coppie e famiglie senza distinzione purché interessati solo allo starsene nudi all'aria aperta. La difficoltà del percorso sarà calibrata in funzione delle capacità di ognuno. Contattatemi pure Ciao