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di nick54 28/07/2014 19:36:18
Doveva essere una bellissima giornatadi estate (secondo il calendario e le previsioni meteo),ma nellarealtà non lo era affatto, e fu così che mi trovai tutto solo su diuna spiaggia deserta, di un venerdì di luglio. Diedi una occhiataalla spiaggia e a tutto quello che mi circondava, e sempre più inme cresceva la sensazione di essere un naufrago approdato chissàdove. “E mentre il maestrale urla ebiancheggia il mar”, penso di ripararmi, costruendomi una capanna,con rami e fusti di albero che abbondavano sulla spiaggia, ma eccoche in lontananza mi sembra di scorgere una capanna, mi avvicino, epenso che forse è appartenuta ad un' altro naufrago, e chesicuramente è stato tratto in salvo. Per assicurarmi di ciòperlustro meglio i dintorni, per trovare qualche traccia, e di traccene trovo eccome: bottiglie di plastica vuote e piene a metà;mozziconi di sigaretta; vaschetta in plastica; volantini promozionaledi elettronica; scheletri di ombrelloni etc. E penso, costui hapassato tanto tempo qui..prima di essere salvato del quale sonosicuro(non ho trovato resti umani). A meno che, non fosse un solo naufrago,ma ,che questi si avvicendassero, contribuendo ognuno nel propriopiccolo affinchè la spiaggia diventasse sempre più “bella epulita”. Allora mi sono chiesto perchè tuttiportano e lasciano qualcosa e nessuno toglie? Peccato potevo vivere un sogno su diun' isola deserta, ma sono stato destato dalla realtà, ancor primache arrivasse Venerdì a farmi compagnia(eppure il giorno era quello giusto!), anzi no ecco che arrivaqualcuno su questa spiaggia deserta...si sarà lui, si... il sognocontinua, ma ecco che arriva e si piazza a meno di un metro da me ecomincia a fare mosse strane.....e allora penso che questo non èVenerdì, ma che sicuramente gli manca un venerdì. Il sogno diessere Robinson si è infranto, le nubi si sono diradate e sullosfondo si scorge una torre.....e allora la realtà si fa ancora piùsconcertante quando riconosco il posto, sono nel bel mezzo di un'oasinaturalistica protetta. fotodi GiuseppeA
Doveva essere una bellissima giornatadi estate (secondo il calendario e le previsioni meteo),ma nellarealtà non lo era affatto, e fu così che mi trovai tutto solo su diuna spiaggia deserta, di un venerdì di luglio. Diedi una occhiataalla spiaggia e a tutto quello che mi circondava, e sempre più inme cresceva la sensazione di essere un naufrago approdato chissàdove.
“E mentre il maestrale urla ebiancheggia il mar”, penso di ripararmi, costruendomi una capanna,con rami e fusti di albero che abbondavano sulla spiaggia, ma eccoche in lontananza mi sembra di scorgere una capanna, mi avvicino, epenso che forse è appartenuta ad un' altro naufrago, e chesicuramente è stato tratto in salvo. Per assicurarmi di ciòperlustro meglio i dintorni, per trovare qualche traccia, e di traccene trovo eccome: bottiglie di plastica vuote e piene a metà;mozziconi di sigaretta; vaschetta in plastica; volantini promozionaledi elettronica; scheletri di ombrelloni etc. E penso, costui hapassato tanto tempo qui..prima di essere salvato del quale sonosicuro(non ho trovato resti umani).
A meno che, non fosse un solo naufrago,ma ,che questi si avvicendassero, contribuendo ognuno nel propriopiccolo affinchè la spiaggia diventasse sempre più “bella epulita”.
Allora mi sono chiesto perchè tuttiportano e lasciano qualcosa e nessuno toglie?
Peccato potevo vivere un sogno su diun' isola deserta, ma sono stato destato dalla realtà, ancor primache arrivasse Venerdì a farmi compagnia(eppure il giorno era quello giusto!), anzi no ecco che arrivaqualcuno su questa spiaggia deserta...si sarà lui, si... il sognocontinua, ma ecco che arriva e si piazza a meno di un metro da me ecomincia a fare mosse strane.....e allora penso che questo non èVenerdì, ma che sicuramente gli manca un venerdì. Il sogno diessere Robinson si è infranto, le nubi si sono diradate e sullosfondo si scorge una torre.....e allora la realtà si fa ancora piùsconcertante quando riconosco il posto, sono nel bel mezzo di un'oasinaturalistica protetta.
fotodi GiuseppeA