Ritorno ai blog
di Renaked 02/01/2025 14:07:04
Era una mattina di piena estate, e il cielo sopra le Alpi era di un azzurro intenso, punteggiato solo da qualche soffice nuvola bianca. Avevo deciso di percorrere un vecchio sentiero militare che si inerpicava tra boschi e rocce, verso una cima a 2700 metri. L'aria fresca del mattino prometteva una giornata perfetta, e con lo zaino leggero sulle spalle e gli scarponcini ai piedi, mi incamminai. Dopo la prima ora di salita, il sole cominciò a scaldare la mia pelle, e una sensazione di libertà mi attraversò. Lontano dal mondo, immerso nella natura più pura, decisi di spogliarmi completamente. Riposi maglia pantaloncini e costume nello zaino, lasciando solo una sciarpa estiva a portata di mano, pronta da cingere in vita nel caso avessi incontrato qualcuno. E così, con il corpo nudo e libero, proseguii il cammino. La sensazione era straordinaria. Ogni passo mi avvicinava di più alla natura. Sentivo la carezza del vento sulla pelle, il calore del sole che mi avvolgeva e la consistenza del terreno sotto gli scarponcini. Ogni respiro era più profondo, più pieno. Ero solo, ma non mi sentivo mai tanto connesso con il mondo intorno a me. Il sentiero si snodava tra prati verdi e tratti rocciosi, attraversando piccoli ruscelli e terrazze naturali. Non incontrai nessuno lungo il percorso. Solo il suono della natura mi accompagnava: il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie mosse dalla brezza, Quando sentivo uno stridio alzavo lo sguardo per individuare la maestosa libertà del falco. Dopo circa tre ore di cammino, raggiunsi la cima. Lì, a 2700 metri, il panorama era mozzafiato. Le cime circostanti si stagliavano maestose contro il cielo, e sotto di me si apriva un mare di valli e foreste. Tolsi gli scarponi e mi sedetti su una roccia calda al sole, sotto la croce di ferro, lasciandomi avvolgere da quel momento di pura perfezione. La brezza leggera mi accarezzava, regalandomi un equilibrio perfetto tra il calore del sole e la freschezza dell'aria. Ero eccitato da tanta bellezza, raggiungendo il picco del piacere fisico e mentale. Rimasi lì per due ore, assaporando ogni istante. Mi sentivo vivo, libero e in pace con me stesso. Non c’era niente che mi separasse dalla natura: il mio corpo nudo sembrava dialogare direttamente con gli elementi, senza filtri, senza barriere. Quando decisi di scendere, raccolsi le mie cose e ripresi il cammino. La discesa fu altrettanto tranquilla, con il cuore leggero e un sorriso che non riuscivo a togliermi dal viso. Portavo con me un ricordo indelebile, una sensazione di libertà autentica che avrei custodito per sempre. Quell’esperienza sulle Alpi non era solo una giornata di escursione, ma un ritorno alle origini, un modo per ricordarmi quanto sia bello sentirsi parte della natura, senza sovrastrutture. Ero grato per ogni passo, per ogni raggio di sole, per ogni carezza del vento. E, soprattutto, per quel raro e prezioso senso di completa libertà.