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A piedi nudi nella neve, il battesimo invernale.

di Renaked
03/01/2025 22:39:51

Era un freddo venerdì sera di gennaio quando con Luca, Andrea, e Fabio arrivammo finalmente alla baita, immersa nel cuore di una valle innevata. Dopo ore di viaggio su strade tortuose, la vista della piccola costruzione di legno, con il tetto imbiancato e le finestre che brillavano di ghiaccio, fu accolta con entusiasmo. Luca aprì la porta, lasciando entrare una folata di aria gelida. Dentro, l’ambiente era scuro e freddo, ma con una promessa di calore. “Andrea, passa la legna,” ordinò Luca con un sorriso. Andrea e Fabio iniziarono subito a sistemare i sacchi di viveri sul tavolo, mentre io e Luca accendevamo il camino. Bastò qualche minuto perché le prime scintille illuminassero l’interno della baita. Il crepitio del fuoco cominciò presto a riempire la stanza, accompagnato dal profumo della resina che bruciava. Dopo esserci tolti i pesanti indumenti invernali, ci ritrovammo seduti vicino al camino, nudi e a proprio agio nella nostra pelle che si stava riscaldando. Vivere il contatto con la natura in modo autentico, senza barriere. La cena fu un momento conviviale, con un menù ricco di prodotti tipici della montagna. Polenta fumante con formaggio d’alpeggio, speck affumicato, funghi sott’olio e una bottiglia di vino rosso corposo. Ogni boccone sembrava più saporito con la neve che cadeva silenziosa al di là della finestra. Dopo cena, mentre la fiamma del camino continuava a danzare, tirammo fuori un mazzo di carte e ci sfidammo a una partita di briscola. Le risate riempirono la stanza, insieme al tintinnio dei bicchieri e alle battute pungenti. Fu Fabio a vincere, ma non senza polemiche da parte di Luca, che sosteneva di aver subito una "ingiustizia strategica". Quando il sonno iniziò a farsi sentire, ci rifugiammo nei due letti, avvolti in soffici piumoni. Il calore del camino persisteva nell’aria, e il rumore ovattato della neve che continuava a cadere fu il nostro accompagnamento fino al sonno. La mattina seguente, Luca fu il primo a svegliarsi, lo intravidi sgusciare via dal letto prima di riaddormentarmi. La luce dell’alba illuminava la stanza con un bagliore lattiginoso. Si infilò vicino al camino e, con gesti abili, lo riaccese. Presto il calore tornò a riempire la baita. “Su, pigroni!” gridò verso le due camere, battendo le mani per richiamare la nostra attenzione. Prima mi alzai io poi Andrea e Fabio sbucarono dalle coperte con facce assonnate, protestando tra sorrisi. “Oggi è il giorno del battesimo della neve fresca!” proclamò Luca, con occhi brillanti di entusiasmo. Dopo qualche minuto di esitazione e una serie di “Ma sei serio?”, uscimmo sulla neve, completamente nudi. L’aria era pungente, ma il freddo ci faceva sentire vivi. Risate e gridolini echeggiarono nella valle mentre camminavamo intorno alla baita, lasciando impronte sul manto immacolato. Era un gesto semplice ma profondo, un abbraccio alla natura nella sua forma più pura. Io azzardai un tuffo nella neve, un battesimo vero e proprio! Rientrammo infine nella baita con le guance arrossate e un brivido che percorreva le loro schiene. Il camino ci accolse con il suo calore avvolgente. Andrea preparò una colazione abbondante: caffè fumante, pane tostato con marmellate fatte in casa e una generosa fetta di strudel. Ci sedemmo vicini, ancora nudi, a goderci quel momento di intimità e amicizia. La giornata era solo all’inizio. Quel fine settimana ci concedemmo il lusso di essere semplicemente noi stessi.

Commenti
04-01-2025 17:51
Scrivi molto bene, complimenti!
lux74

04-01-2025 19:52
Grazie @lux74 sono contento ti sia piaciuto il racconto. Buon anno!
Renaked


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