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Una domenica sensuale con le mani in pasta, complice la farina.

di Renaked
28/01/2025 17:41:58

La giornata era perfetta, di quelle che sembrano disegnate per essere vissute all’aperto. Gli uccelli cinguettavano con gioia e il sole scaldava ogni angolo della campagna. Era una domenica in cui tutto sembrava in armonia. Luca arrivò in mattinata, portando con sé l’energia del mare. Abbronzatissimo dopo un sabato passato nella sua caletta preferita, a lasciarsi baciare dal sole su uno scoglio. Sembrava quasi emanare luce propria, con quel sorriso rilassato sul suo volto che completava l’immagine di chi aveva trascorso ore immerso nella pace della natura. In cucina, stavo finendo di preparare il pesto, il profumo del basilico fresco si diffondeva nell’aria. Luca, con la sua solita naturalezza, si mise subito in libertà come una scultura bronzea. Lo osservai mentre si dirigeva verso il giardino, in controluce sembrava un guerriero oscuro. Si stese al sole come se non ne avesse avuto abbastanza, cercando forse di rendere ancora più intensa la tonalità dorata della sua pelle. Lo raggiunsi per un po’, portando con me una tisana fresca alla frutta. Ci sedemmo insieme, godendoci quella mezz’ora di quiete. Il sole ci accarezzava e il tempo sembrava sospeso, come spesso accade quando non c’è alcuna fretta. A un certo punto mi alzai, sorridendo: “Devo iniziare a impastare le lasagne, altrimenti oggi non si mangia.” Luca mi lanciò uno sguardo divertito, rispondendo con quel suo tono scherzoso: “Tra poco anche io metterò le mani in pasta.” Risi, immaginandolo poco pratico in cucina: “Ah ah ah! Ti voglio proprio vedere!” Rientrato in casa, mi preparai indossando semplicemente il grembiule. Era così che mi sentivo più a mio agio per cucinare, libero. Cominciai a raccogliere acqua, farina e uova, preparando la base dell’impasto. Mentre lavoravo con le mani, concentrato a dosare la farina, sentii all’improvviso il grembiule slacciarsi. Luca era entrato in casa in silenzio e ora era dietro di me, vicinissimo. Prima che potessi dire qualcosa, allungò le sue mani davanti a me e le mise nell’impasto, poi le strofinò sul piano di lavoro raccogliendo un po’ farina con i palmi. Cominciò ad accarezzare delicatamente il mio petto, con movimenti lenti e circolari, prima intorno ai capezzoli e poi lungo il ventre. “Intendevi questo quando dicevi di mettere le mani in pasta?” gli chiesi, sorridendo, con un tono che mescolava sorpresa e divertimento. Luca non rispose subito, ma la sua intraprendenza parlava per lui. La situazione si fece improvvisamente più intensa. Mi immaginavo sempre più bianco, coperto da quella polvere sottile che sembrava fondersi con il calore dei suoi gesti. Mi girai verso di lui e il contatto tra i nostri corpi divenne inevitabile. Sentivamo entrambi la forza potente dei nostri membri che ci spingevano l’uno verso l’altro, un’energia che premeva, palpitante, come se fosse parte stessa di quella domenica perfetta. Lo baciai, lasciandomi andare a quel momento. Presi un po’ di farina e, ricambiando il gioco, la sparsi su di lui. Ci trovammo a muoverci insieme, fuori, dove il sole ci accoglieva e aumentava la temperatura dei nostri cuori sempre più palpitanti. Era come se fossimo parte di un unico impasto, modellato dalla sensualità del momento. I nostri sguardi e il calore dei nostri corpi si mescolavano con il profumo dell’erba del giardino, mentre gocce di sudore scorrevano intensamente inglobando la farina che incontravano sulla pelle. Non ricordo quanto durò, ma sembrava eterno. Il tempo si era fermato e noi eravamo avvolti in una bolla, distanti dal mondo. Alla fine, ci dirigemmo verso la doccia in giardino. Era necessaria, non solo per lavarci via le ultime tracce di farina impastata e rinfrescarci, ma anche per assorbire il calore intenso di quel momento inaspettato. L’acqua fredda scivolava sui nostri corpi, riportandoci pian piano alla realtà. Quella domenica, le lasagne al pesto, nate in un’atmosfera di complicità e gioco, erano semplicemente perfette.

Commenti
31-01-2025 11:00
Bella questa giornata cul-inaria
nobiday

31-01-2025 16:27
Ah ah ah! Se è per questo allora dovremo dire che noi naturisti abbiamo la passione culinaria insita nell'essere nutriti dal nudismo.
Renaked


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