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Un vero organo del piacere, la pelle liscia e le nuove sensazioni.

di Renaked
04/02/2025 00:56:03

Io e Andrea eravamo seduti sul divano, immersi in una chiacchierata leggera e intima, come succedeva spesso tra noi. Il tema del giorno era la depilazione maschile. Non era certo la prima volta che ne parlavamo, ma stavolta il discorso prese una piega più personale, andando a scavare nei nostri primi approcci con il rasoio e le sensazioni che ne erano derivate. "Ricordo che la prima volta non ero nemmeno così peloso," dissi, sorridendo, "ma mi intrigava l’idea di avere la pelle più liscia. Così ho iniziato ad accorciare i peli con un regolabarba, lasciando però tutto il pube intatto. Era come un piccolo esperimento." Andrea rise, facendo un cenno con la testa. "Io invece sono sempre stato più orsetto," ammise. "E la prima volta che decisi di depilarmi fui drastico: via tutto, senza mezze misure. Quando mi guardai allo specchio mi sembrava di essere un maialino rosato!" Scoppiammo a ridere entrambi. "Beh, altro che maialino, con il tuo fisico atletico non hai mai sfigurato, sei sempre stato un maialino per altri motivi!” gli dissi. Il ricordo della mia prima esperienza più radicale mi tornò in mente nitidamente. "La prima volta che decisi di accorciare quasi tutto il pube e di radermi completamente lo scroto, fu... strano," confessai. "Mi sentivo inaspettatamente eccitato. Ero in piedi nella vasca da bagno, e mentre cercavo di spostare il pene per radermi meglio, mi resi conto che non ce n’era più bisogno… perché nel frattempo avevo avuto un’erezione!" Andrea scoppiò a ridere, divertito. "Ah ah! Anche a me è successo lo stesso!" esclamò. "Credo sia normale… siamo umani, e in certe situazioni nuove è ovvio che ci si possa eccitare." Mentre lo diceva, notai che nel ricordare quei momenti si stava visibilmente eccitando anche lui. Mi fece sorridere, perché era la dimostrazione perfetta di quanto fosse vero quello che stava dicendo. Ci guardammo un attimo in silenzio, poi Andrea, con un’aria complice, disse: "Certo che, da come siamo ora, sarebbe il caso di accorciare un po’ di pelo." Accolsi subito l’invito, e così, quasi senza pensarci, decidemmo di farlo insieme. Ormai non c’era nulla di nuovo nel gesto: entrambi eravamo abituati da anni a prenderci cura del nostro corpo in questo modo. Ma il fatto che lo stessimo facendo insieme, per la prima volta, aggiungeva qualcosa di inaspettatamente elettrizzante alla situazione. Ci spostammo in bagno, la casa di Andrea in effetti è grande con una vera e propria sala da bago dove la luce morbida rendeva l’atmosfera ancora più raccolta. Andrea prese il rasoio, mentre io afferrai il regolabarba e li utilizzammo a turno sulla pelle, iniziando dalle zone meno sensibili. Le nostre mani si muovevano con attenzione, ma ogni sfioramento creava una corrente sottile e percettibile, dapprima intorno ai capezzoli, poi a scoprire casualmente come in una caccia al tesoro le nostre zone erogene. Ogni tanto ridevamo per la sensazione nuova di toccarci con tale delicatezza, ma con il passare dei minuti l’aria si caricava di un’intensa complicità. Quando toccò a me passare la lama sulla pelle di Andrea, sentii il suo respiro farsi più profondo. La pelle liscia sotto le dita era vellutata e incredibilmente piacevole da sfiorare. A ogni zona depilata, provavamo con leggere carezze a fior di pelle per assicurarci che fosse perfettamente liscia. Ma ogni tocco sembrava solo rendere tutto più intrigante. I nostri corpi erano tesi, la pelle vibrava a ogni passaggio delle dita, e ogni sguardo si caricava di una tensione sottile ma palpabile. Non era più solo un gesto pratico, era diventato un gioco di sensazioni e respiri trattenuti. Ormai entrambi eravamo turgidi, era impossibile non esserlo in un’atmosfera simile. Ridevamo di noi stessi, della situazione, ma sapevamo entrambi che quello era uno di quei momenti che restano impressi, perché nascono senza preavviso e lasciano un brivido imprevisto sulla pelle, ancora più intenso della sola idea di voler fare sesso. Quando finimmo, ci osservammo soddisfatti, entrambi completamente lisci, la pelle calda e vibrante sotto le dita. Il cuore batteva forte, l’aria sembrava più densa, e ogni movimento creava una tensione piacevole che rendeva il tutto ancora più intrigante. "Sai," disse Andrea, "è proprio vero che la mente è il vero organo del piacere." Io annuii, con un sorriso malizioso. "E anche la pelle… perché certe sensazioni catturate con una semplice carezza valicano i confini dell’erotismo e non si dimenticano facilmente."

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