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siman
iNudistfedelissimo

siman


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Inserito il - 06/04/2016 : 13:44:51  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando
nick54 ha scritto:

Ho sempre pensato che a guadagnarci dall'estrazione dei combustibili fossili in italia fossero gli italiani...





Anch'io.
Si ma gli italiani quali? Di certo non tu, io e qualche centinai di persone qui dentro e neppure i milioni di persone là fuori.

Da soldi oggi (ti risparmi il link e pure il copia incolla intero) il prezzo della benzina rispetto al greggio sarebbe di 50 centesimi...aggiungici il costo di raffinazione e il guadagno (giusto) di petrolieri, trasportatori e benzinai alla pompa...si arriverebbe sugli 80 centesimi.
Il resto? Tutte tasse.

In più pare che in Francia, quando c'è un aumento del greggio superiore al 10% vengono ridotte le accise proprio per calmierare il prezzo agli automobilisti.

Insomma e per sintetizzare: se anche avessimo le chiappe posate sopra un sottosuolo ricco come quello degli emirati arabi...
...non cambierebbe molto.





UN FORUM E' COME UN'ORCHESTRA. MA FAR PARTE DI UN'ORCHESTRA NON SIGNIFICA SAPER COMPORRE UNA SINFONIA.

SII FELICE DA VIVO PERCHE' RIMARRAI MORTO PER UN BEL PEZZO

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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it

a_fenice


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Prov.: Perugia
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Inserito il - 06/04/2016 : 13:45:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nick, non mi si apre molto del link sul senato. Se ho informazioni sbagliate, puoi dirlo tranquillamente. L'ho messo come dubitativo e non come affermazione, ancor più dirimente

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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siman
iNudistfedelissimo

siman


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Inserito il - 06/04/2016 : 13:52:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

Nick, non mi si apre molto del link sul senato. Se ho informazioni sbagliate, puoi dirlo tranquillamente. L'ho messo come dubitativo e non come affermazione, ancor più dirimente


Il problema alla fonte, (nuovo) senato o non senato...è che abbiamo una macchina burocratica che si mangia tutto.
Troppi parlamentari rispetto alla media della popolazione
troppi emolumenti rispetto alla media mondiale
troppi statali nei vari dicasteri, parlamento e dintorni
e soprattutto stipendi troppo alti...

(copia/incolla)


"...Ecco, in un documento riservato di Palazzo Madama, le cifre scandalose della vera Casta, quella dei dipendenti del Parlamento (circa 800 al Senato, 1.540 alla Camera). Commessi, uscieri, stenografi, addetti alle pizzette in buvette, segretarie, assistenti e dirigenti con stipendi allineati al Qatar, non all'Italia delle famiglie in bolletta e degli imprenditori suicidi. Il documento, datato fine 2012, riporta gli stipendi lordi dei dipendenti, con gli scatti per ogni anno di servizio e la simulazione della loro curva retributiva. Più che una curva, una linea retta che schizza verso l'alto e vola verso i livelli stellari di fine carriera, pari a quelli di un manager d'azienda. Quelle tabelle sono il frutto di un tentativo, fatto dagli appositi comitati per il personale di Senato e Camera, di ridurre un po' gli stipendi finali dei dipendenti del Parlamento, portandoli da 27mila a 21mila euro per il livello fine carriera. Ma niente, non c'è stato nulla da fare contro le barricate delle 13 sigle sindacali a Palazzo Madama, soprattutto con quella più forte, la Cgil Senato, la più decisa a difendere i privilegi dei lavoratori da 30mila euro al mese.

Partiamo dal grado più basso, la «fascia di assistenza tecnico-operativa», cioè i commessi, o i famosi barbieri. Appena arrivati hanno un lordo di 2.482 euro al Senato e 2.338 euro alla Camera. Ma dopo soltanto 12 mesi, per contratto, scattano rispettivamente a 2.659 euro e 3.199, e ogni anno guadagnano di più, inesorabilmente, recessione o non recessione, crisi o non crisi. Con 40 anni di anzianità l'ultimo stipendio dell'usciere è di 10.477 euro lordi mensili (aumentato del 400% rispetto inizio carriera), che moltiplicati per 15 mesi fanno 157.500 euro all'anno, come un dirigente di una grossa azienda. La fascia successiva, quella della «Assistenza amministrative» (le segretarie che fanno le fotocopie e mandano le convocazioni delle commissioni), che partono appena assunti da 3.048 euro al mese e finiscono la carriera con 12.627 euro mensili al Senato e 11.949 alla Camera. Poi ci sono i funzionari, che partono da 3.700 come neoassunti e finiscono a 17mila euro, fino ai dirigenti, che progrediscono da 5.593 a 27.885 euro mensili. Quando la Corte costituzionale ha bocciato il taglio del 5% sugli stipendi pubblici oltre i 90mila euro, i dipendenti del Senato hanno fatto ricorso. E Palazzo Madama ha dovuto sborsare 2,2 milioni sull'unghia per risarcirli. Mentre le casse pubbliche andavano, e vanno, a picco.

Più o meno allineati gli stipendi a Montecitorio. La tabella scovata da Marzia Maglio di Ballarò suddivide i 1.540 dipendenti della Camera per fasce retributive. Anche qui si va - in media - dai 67mila euro annui del livello più basso ai 167mila euro dei consiglieri parlamentari, fino ai 406.399 euro del segretario generale di Montecitorio. Quando Antonio Malaschini ha lasciato il posto da Segretario generale del Senato, ha preso una liquidazione di 1.200.000 euro e una pensione da 520mila euro annui. Normale che poi il premier Monti, appena insediato, abbia pensato a lui come sottosegretario per i Rapporti col Parlamento. I suoi rapporti col Parlamento, che gli versa 1.500 euro al giorno, sono ottimi.
Ma in generale il sistema pensionistico della Casta dei dipendenti del Parlamento è un pianeta a sé. Gli esodati non esistono, anzi si va in pensione a 51 anni, e con una penalizzazione ridicola, dall'1% al 4,5% massimo sull'ultimo stipendio. Un altro documento riservato del Senato riporta le domande di pensionamento pervenute tra aprile/luglio 2012: una sfilza di cinquantenni. Il più vecchio, tra quelli che domandano la pensione al Senato, è un consigliere di 61 anni, la media 55. La loro baby pensione sarà (mediamente) di 8-9mila euro."






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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it

a_fenice


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Inserito il - 06/04/2016 : 13:56:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@nick e Siman.

Ogni attività che si voglia, anche di multinazionale, porta soldi agli italiani, più o meno direttamente.

La speranza vera è che anche il prodotto in vendita sia italiano, ma se non altro l'indotto conseguente è sempre notevole e mai considerato.
Certo il guadagno primario è di chi vende, ma poi c'è una marea di persone attorno che trovano lavoro nella cosa.

Pensavo ad un flash visto in queste sere di un sindaco contro i pomodori marocchini.
E mi domando: visto che i produttori italiani vendono (a dir loro e ci credo) il prodotto a 0,10€ al kg, perché poi nei supermercati arriva a 3€ di media? E perché invece il prodotto Estero, nonostante, minimo, un maggior costo di trasporto, arriva a prezzi decisamente più bassi e concorrenziali?
Invece di chiedere blokki doganali, non sarebbe più semplice fermare le mafie della distribuzione, e dare il giusto prezzo ai coltivatori, e ottenere il giusto prezzo alla vendita.
Mi ricordo come fosse ieri le montagne di frutta ammassate e fatte marcire pur di mantenere l'alto prezzo di vendita finale.
Penso che siamo sempre lì: prima di prendersela con la multinazionale, con le trivelle, coi marocchini, forse bisognerebbe chiedersi come mai altri riescono ad ottenere cose che noi stessi, in casa nostra, ancora ce le sognamo.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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mario
iNudistfedele

io a zello


Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Milano


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Inserito il - 06/04/2016 : 17:43:26  Mostra Profilo Invia a mario un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

Mi ricordo come fosse ieri le montagne di frutta ammassate e fatte marcire pur di mantenere l'alto prezzo di vendita finale.
Penso che siamo sempre lì: prima di prendersela con la multinazionale, con le trivelle, coi marocchini, forse bisognerebbe chiedersi come mai altri riescono ad ottenere cose che noi stessi, in casa nostra, ancora ce le sognamo.

Forse perché anno la forza, e le palle, di dimezzare "la filiera che inizzierebbe, dal produttore al consumatore?"



Mario... Perche' nudi e bello

Socio A.N.ITA.

Il mio profilo sul sito è:
http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=16261


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nick54
iNudistaffezionato


Regione: Puglia
Prov.: Bari


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Inserito il - 06/04/2016 : 17:51:03  Mostra Profilo Invia a nick54 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

Ehi nick, ma hai letto quello che hai postato?

Altri dati confusi e incongruenti in primis.
Ammissione che la quota di cui si parla è irrisoria (me li Dassero a me 7 miliardi…)
E poi in fondo scrivono cose false: la ricerca entro le 12 miglia continuerebbe. Cacchio almeno questo è assodato: lo stop a nuove trivellazioni c'è già.
Qui si discute solo se lasciate aperte le trivelle fino ad esaurimento o fino alla prossima cadenza di concessione, ciascuno la sua.

Che altro stanno minacciando? Bufale e ancora bufale.

In compenso oggi un barbuto regionale al Tg, credo fosse pugliese, ha detto a voce sua: di quanto durano le trivelle non ce ne importa nulla, il referendum è solo un voto contro il governo.

Direi caruccio sto voto!!!!

Le interviste televisive sui due fronti ormai si inseguono e si moltiplicano a dismisura. Unico dato di rilievo: il voto referendario è per dire un no al governo.
Ma stiamo scherzando? Oltre 300 milioni spesi è una marea di cittadini portati in giro per dire no a Renzi?

Altra lieve questione. Royality non pagate, non remunerative, non non non

Strano che se ne accorgono dopo 30 anni che sono in vigore.
E strano che chiedano ai cittadini un referendum per far pagare le tasse.
Una volta c'era la guardia di finanza, la magistratura. Ora ci vuole un referendum?
O le varie associazioni millantano, o hanno prove. E se hanno prove basta andare in procura. O mi sfugge qualcosa?

Mi pare che in Basilicata dove c'è un reale problema inquinamento per il menefreghismo degli amministratori locali, associato alle relative bustarelle etc etc, oggi il sindaco è stato chiamato in procura a rispondere del malfatto.

Da donde il referendum allora? Se si hanno prove non è meno dispendioso e sicura una procura?



Leggo sempre quello che posto anche più di una volta(sai sono un po' tardivo di comprendonio).

Si, non ci saranno nuove concessioni entro le 12 miglia, ma quelle che ci sono potranno continuare fino alla scadenza delle stesse, ovvero, prima 30 poi 10 poi 5 e poi altri 5 ovvero un totale di cinquanta anni, considerando che la prima concessione risale al 1970 dovrebbe scadere nel 2020(uso il condizionale, perchè in questo paese
non ci sono certezze a parte la morte e le tasse).

Le tasse appunto, cioè a fronte di 420 milioni che lo stato incassa, le compagnie petrolifere ricavano 7 miliardi.

Quindi un lavoratore dipendente paga percentualmente molto di più di tasse che una compagnia petrolifera.



Io sono quello che sono, non quello che la gente vuole che io sia.
(Bob Marley)
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nick54
iNudistaffezionato


Regione: Puglia
Prov.: Bari


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Inserito il - 06/04/2016 : 17:57:47  Mostra Profilo Invia a nick54 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
siman ha scritto:

nick54 ha scritto:

Ho sempre pensato che a guadagnarci dall'estrazione dei combustibili fossili in italia fossero gli italiani...



Anch'io.
Si ma gli italiani quali? Di certo non tu, io e qualche centinai di persone qui dentro e neppure i milioni di persone là fuori.

Da soldi oggi (ti risparmi il link e pure il copia incolla intero) il prezzo della benzina rispetto al greggio sarebbe di 50 centesimi...aggiungici il costo di raffinazione e il guadagno (giusto) di petrolieri, trasportatori e benzinai alla pompa...si arriverebbe sugli 80 centesimi.
Il resto? Tutte tasse.

In più pare che in Francia, quando c'è un aumento del greggio superiore al 10% vengono ridotte le accise proprio per calmierare il prezzo agli automobilisti.

Insomma e per sintetizzare: se anche avessimo le chiappe posate sopra un sottosuolo ricco come quello degli emirati arabi...
...non cambierebbe molto.



"Le paroline magiche che non pronunciano mai i signori del no sono due: royalty e franchigia.

Cosa sono le royalty? Sono delle quote in denaro che le compagnie petrolifere versano ogni anno allo stato, alle regioni e ai comuni per lo sfruttamento delle risorse petrolifere. Infatti in Italia le risorse petrolifere sono un bene indisponibile dello Stato, questo vuol dire che il petrolio e il gas dei giacimenti è di proprietà pubblica: tutti noi siamo proprietari di una quota di petrolio e di gas stoccati nei giacimenti.

Lo stato però non si occupa direttamente di estrarre queste risorse e “concede” dei titoli di sfruttamento di tali risorse a dei soggetti privati, i quali sostengono i costi per la ricerca e per la costruzione delle infrastrutture necessarie alla loro estrazione. In cambio pagano ai “proprietari” delle risorse, noi tutti, una quota percentuale del valore di quanto estratto.

Il problema riguarda la percentuale che viene pagata. Tale percentuale, come si può vedere dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico, è pari al 7% per l’estrazione di gas e di olio a terra e del 4% per l’estrazione di olio in mare, a cui sommare una quota del 3% da destinare al fondo per la riduzione del prezzo dei prodotti petroliferi se la risorsa è estratta sulla terraferma o per la sicurezza e l’ambiente se estratti in mare. Se si pensa che in altri Paesi le royalty difficilmente scendono al di sotto del 30%, si capisce benissimo il grande regalo che noi facciamo ogni anno ai petrolieri.

La seconda parolina magica, come detto, è franchigia. Che cos’è? La franchigia è una quota annua di gas e petrolio estratti da ogni giacimento sulla quale non si calcolano royalty. Sempre dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico si evince che le franchigie sono pari a: 20.000 t di petrolio estratto a terra; 50.000 t di petrolio estratto in mare; 25 Milioni di mc di gas estratto a terra; 80 Milioni di mc di gas estratto in mare.

Questo significa che se i titolari delle concessioni ogni anno e da ogni giacimento estraggono un quantitativo di gas e di petrolio pari o inferiore alle franchigie non versano nessuna royalty allo stato.

E naturalmente l’interesse dei titolari delle concessioni è quello di pagare meno royalty possibile. Ecco perché dando loro la possibilità di prorogare la durata delle concessioni fino all’esaurimento dei giacimenti, non si fa altro che dir loro: “estraete meno che potete e non versate nemmeno un Euro di royalty, tanto avete tutto il tempo che volete per sfruttare il giacimento”.

A tutto questo, come se non bastasse, bisogna aggiungere il fatto che in pratica a comunicare le quantità di petrolio e gas estratte sono gli stessi concessionari con un’autocertificazione che nessuno controlla.

Non a caso nel 2010 la Cygam Energy, una società petrolifera canadese, in un suo dossier raccomandava di investire in Italia perché “la struttura italiana delle royalty è una delle migliori al mondo”. Tradotto: “Andiamo a trivellare in Italia perché gli italiani sono degli idioti!”

Da quanto detto si capisce come questa norma sia tutta a favore dei titolari delle concessioni e poco della collettività che oltre a incassare poco o nulla dallo sfruttamento di un bene indisponibile dovrà subire tutte le conseguenze derivanti dalle attività di estrazione, incidenti compresi.

Altro che benessere per la collettività."

Quindi non mi resta che aggiungere......cornuti e mazziati"



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(Bob Marley)
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nick54
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Inserito il - 06/04/2016 : 18:04:53  Mostra Profilo Invia a nick54 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

Nick, non mi si apre molto del link sul senato. Se ho informazioni sbagliate, puoi dirlo tranquillamente. L'ho messo come dubitativo e non come affermazione, ancor più dirimente


Il link è esatto.....comunque ecco le competenze del nuovo senato.

Le funzioni del Senato quale configurate dal disegno di legge sono presto dette:
#9726;concorso alla funzione legislativa - in veste di "proposta" di modificazioni e per lo più 'eventuale' a richiesta dietro quorum, salvo alcune limitate eccezioni per le quali si mantiene un bicameralismo paritario;
#9726;"raccordo" tra Stato ed enti territoriali (dato, in assenza di maggiori specificazioni, dalla sua composizione ed attività ordinaria, che ha alcuni effetti 'rinforzati' proprio su materie di rilevanza territoriale);
#9726;partecipazione alla fase ascendente e discendente rispetto agli atti normativi comunitari (non per questo, gli atti primari di recepimento del diritto comunitario sono attratti al procedimento legislativo bicamerale paritario);
#9726;verifica dell'attuazione delle leggi statali e "valutazione dell'impatto delle politiche pubbliche sul territorio" (pare riecheggiare qui suggestione promanante dalla revisione costituzionale in Francia del 2008, che ha costituzionalizzato una nuova funzione parlamentare, la valutazione delle politiche pubbliche, colà assegnata tuttavia ad ambedue le Camere).

Il Senato è escluso dal potere di inchiesta.

Non partecipa all'autorizzazione al procedimento giudiziario verso Presidente del Consiglio o ministri né alla deliberazione dello stato di guerra.



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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 06/04/2016 : 19:26:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si come funzioni ok. A me risultava che destinatari principe ai seggi fossero i governatori regionali. Questo il punto. Se ci sono, possono aspettare quel momento a proporre e farsi valere.

Andando avanti. Non conosciamo le legge sulle franchigie, e non sappiamo se la medesima è in forma annuale o globale. Le cose cambiano. Se Annabella è in funzione dagli anni 70 circa, e la franchigia fosse globale, a 1 milione di mc anno, è già da un po che paga. Se fosse annuale non pagherà mai.

Questione a parte: queste norme sono in vigore sin dagli esordi. Cioè, almeno 30 anni.
Nessuno lo sapeva e per questo che la protesta esce ad hoc in clima referendario?
Ma dico io, se lo stato ritiene che l'IVA non è sufficiente, che forse non può aumentarla? E con essa IRPEF, TASI IMU CICCO PALLO E compagnia bella.
Se si scoprisse che questo giochino è reale, significa che chi ha fatto le concessioni a suo tempo, ha fatto i calcoli in modo che nessuno pagasse mai.
Dunque, mancando lo status di vendita di sfruttamento, da ignorante, non si possono rivedere le concessioni? Non si possono applicare altre gabelle in modo che almeno quei soldi rientrano? Quando si tratta di cittadini, tempo 24 ore se va male, tempo 15 giorni dalla pubblicazione, se va un po' più bene, e ogni tassa cambia.
Se è vero, loro sono intoccabili?
Ma, domanda doppia, se su quelle concessioni penso si possa agire, quando vincesse il si è rimarrebbero solo quelle dopo le 12 miglia, cioè in ambito extraterritoriale, cioè in terra di nessuno, anche il recuperabile (ammesso non abbiano mai pagato) verrà meno.
Non mi hai pagato l'affitto e allora ti sfratto. Ci può stare, ma le regole d'affitto le ha dettate lo stato, quindi… semmai revisioniamole, no?

Forse sarò troppo semplice, farò solo i conti della serva, ma tutto ciò mi suona strano.
Non credo che a fronte di una probabile chiusura, non si sarebbero messi a pagare il dovuto.
Leggevo in uno degli articoli postati che non ricordo chi avesse un fatturato di 220 miliardi annui, anche se dovesse pagare che so, 100 milioni, rispetto ad una chiusura, non dovrebbe essere poi molto.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Eroe
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Inserito il - 07/04/2016 : 15:09:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
“IO ROVINATO PER AVER FATTO IL MIO DOVERE. E PER AVER RACCONTATO I VELENI DEL PETROLIO IN BASILICATA PRIMA DI TUTTI”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/04/io-rovinato-per-aver-fatto-il-mio-dovere-e-per-aver-raccontato-i-veleni-del-petrolio-in-basilicata-prima-di-tutti/2607697/


In un colloquio con Il Fatto Quotidiano lo sfogo di Giuseppe Di Bello, tenente di polizia provinciale ora spedito a fare il custode al museo di Potenza per le sue denunce sull'inquinamento all'invaso del Pertusillo

di Antonello Caporale | 4 aprile 2016

Per quanto riguarda l’energia è necessario investire nella ricerca sulle fonti alternative.
Per la spazzatura 2 esempi: http://www.youtube.com/watch?v=BUeVCjVn9ds
http://www.lastampa.it/2010/10/28/cultura/opinioni/buongiorno/virtuoso-fuori-luogo-34c41OaxKdIyzlqwhUrHDP/pagina.html
Iscritto A.N.AB. https://www.abruzzonaturista.it
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Eroe
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Inserito il - 07/04/2016 : 15:18:09  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
spagna ha scritto:

Voterò SI se credo sia giusto abolire la norma
Voterò NO se credo nell'istituto del referendum ma non è giusto abolire la norma oggetto del referendum
NON ANDRO A VOTARE per far capire che l'istituto del referendum così come è strutturato non ha più senso

Farlo capire a chi? Ai nostri attuali politici? A me sembra che capiscono solo le richieste delle lobby e sopportano malamente quelle dei cittadini. In Svizzera fanno referendum per ogni cosa e li non c'è una soglia ovvero chi li va a votare decide per tutti per cui gli indifferenti non hanno alcun peso mentre in Italia, ove un partito con il 20% può andare al governo prendendosi la maggioranza, se il 49,999% dei cittadini votano ad un referendum tutti allo stesso modo il loro voto non conta nulla perché non sono andati a votare il 50,1%. Ovvero in Italia puoi governare con una minoranza ma puoi non contare una mazza con una vera maggioranza in quanto se si escludono coloro che comunque non vanno mai a votare un 49,999% è di fatto una maggioranza assoluta.

Per quanto riguarda l’energia è necessario investire nella ricerca sulle fonti alternative.
Per la spazzatura 2 esempi: http://www.youtube.com/watch?v=BUeVCjVn9ds
http://www.lastampa.it/2010/10/28/cultura/opinioni/buongiorno/virtuoso-fuori-luogo-34c41OaxKdIyzlqwhUrHDP/pagina.html
Iscritto A.N.AB. https://www.abruzzonaturista.it
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siman
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siman


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Inserito il - 07/04/2016 : 16:03:34  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando
Eroe ha scritto:

spagna ha scritto:

Voterò SI se credo sia giusto abolire la norma
Voterò NO se credo nell'istituto del referendum ma non è giusto abolire la norma oggetto del referendum
NON ANDRO A VOTARE per far capire che l'istituto del referendum così come è strutturato non ha più senso

Farlo capire a chi? Ai nostri attuali politici? A me sembra che capiscono solo le richieste delle lobby e sopportano malamente quelle dei cittadini. In Svizzera fanno referendum per ogni cosa e li non c'è una soglia ovvero chi li va a votare decide per tutti per cui gli indifferenti non hanno alcun peso mentre in Italia, ove un partito con il 20% può andare al governo prendendosi la maggioranza, se il 49,999% dei cittadini votano ad un referendum tutti allo stesso modo il loro voto non conta nulla perché non sono andati a votare il 50,1%. Ovvero in Italia puoi governare con una minoranza ma puoi non contare una mazza con una vera maggioranza in quanto se si escludono coloro che comunque non vanno mai a votare un 49,999% è di fatto una maggioranza assoluta.



Appunto!

Organizza un referendum propositivo di una legge elettorale che dica:

Art. 1 Un partito che non avrà superato il 10% dei voti degli aventi diritto non porterà alcun deputato eletto né riceverà alcun compenso pubblico. (e così facciamo sparire baroni e baronetti con partituccoli da 0,1, 0,7, 2,9 ecc per cento che si intascano badilate di soldi pubblici come rimborsi per spese elettorali)

Art.2 il deputato eletto che dovesse dimettersi dal partito dove era in lista, sarà automaticamente estromesso dal parlamento e dai relativi emolumenti (non espulso sennò l'insetto ci sguazza ).

Art. 3 Potrà governare un solo partito e che riceverà almeno il 50% delle preferenze dai votanti recatisi realmente alle urne (e non degli aventi diritto).

Art. 4 In caso di non raggiungimento del quorum ci sarà ballottaggio tra i due partiti che hanno ricevuto più voti.

Art. 5 I risultati dei referendum popolari non possono essere RIBALTATI da leggi successive se non attraverso un altro referendum popolare.

E allora vedrai quanti italiani andranno a votare.











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Modificato da - siman in data 07/04/2016 16:56:28
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maro58
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vivi come pensi o finirai col pensare a come hai vissuto - vivi come puoi, perchè come vuoi non puoi - marino
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a_fenice
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Oggi ho ricevuto questo messaggio da whatsapp



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E mi son sentito di rispondere:

Quanto vero!!! E manca che, tanto che siamo ecologici, dobbiamo fare anche i vegani animalisti… e pensavo: le scarpe di plastica no (petrolio), di cuoio no (animali)… torneremo alle scarpe di corda di canapa intrecciata? Speriamo sia almeno quella indiana, almeno ce ne fumiamo un po!!!

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

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Andrea vi
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non sarebbe una cattiva idea
comunque ricordo che Ford costruì una macchina interamente di canapa ed alimentata ad etanolo di canapa nel 1941

life is like yoyo,luck is just a given up go! go!
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mario
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E mi son sentito di rispondere:

Quanto vero!!! E manca che, tanto che siamo ecologici, dobbiamo fare anche i vegani animalisti… e pensavo: le scarpe di plastica no (petrolio), di cuoio no (animali)… torneremo alle scarpe di corda di canapa intrecciata? Speriamo sia almeno quella indiana, almeno ce ne fumiamo un po!!!


E nò fumare non si può..... Si inquina l'aria

Figuriamoci poi l'erba Indiana



Mario... Perche' nudi e bello

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nick54
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mario ha scritto:

a_fenice ha scritto:

Oggi ho ricevuto questo messaggio da whatsapp

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E mi son sentito di rispondere:

Quanto vero!!! E manca che, tanto che siamo ecologici, dobbiamo fare anche i vegani animalisti… e pensavo: le scarpe di plastica no (petrolio), di cuoio no (animali)… torneremo alle scarpe di corda di canapa intrecciata? Speriamo sia almeno quella indiana, almeno ce ne fumiamo un po!!!


E nò fumare non si può..... Si inquina l'aria

Figuriamoci poi l'erba Indiana


Che poi sarebbe la cosiddetta canapa indiana



Io sono quello che sono, non quello che la gente vuole che io sia.
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nick54
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Inserito il - 11/04/2016 : 19:38:47  Mostra Profilo Invia a nick54 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

Oggi ho ricevuto questo messaggio da whatsapp



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E mi son sentito di rispondere:

Quanto vero!!! E manca che, tanto che siamo ecologici, dobbiamo fare anche i vegani animalisti… e pensavo: le scarpe di plastica no (petrolio), di cuoio no (animali)… torneremo alle scarpe di corda di canapa intrecciata? Speriamo sia almeno quella indiana, almeno ce ne fumiamo un po!!!


Infatti le andiamo a costruire altrove!

http://www.agi.it/politica/2016/03/29/news/renzi_negli_usa_italia_leader_delle_energie_rinnovabili-651270/



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quagliozzi
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Inserito il - 11/04/2016 : 19:43:51  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
siman ha scritto:
...stenografi...

Piccolo OT
Mi stavo chiedendo a cosa servano ancora gli stenografi, visto che si può videoregistrare tutto a minor spesa...

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luca42
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Inserito il - 12/04/2016 : 15:14:41  Mostra Profilo Invia a luca42 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve, non ho letto tutti i post, chiedo scusa ma penso comunque di poter dire la mia e credo di incontrare il favore di molti, non sono un "estremista" della natura, non sono infallibile e talvolta poco attento, forse un po piu' accorto da quando frequento questo sito e forum, senza tante sviolinate ma certo mi trovo a pensare piu' spesso alla natura e alla sua bellezza, ops... forse e' la maturita' Comunque cari amici, lettori, conoscenti, andiamo a votare e votiamo bene!! Oltretutto il nostro paesaggio ed il nostro clima sono certamente una delle ultime risorse economiche e sociali, da qualsiasi punto di vista la si voglia vedere o pensare.


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Avere pregiudizi spesso si dimostra cosa molto inutile. (Cit.)
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a_fenice
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Inserito il - 12/04/2016 : 19:42:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
indiscutibile luca, come non darti ragione...finchè parli di difendere il difendibile.
ma chiudere 21 trivelle a gas (non a petrolio), con la pubblicità di inquinamenti petroliferi, è moralmente corretto, e socialmente utile?
Il fatto che chiudiamo da noi, e continueremo a consumare ciò che altri producono, e li davvero senza controlli alcuno, è umanamente e moralmente corretto?
Il fatto che tutto debba decidersi ora, solo perchè la legge è stata proposta dal governo attuale, mentre per oltre 30 anni, visto che da tanto è che sono in funzione, e dato il fatto che tutta la manovra di fatto, è solo un'opposizione politica, ti sembra corretto?
Per ammissione delle stesse associazioni ambiente varie, queste trivalle coprono poco consumo, non vale la pena utilizzarlo, pensando che cosi non ammorbiamo altri paesi e altri umani, fregandocene dei loro risvolti inquinanti?
E visto che ancora di rinnovabile o non inquinante abbiamo ben poco, a che prò dover comprare ciò che consumeremo lo stesso, prima ancora di essere un po più autosufficenti in merito?
Perchè non vogliamo produrre in casa, ma non ci fermiamo a consumare ciò che dovremmo , tutti, ove possibile?
Non esiste ad oggi una valida alternativa non inquinante, non è cosi diffusa e qualunque cosa viene ampiamente contrastata (la barzelletta di cui sopra non è poi cosi lontana dalla realtà), ne possiamo fare a meno di plastica, corrente, benzina, riscaldamento etc etc.
Il tempo stesso che trascorriamo dentro questo forum inquina, via corrente del pc, via corrente dei trasmettitori, via corrente delle linee, considerando pure tutti i componenti che permettono questo: fili elettrici (ricoperti di plastica), schede, armadi, pali, antenne, centraline, sono state forgiate, composte, saldate, avvitate etc etc via petrolio, e non certo a mazzate....

Cioè ragazzi, vero tutto, son io il primo a darmi da fare, ma non chiudiamo gli occhi... ciò che oggi ci permette di fare ogni cosa, è solo perchè dietro c'è un'energia prodotta. C'è da cambiare almeno parte di ciò che consumiamo e ciò che è usato per farlo, ma non siamo ancora pronti...a andare a piedi ovunque, a non avere ascensori, a non avere automatismi ovunque, a non avere frigoriferi sia in casa che nei negozi, a non avere ospedali funzionanti, a non avere lavastoviglie, lavatrici, aspirapolvere, ferri da stiro, phon, treni, aerei, giornali, tv, radio, musica......

provate a stare un solo giorno senza la sola corrente, pensate di dover andare al fontanile anche soltanto a prendere l'acqua per il cesso, o per lavare piatti o il muso, o a dover mangiare cibo solo con il fuoco di legna o solo crudo...... cioè di che stiamo parlando?

Dobbiamo far controllare meglio le trivelle? Facciamolo. C'è da vedere se ci sono sistemi per renderle più sicure? Facciamolo.
C'è da lavorare affinchè venga prodotta sempre più energia alternativa? Facciamolo.

Ma non facciamo gli eroi che siamo pronti a dimenticare tutto ciò che abbiamo in tecnologia e salute e vivere bene solo perchè.....

non ci riuscirebbe nemmeno un eremita, figuriamoci noi.....

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Inserito il - 12/04/2016 : 20:48:36  Mostra Profilo Invia a luca42 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Max, ho letto attentamente quello che hai scritto, ammetto la mia ignoranza in materia, grazie per le spiegazioni e per avermi fatto capire meglio qual'e' la realta' della situazione, spesso si viene "annebbiati", passami il termine, da notizie, foto, immagini tristi di inquinamento, che ti portano a pensare che bisognerebbe tornare indietro ma come dici tu, oggi, compreso il sottoscritto, non si potrebbe piu' fare a meno di tutto il benessere che abbiamo. Il fatto di controllare meglio la regolarita' delle cose anche quella e' un utopia, quindi alla fine ai posteri l'ardua sentenza!


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a_fenice
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Inserito il - 12/04/2016 : 22:05:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
No, chiedere di controllare meglio, chiedere di forzare la mano verso energie nuove, non è un'utopia.
Molto dipenda da noi in primis.
Fare scelte verso il basso consumo, evitare ciò che può essere evitato senza farsi mancare nulla, fare proposte di legge in tal senso.
Rileggi quanto scritto nella "barzelletta" che ho postato sopra.
È come per il nucleare, come per la TAV, così per le energie alternative

Il nucleare non lo abbiamo voluto, ma dato il nostro consumo, la Francia ce le ha costruire a confine.
Non vogliamo il traffico su gomma, vogliamo più turisti, ma non vogliamo strade ne treni.
Vogliamo eolico, pannelli solari, biomasse, ma ad ognuno che investirebbe in tal senso, gli si taglia le gambe: qui c'è il paesaggio, la ci sono i tetti antichi, di là ci sono i prati, quelle puzzano…
Dove le mettiamo le pale? Dentro i cessi in modo che girino quando scureggiamo?
Dove mettiamo i pannelli? Appiccicati alle chaippe così quando prendiamo il sole produciamo scossa?
Etc etc

Bisogna essere realisti prima che puristi.
Leggi la mia battuta selle scarpe: è un esempio del cacchio, ma quanto è vero?
È quanto di simile c'è in ogni nostra azione quotidiana?

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siman
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Inserito il - 13/04/2016 : 11:25:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

No, chiedere di controllare meglio, chiedere di forzare la mano verso energie nuove, non è un'utopia.
Molto dipenda da noi in primis.
Fare scelte verso il basso consumo, evitare ciò che può essere evitato senza farsi mancare nulla, fare proposte di legge in tal senso.
Rileggi quanto scritto nella "barzelletta" che ho postato sopra.
È come per il nucleare, come per la TAV, così per le energie alternative

Il nucleare non lo abbiamo voluto, ma dato il nostro consumo, la Francia ce le ha costruire a confine.
Non vogliamo il traffico su gomma, vogliamo più turisti, ma non vogliamo strade ne treni.
Vogliamo eolico, pannelli solari, biomasse, ma ad ognuno che investirebbe in tal senso, gli si taglia le gambe: qui c'è il paesaggio, la ci sono i tetti antichi, di là ci sono i prati, quelle puzzano…
Dove le mettiamo le pale? Dentro i cessi in modo che girino quando scureggiamo?
Dove mettiamo i pannelli? Appiccicati alle chaippe così quando prendiamo il sole produciamo scossa?
Etc etc

Bisogna essere realisti prima che puristi.
Leggi la mia battuta selle scarpe: è un esempio del cacchio, ma quanto è vero?
È quanto di simile c'è in ogni nostra azione quotidiana?



O.T. (forse)

Io credo che tutto ciò sia lo specchio del genere umano.
Qualunque cosa positiva qualcuno scopra o inventi, ci saranno sempre altri che malediranno, sentenzieranno o strilleranno contro.
Per contro, nessuno potrà mai sapere matematicamente e sicuramente chi avrà ragione pur avendo la propria opinione.

Tempo fa è stato prodotto un libricino tipo "il sole è nudo" dove l'argomento era -Il bene e il male-...



(UN) SENSO DELLA VITA
(da un'idea di Simonetta)

Se è sacrosanto affermare che ogni persona è diversa dagli altri, lo stesso concetto può essere associato anche alle singole vite.
Orfano dopo pochi mesi dalla nascita, Hideki fu cresciuto in un fatiscente e misero istituto per l'infanzia, immagine speculare del povero stato in cui era nato.
La sua, è stata sicuramente una vita da non invidiare.
Date le sue umili origini e ovviamente l'impossibilità di istruirsi, ben presto si trovò catapultato nella vita di tutti i giorni dove, riuscire a nutrirsi sufficientemente, era un traguardo più che ragguardevole.
Solo al trentesimo anno di età la sua vita fu rischiarata dalla felicità. Un'alba sulla meritata serenità tuttavia di poca durata perché, due anni dopo, sua moglie perì assieme al loro figlioletto in un tragico incidente causato da fuorilegge in fuga dopo una rapina.
La sua vita scorse così fino alla vecchiaia contornata da solitudine, rimpianti e stenti, pur se consueti in quelle terre devastate da povertà e monsoni che inevitabilmente e spesso, impedivano di cogliere ciò a cui si aveva dedicato lavoro, fatica e i pochi denari precedentemente risparmiati.
Vecchio e logoro, fu inondato da luce caldissimi pochi istanti dopo aver chiuso gli occhi per l'ultima volta.
Una strana figura lo fissava. Stranamente pur avendolo a poca distanza, non riusciva a distinguerne i lineamenti.
Forse era fatto di luce oppure era alto o forse basso; sicuramente indecifrabile.
La sua voce, invece, risuonò calma, amorevole e benevola:
“Benvenuto”
“Sono nel Nirvana?” chiese rincuorato, ma non ottenendo risposta, proseguì:
“Forse sei il Dio appartenente ad una delle molte religioni esistenti.”
“Sono solo la tua nuova realtà. Difficile io possa dirti cosa sono rispondendo a domande caratteristiche del genere umano. L'importante è che tu ora sei qui; ciò che hai vissuto e provato appartengono ad un passato ormai remoto” rispose quella presenza proseguendo:
“Dopo la tua vita terrena, ti accompagnerò in una dimensione più complessa. Sei pronto?
“Assolutamente si, e felice di questo. La sfortuna, il dolore, la povertà e tutto quanto c'è di più negativo mi hanno sempre perseguitato. Sono stanco del male e ti seguirò volentieri.”
“Tutto ciò che si prova è necessario e fa parte del disegno” rispose l'entità.
“Sicuramente è come dici tu -concordò ossequioso, proseguendo- tuttavia avrei preferito una vita ricolma solo di soddisfazioni e di bene.”
“Devo constatare che nei tuoi settantacinque anni di vita, tu non hai colto il senso della vita. Temo tu non sia ancora pronto per il prossimo passo; è meglio ti faccia capire meglio. Dammi la mano.”
Quella frase lo colpì quasi come uno schiaffo. Mille pensieri gli nacquero dentro ma alcuna parola uscì dalla sua bocca tanto che quella figura, dalla voce così soave, gli tese la mano subito prima di ritrovarsi, sempre accanto a lui, in un altro paesaggio completamente diverso.
Un'atmosfera fresca, il cielo limpido e un tiepido sole lo accolsero piacevolmente.
“Questo è un mondo appena creato. Nulla è stato ancora deciso su ciò che potrà essere desiderabile o sgradevole. Non vi è alcun sentimento, nessuna legge cosmica o morale. Lascio a te decidere ciò che gli uomini di questo pianeta potranno conoscere, volere e provare.”
Hideki si ritrovò solo, assieme alla strana consapevolezza di poter decidere tutto e il tutto.
Come d'incanto apparirono gli uomini e con loro ciò che lui voleva provassero e conoscessero. Creò così una società dove esisteva solo amore, rispetto, onestà, altruismo. Nessun vizio, alcuna collera; invidia e ira erano sentimenti inesistenti così come la povertà, il dolore e la tristezza.
Tutti felici, tutti sorridenti, tutti appagati; un vero e proprio paradiso o almeno, ciò che da vivo, Hideki ipotizzava essere l'aldilà.
Reale e invisibile a quella nuova razza, si compiaceva di cosa aveva creato per quei nuovi esseri; era ebbro di soddisfazione vedendoli sorridenti, felici e incapaci neppure di un solo pensiero nefasto. La vera e propria società perfetta.
Amava osservare, ovviamente non visto come fosse un dio, da vicino la vita di quegli esseri. Era sufficiente un desiderio qualunque, anche solo abbozzato, che questo si materializzasse a quei fortunati
Non esisteva il senso di fatica; il dolore era cosa sconosciuta così come la malattia; il lavoro sempre disponibile qualsiasi fosse il tipo di mansione desiderata. Nessuna tragedia, alcuna lacrima di sofferenza.
Anche il clima era assai favorevole con inverni miti ed estati prive di picchi di caldo torrido. I venti sempre dolci e le precipitazioni mai troppo abbondanti o violente.
In quel mondo speculare ai suoi desideri terreni, la vita scorreva piacevole e anche la morte, quando arrivava, non causava alcuna angoscia ai sopravvissuti quasi fossero inconsapevolmente consci che chi non era più accanto a loro si trovava ora, in un luogo più bello.

Dopo qualche anno tuttavia si accorse che tutto non era più come all'inizio. Le persone a poco a poco smettevano di innamorarsi, di impegnarsi nelle normali attività quotidiane tanto che, moltissimi, iniziarono persino a smettere di nutrirsi.
Una strana apatia, seppur sorridente e priva di dolore, iniziò a impossessarsi della nuova razza e lentamente iniziarono le prime morti per inedia o per fame o sete.
Spaventato e inerme chiuse gli occhi ritrovandosi nuovamente al cospetto di chi gli aveva concesso quei poteri.
L'entità lo fissava benevolmente quasi sapesse già del suo fallimento:
“Ti vedo triste.”
“Ho fallito. Volevo rendere le persone soddisfatte costruendo per loro una specie di Eden dove dolore, ira e sconforto fossero sconosciuti. E' evidente che un paradiso terrestre non potrà mai esistere e mai è esistito.” riconobbe sconsolato, Kideki.
“Se ne hai sentito parlare in vita, vuol dire che è esistito. Forse non lo conoscevi come Eden ma come Monte Meru; i Sumeri lo chiamavano Dilmun, gli antichi egizi Orti delle Esperidi, gli antichi greci e i romani in un altro modo così come i nativi americani. Gli arabi lo conoscono come l'isola di Vacvac.
Anche i Celti e pure i Fenici, avevano il loro paradiso terrestre. Cosa ti dice tutto ciò?”
Hideki rimase qualche istante a riflettere prima di rispondere:
“Che gli uomini sono stolti a sperare che possa esistere una cosa impossibile.”
“Se ogni cultura lo considera esistito, vuol dire che un tempo c'era davvero e assolutamente somigliante a quello che hai voluto creare tu stesso su quel pianeta. Certi ricordi atavici si tramandano di generazione in generazione” lo stupì quella Voce, proseguendo:
“Io stesso, innumerevoli millenni fa e come ho appena ammesso spiegandoti, ho commesso il tuo identico errore ed ora mi aspetto che anche tu giunga a capire il motivo per cui bisogna attraversare l'esistenza terrena.”

Il viso di Hideki si rischiarò ed un sorriso apparve finalmente sul suo viso stanco:
“E' vero! Ora ho capito a cosa serve l'esperienza nella vita che ho appena vissuto. Ogni cosa, per esistere, deve aver bisogno del suo opposto e senza quel contrario, nessuno può capire la realtà di ciò che prova. Su quel mondo lontano ho creato la salute ma non la malattia, l'amore e non anche l'odio, l'amicizia senza l'invidia, la generosità ma non ugualmente l'avarizia. Su quel pianeta non potevano essere felici e soddisfatti per il semplice motivo che erano impossibilitati ad apprezzare ciò che avevano, non conoscendo l'aspetto opposto. Così come l'ho voluto creare, non aveva senso vivere in quel posto. Il bene esiste solo se c'è anche il male. L'uno completa e serve l'altro. Ora si, ora ho compreso. Adesso sono pronto a seguirti.”






UN FORUM E' COME UN'ORCHESTRA. MA FAR PARTE DI UN'ORCHESTRA NON SIGNIFICA SAPER COMPORRE UNA SINFONIA.

SII FELICE DA VIVO PERCHE' RIMARRAI MORTO PER UN BEL PEZZO

Semel in anno licet insanire



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luca42
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Inserito il - 13/04/2016 : 15:04:16  Mostra Profilo Invia a luca42 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi sono riletto "velocemente" un po tutti i post, mi si intrecciano gli occhi, nonche' le idee magari avrei dovuto farlo prima di scrivere cose forse banali, quali pensiamo al nostro territorio, che e' una delle ultime vere risorse, visto che molti luoghi vivono di turismo. Sono sempre consapevole e anche abbastanza d'accordo con quanto mi ha risposto Max e' assolutamente vero che nessuno di noi vuole rinunciare piu' al propio benessere, (come non comprare l'ultimo modello di cellulare) tanto per fare un esempio, senza stare a parlare dei diritti acquisiti in passato sul lavoro e persi perche' nessuno vuole rinunciare piu' a niente e perche' non siamo piu' combattivi ma questa e' un altra storia, scusate la divagazione. Ad ogni modo e' un cane che si morde la coda c'e' poco da fare, io la vedo in modo semplice come penso la maggior parte delle persone, vogliamo tutto e quindi... (beh ma al futuro di penseranno gli altri, mica possiamo rinunciare a tutto)... Riguardo ai Referendum mai stato a votare, che sia uno spreco di denari pubblici e' una certezza, ma vero e' che se comunque non si partecipa un minimo alla vita politica poi e' anche sbagliato lamentarsi, o cosi si usa dire. Rispondendo a Max non credo che cambi molto, anzi per niente, riflettere su dove mettere la X, credo a loro discolpa, che una volta entrati nel turbine politico siano tutti uguali, per loro scelta o per loro sopravvivenza, quindi si puo' solo SPERARE di dare il voto alla persona giusta!
Che altro aggiungere, penso che andro' a votare e comunque con le idee non chiare, se non con la certezza che comunque dietro a tutto c'e' l'interesse economico di poteri al di sopra di qualsiasi ragionamento plausibile e che poco gliene cale dell'interesse umano, ho sempre pensato di non avere la verita' in tasca, credo che mettersi in discussione e riconoscere i propi limiti sia una cosa apprezzabile, anche se si e' o si pensa di essere preparati e aggiornati su tutto, quello che si legge o si studia e' fatto e scritto da altri uomini, ahime', non infallibili.


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quagliozzi
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Inserito il - 13/04/2016 : 15:28:54  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
luca42 ha scritto:
Che altro aggiungere, penso che andro' a votare e comunque con le idee non chiare


Una sintesi dettata da persona di buonsenso. Pur informandosi non si riesce ad avere le idee chiare. E che idee potranno avere quelli che andranno a votare senza informarsi? Sulla base di una foto con un pellicano con le ali sporche di petrolio?

Una cosa è certa. Una decisione sul nostro futuro energetico può essere presa SOLO a livello mondiale. Decisioni autonome di uno stato non risolvono il problema.

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Inserito il - 13/04/2016 : 22:23:42  Mostra Profilo Invia a nick54 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quagliozzi ha scritto:

Una cosa è certa. Una decisione sul nostro futuro energetico può essere presa SOLO a livello mondiale. Decisioni autonome di uno stato non risolvono il problema.


E secondo te, il protocollo di Kyoto, del 1997, per finire all'ultima conferenza sul clima di Parigi di qualche mese addietro, sono servite a qualcosa? Visto che non hanno lasciato traccia sia in te che nei restanti 195 paesi che hanno partecipato al vertice.



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quagliozzi ha scritto:

luca42 ha scritto:
Che altro aggiungere, penso che andro' a votare e comunque con le idee non chiare


Una sintesi dettata da persona di buonsenso. Pur informandosi non si riesce ad avere le idee chiare. E che idee potranno avere quelli che andranno a votare senza informarsi? Sulla base di una foto con un pellicano con le ali sporche di petrolio?

Una cosa è certa. Una decisione sul nostro futuro energetico può essere presa SOLO a livello mondiale. Decisioni autonome di uno stato non risolvono il problema.
appunto. Mancano pochi giorni, non ho le idee chiare neanche io.
So per certo solo alcuni dei ragionamenti che ho già scritto e non ripeto.
Si bisogna cambiare rotta, ma cominciando da se stessi, non facendo guerra a chissà chi, non avendo coscienza di cosa succederebbe dopo. Tanto o poco che sia.
Mi veniva in mente, chissà perchè, esempi come i floppy disk e le musicassette.
Cosa ne hanno determinato la scomparsa?
LA nascita di tecnologie nuove, e la cessazione d'uso delle medesime.

Ecco diciamo che la vedo in questo modo.
Problemi esistenziali (perchè della nostra esistenza e di quella dei nostri figli parliamo) lo sono e vanno risolti. Ma non cacciando la testa sotto la sabbia come gli struzzi.
Prendere consapevolezza del vero problema (tecnologia e emergia), e fare ognuno la propria parte per averne meno bisogno possibile, o in forma diversa. E cominciare dal poco. Cominciare per ridurre il bisogno, per spingere verso la trasformazione. In questo modo il calo naturale del bisogno, farà si che tutto si tramuti.
Percorso lungo? Forse, ma non è acqusitando fuori casa invece che produrre di proprio cambi le cose e la tendenza.

Proprio oggi, in gran ritardo causa maltempo, ho sistemato l'orto di mamma, ripulendo, zappando etc.

Una volta, nei tempi antichi, si andava dal contadino, che portava il letame, e si vangava.

Poi son arrivati i concimi chimici, che sopperivano benissimo all'uso.

Ma il terreno si è impoverito, è rimasto solo terra insulsa e senza forza, senza pacciamatura. Quintali d'acqua per ottenere poco, e acqua a gogò.

Rifuiti. Ricordo i cassonetti sempre pieni e puzzolenti di ogni materiale di scarto, che veniva gettato senza tanti timori ne paure. D'estate era un incubo averne uno vicino casa.

Qualche tempo fa la proposta del comune di installare i bidoni per il riciclaggio dell'umido.
Primo effetto i cassonetti puliti, solo materiale irrecuperabile (tranne il rifiuto abusivo di qualche deficente).
Poi abbiamo cominciato ad usare il bidone, abbiamo imparato a riempirlo, farlo maturare, e durante tutto l'anno ci mettiamo dentro sia l'umido di casa, cosi come le varie erbe non dannose ricavate dalla produzione orticola.

Gli allevamenti che ti forniscono letame son scomparsi, ma almeno c'è chi ha pensato di produrne a formato pellet, si chiama stallatico. Semplice cacca pressata e asciugata, naturlae come tanti anni fa.

Oggi ho aperto il bidone, ho raccolto tanto bell'humus ben macerato e non acido al punto giusto. L'ho sparso nell'orto, ho aggiunto un po di stallatico, e ho zappato tutto, sotterrando.
Entro settimana prossima, il tempo di far stabilizzare quanto messo sotto terra, e le prime piantine verranno messe su quell'orto.
Il concime c'è, e non chimico.
Il riciclato pure, e sarà l'humus necessario a che l'acqua venga assorbita e ridistriubiuta alle piante pian piano, cosi ci sarà meno spreco d'acqua e le piante staranno molto meglio.

Cosa è costato? La fatica di prendere il sacchetto dell'umido da dento casa, e depositarlo li dentro invece che nel cassonetto. E ci ho riciclato pure i nuovi insulsi ma riciclabili sacchetti della spesa a fibra di mais. Inoltre il comune ti riconosce uno sconto sulle tasse dell'immondizia.

Dunque: niente chimica, niente rifiuti al comune, niente puzze, meno acqua, terreno ritornato allo stato fertile naturale, bello grasso, niente fatica a farlo, orto più nutrito in tutti i sensi, e i prossimi pomodori, zucchine, cetrioli, peperoni, insalate, allevate al naturale, con sapori di una volta, questi si davvero a chilometri zero.

Col petrolio, con le energie, per me, bisogna andare nella stessa direzione.
Eolico, pannelli, tutto ciò che possiamo per chiedere di meno in forma inquinante, usando meno di tutto, di tutto ciò che consuma. Non si sarà bisogno di trivelle e pozzi quando non ci sarà chi consuma. Il che è utopistico, ma possiamo navigare in tal senso, nell'attesa che arrivi l'idea giusta e produttiva.

Votare in un referendum cosi falsato? Tra dire un si in cui non credo, dire un no di cui non sono sicuro al 100 %, preferisco davvero, ad oggi, astenermi dicendo: io non ne so un cacchio, nemmeno gli scienziati sono daccordo tra loro, quindi io farò la mia parte diversamente.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

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Inserito il - 13/04/2016 : 23:06:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
OT ps....bello siman, che è il prossimo?

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quagliozzi
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Inserito il - 14/04/2016 : 08:31:25  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
nick54 ha scritto:

quagliozzi ha scritto:

Una cosa è certa. Una decisione sul nostro futuro energetico può essere presa SOLO a livello mondiale. Decisioni autonome di uno stato non risolvono il problema.


E secondo te, il protocollo di Kyoto, del 1997, per finire all'ultima conferenza sul clima di Parigi di qualche mese addietro, sono servite a qualcosa? Visto che non hanno lasciato traccia sia in te che nei restanti 195 paesi che hanno partecipato al vertice.


Certo che no. Infatti lo scopo di quelle conferenze non è quello di trovare la soluzione migliore per l'umanità, ma di far sborsare agli stati aderenti consistenti stanziamenti economici.

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