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alepina
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Airbag
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a_fenice
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Inserito il - 19/06/2010 : 15:44:31
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non conosco il legalese, ma mi pare molto più aperta delle altre proposte viste finora. -non tocca il 726, che potrebbe essere invocato per altri motivi più seri (anche se lo ritengo molto antiquato, una specie di censura vivendi) -non da l'autorizzazione solo alle strutture, parlando di qualunque spazio (indi anche spiaggia, lago etc) -non parla di ghetti realizzati con recinzioni, ma solo di cartellonistica "ti avviso che qui incontri nudi, ma non li rinchiudo come bestie da non vedere" -parla di "spazi liberi" con possibilità di darli in gestione.
Cosi a naso mi sembra buona. Agli altri trovare il pelo nell'uovo. |
Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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a_fenice
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Inserito il - 19/06/2010 : 15:55:03
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onde evitare che li link scompaia, metto il testo in chiaro:
C. 3312 Iniziativa parlamentare; presentato il 15 marzo 2010
XVI LEGISLATURA CAMERA DEI DEPUTATI
N. 3312
PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO
Disposizioni per il riconoscimento e la disciplina della pratica del naturismo
Presentata il 15 marzo 2010
Onorevoli Colleghi! - Il nostro Paese è l'unico in Europa a non avere, ancora oggi, una normativa che riconosca e garantisca ai propri cittadini la libertà di esercitare liberamente, nel proprio territorio, la pratica del naturismo e del nudismo ad esso collegato. Il naturismo, movimento nato alla fine del XIX secolo per opporsi agli eccessi dell'urbanesimo, è un modo di vivere e di pensare l'ambiente nel rispetto delle leggi fondamentali della natura, intesa in tutti i suoi aspetti e nel rigetto di ogni forma di prevaricazione, e ha alla base del suo essere il culto della salute psico-fisica e sociale dell'uomo. Il naturismo professa la ginnità integrale, cioè la pratica del nudismo, come condizione necessaria per un'armoniosa espansione delle forze psichiche e fisiche. Il nudismo inteso come nudità integrale in promiscuità di sessi e di età fra persone consenzienti ha carattere «sociale», non è immorale, è spontaneo ed educativo. Già da un'indagine statistica della Doxa del 1989 e da una rilevazione dell'Istituto di studi politici, economici e sociali emergeva che gli italiani, pur non conoscendo
che cosa fosse il naturismo, accettavano a grande maggioranza il nudo integrale sia femminile sia maschile, purché praticato in zone appartate o ufficialmente destinate a tale uso. Solo in Europa si calcolano oltre 25 milioni di naturisti con oltre 700 strutture turistiche con possibilità di soggiorno e con innumerevoli palestre, piscine, saune eccetera, a loro riservate. La diffusione del nudismo è un aspetto della modifica nel costume e nella cultura che si collega alla più complessa esigenza di un migliore rapporto con la natura e con un ambiente tutelato, la cui fruizione è attuata con il medesimo rispetto. Negli ultimi trenta anni il naturismo si è diffuso anche in Italia con la nascita di numerose associazioni, anche in gemellaggio con quelle straniere, le quali reclamano «oasi naturistiche» che consentano ai propri associati, fornendo loro precise regole di comportamento e apposite strutture, di esporsi liberamente al sole. L'attuale condizione di indeterminatezza che si verifica sulle spiagge italiane e che è continuo motivo di imbarazzo per i naturisti e per coloro che non lo sono costringe la forza pubblica a interventi in cui deve valutare se il comportamento riscontrato è contrario o meno al codice penale. A tale proposito, anche se una vasta parte della giurisprudenza, comprendente sentenze assolutorie nei confronti di naturisti-nudisti denunciati per il reato di atti contrari alla pubblica decenza, ai sensi dell'articolo 726 del codice penale, è dichiaratamente in favore dell'idea naturista, nel senso che il nudo in sé non va contro la legge, purtroppo non è stata mantenuta una costante linea interpretativa sull'argomento e ciò ha determinato un grave intralcio alla soluzione definitiva del problema. Occorre, quindi, procedere a un definitivo chiarimento, garantendo la pratica del naturismo e del nudismo a norma di legge e consentendo l'organizzazione e la delimitazione di spazi e di campi riservati alla pratica naturista, nonché la realizzazione di strutture atte all'esercizio di tale pratica. A tal fine, la proposta di legge individua aree da destinare a campi naturisti, da attrezzare con servizi, per un utilizzo di tipo residenziale-turistico. È prevista, altresì, l'individuazione di aree pubbliche da destinare, previa delimitazione tabellare, alla pratica del naturismo. L'articolo 1 della proposta di legge riconosce e garantisce la pratica del naturismo e l'articolo 2 limita l'esercizio del nudismo in ambienti e in spazi appositamente individuati. L'articolo 3 prevede che la gestione delle aree demaniali destinate alla pratica del naturismo possa essere concessa a privati, associazioni od organizzazioni. L'articolo 4 affida alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano la definizione dei criteri in base ai quali i comuni disciplinano l'obbligo di delimitazione e di segnalazione delle aree destinate al naturismo.
L'articolo 5, infine, dispone che per quanto non diversamente stabilito dalla legge si applicano le disposizioni vigenti in materia di turismo. Il testo che si presenta riproduce il testo unificato approvato nella XIII legislatura dalla Commissione Affari sociali della Camera dei deputati (atto Camera n. 529, XIII legislatura).
PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.
(Pratica del naturismo).
1. La presente legge reca disposizioni per il riconoscimento e la disciplina della pratica del naturismo, nonché per la realizzazione di aree ad essa destinate. 2. Si definisce naturismo l'insieme delle pratiche di vita all'aria aperta che, nel rispetto di se stessi, degli altri, della natura e dell'ambiente circostante, utilizzano il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale attraverso il contatto diretto con la natura.
Art. 2.
(Aree destinate al naturismo).
1. La pratica del naturismo è consentita esclusivamente in ambienti e in spazi delimitati, riconoscibili e segnalati, secondo le modalità stabilite dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano nel rispetto dei princìpi della presente legge. 2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano definiscono i criteri in base ai quali i comuni possono individuare, attraverso gli ordinari strumenti urbanistici, le aree pubbliche o private da destinare alla pratica del naturismo, anche su richiesta di organizzazioni, associazioni, società o altri soggetti privati interessati a progettare e a gestire le relative strutture. 3. Nel caso in cui il comune non abbia provveduto a individuare apposite aree da destinare alla pratica del naturismo, i proprietari o i gestori di aree destinate all'esercizio di attività turistico-ricettive possono chiedere all'amministrazione comunale competente l'autorizzazione ad adibire tali aree alla pratica del naturismo. L'amministrazione deve inviare risposta scritta e motivata entro tre mesi dal ricevimento della richiesta.
Art. 3.
(Aree demaniali).
1. Ai fini della realizzazione di strutture destinate alla pratica del naturismo in aree demaniali, la gestione delle medesime aree può essere concessa a privati, ad associazioni o ad organizzazioni. 2. La concessione di cui al comma 1 individua il canone dovuto dai soggetti gestori e l'obbligo di attrezzare l'area in modo da garantirne il buon funzionamento e la fruizione.
Art. 4.
(Delimitazione e segnalazione delle aree).
1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano definiscono i criteri in base ai quali i comuni disciplinano l'obbligo dei proprietari o dei gestori di delimitare e di segnalare le aree destinate alla pratica del naturismo. 2. La delimitazione delle aree di cui al comma 1 deve essere segnalata e deve assicurare un'adeguata identificazione che le distingua da spazi pubblici o privati frequentati da cittadini che non praticano il naturismo. 3. Gli accessi alle aree di cui al presente articolo sono segnalati tramite l'affissione di cartelli o di altri analoghi strumenti recanti l'indicazione che si tratta di aree destinate alla pratica del naturismo.
Art. 5.
(Applicabilità della disciplina sul turismo).
1. Per quanto non diversamente disposto dalla presente legge, alle aree destinate alla pratica del naturismo e ai loro proprietari o gestori si applicano le disposizioni vigenti in materia di disciplina del settore turistico.
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Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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Emanuele Cinelli
iNudisti Staff - Caporedattore e-Zine
Regione: Lombardia
Prov.: Brescia
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Inserito il - 19/06/2010 : 17:04:40
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Bah!
Mancano cose che dovrebbero esserci (obbligo ai comuni di definire zone naturiste; coinvolgimento delle Associazioni nella definizione; eccetera) e ci sono cose che non dovrebbero esserci (il nudimo si può praticare solo entro le aree delimitate ... che succederà a chi abita in comuni che non definiranno aree naturiste? Se si spoglia sarà a questo punto perseguibile a fine di legge, mentre allo stato attuale delle cose è perfettamente in regola).
Alla fine tratta il nudismo sempre e comunque come una cosa antipatica e fastidiosa da regolamentare per poterla isolare, limitare e gestire. L'unico vantaggio rispetto a prima è che si parla solo di cartellonistica invece che di recinti, ma per il resto è l'esatta copia della precedente.
Ma è così difficile capire che non serve una legge per rendere legale il nudismo, lo è già di fatto visto (e lo si dice nella proposta stessa) che nessuna legge lo vieta. E' solo necessario definire con chiarezza quanto già decretato da diversi giudici, compresa la Corte di Cassazione: il nudo non è di per se stesso atto contrario alla pubblica decenza o atto osceno in luogo pubblico. STOP! E non è cosa poi così difficile: trent'anni addietro baciarsi in pubblico era reato, anche se il più delle volte si prendeva solo una multa ... oggi nessun vigile pone attenzione alla cosa, seppure nessuna modifica sia stata fatta alle leggi; ed è solo uno dei tamti possibili esempi ci come il cambiamento dei costumi sia stato automaticamente applicato senza bisogno di legiferare in merito ... è il motivo per cui il legislatore a sua tempo nel Codice Penale ha scritto solo "Atti osceni in luogo pubblico" e "Atti contrari alla Pubblica Decenza", senza poi definire quali siano tali atti ... per rendere la legge elastica e adattabile ai tempi e alle situazioni.
Poi ben venga una legge che tuteli il nudismo ma solo se stabilisce per i comuni l'obbligo di rispondere alle richieste delle Associazioni o dei privati cittadini praticanti il nudismo individuando, in cooperazione con costoro, obbligotariamente un'area adeguata alla pratica, ma senza poi vietare la stessa al di fuori da detta area. Se non si ammette il clothing optional, la pratica libera ovunque del nudismo, quindil'assenza di disturbo e tubativa (al contrario presenti e ben evidenziati nella prosposta, altro che storie), non ci sarà mai la vera accettazione, la vera cultura del nudismo. |
Emanuele - Vivere in Natura, per la Natura, con la Natura e di Natura! Ideatore e amministratore di "Mondo Nudo, il blog che mette a nudo il mondo!" Organizzatore di "VivAlpe: escursioni inclusive per educare a una vita sostenibile, ecologica e salutare". Vestiti è bello, nudi è meglio: #rinormalizzailmondo
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Eroe
iNudistfedelissimo
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Inserito il - 19/06/2010 : 20:22:05
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Convengo con Emanuele ed inserisco un mio intervento fatto in un altro forum. Pienamente d'accordo ma legalizzare il naturismo vuol dire che o si può fare ovunque ... o si può fare a distanza di almeno 500 m. dagli stabilimenti balneari (ad esempio) fatto salvo per quegli stabilimenti appositamente finalizzati ... o si legalizzano (in via provvisoria) i luoghi storici dando mandato alle regioni, in accordo con le associazioni naturiste, di localizzare luoghi da destinare in via definitiva al naturismo ... altrimenti legalizzare il naturismo con una legge che da un generico mandato agli enti locali (comuni) di individuare i luoghi ove legalizzare la pratica nudista senza obbligo o scadenza NON SERVE A NULLA IN QUANDO LA SITUAZIONE RESTA ESATTAMENTE UGUALE AD ORA O PEGGIO SE NELLA LEGGE SI AGGIUNGE CHE IN QUALSIASI ALTRO LUOGO E' TOTALMENTE VIETATO. Oltretutto già ora i comuni possono destinare zone alla pratica nudista per cui una legge si fatta di fatto liberalizza quello che già c'è. |
Per quanto riguarda l’energia è necessario investire nella ricerca sulle fonti alternative. Per la spazzatura 2 esempi: http://www.youtube.com/watch?v=BUeVCjVn9ds http://www.lastampa.it/2010/10/28/cultura/opinioni/buongiorno/virtuoso-fuori-luogo-34c41OaxKdIyzlqwhUrHDP/pagina.html Iscritto A.N.AB. https://www.abruzzonaturista.it |
Modificato da - Eroe in data 19/06/2010 20:26:34 |
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Airbag
iNudistfedele
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Eroe
iNudistfedelissimo
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Eroe
iNudistfedelissimo
Regione: Abruzzo
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Inserito il - 19/06/2010 : 22:52:00
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| Airbag ha scritto:
... Non possiamo sempre e solo sperare che qualche sindaco approvi delle ordinanze o delibere annuali in merito.
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Ma è esattamente quello che la legge propone ovvero noi possiamo farne richiesta (esattamente come ora) ed il sindaco può rifiutarcela con una scusa qualunque (esattamente come ora) ed in più c'è il rischio che si vieti del tutto di praticare ove non c'è una concessione del sindaco anche nei loghi storici ove attualmente è tollerato praticare. Mi sembra una legge fatta dai gestori di aree private per costrigerci a frequentarle anche se così non ci saranno nuovi adepti (salvo per chi è andato all'estero) in quanto la magior parte dei nudisti hanno iniziato casualmente nei luoghi pubblici. |
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alepina
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Inserito il - 19/06/2010 : 23:44:57
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| Eroe ha scritto:
| Airbag ha scritto:
... Non possiamo sempre e solo sperare che qualche sindaco approvi delle ordinanze o delibere annuali in merito.
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Ma è esattamente quello che la legge propone ovvero noi possiamo farne richiesta (esattamente come ora) ed il sindaco può rifiutarcela con una scusa qualunque (esattamente come ora) ed in più c'è il rischio che si vieti del tutto di praticare ove non c'è una concessione del sindaco anche nei loghi storici ove attualmente è tollerato praticare. Mi sembra una legge fatta dai gestori di aree private per costrigerci a frequentarle anche se così non ci saranno nuovi adepti (salvo per chi è andato all'estero) in quanto la magior parte dei nudisti hanno iniziato casualmente nei luoghi pubblici.
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Credo di averla interpretata alla stessa maniera. Mi sembra che più che dare, possa togliere. Ma è solo una mia impressione. |
Alessandro CD ANER Socio A.N.AB. http://alessandronagni.blogspot.com/ |
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jarod73
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Inserito il - 20/06/2010 : 09:08:28
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Va bene tutto, ma almeno da un punto prima o poi si deve partire;tutti vogliamo una legge, ma qualunque presentata ha qualche problema si può sempre migliorare, ma meglio avere qualcosa che nulla del tutto,no? Anche a me sembra si favoriscano più i gestori ed i privati che non luoghi ( spiagge,ecc.) pubblici, ma ripeto sempre meglio di nulla, e poi letta anche se velocemente non mi sembra male. |
Modificato da - jarod73 in data 20/06/2010 09:09:07 |
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Airbag
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19alberto60
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a_fenice
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Inserito il - 27/07/2010 : 21:57:48
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bel lavoro, grazie. L'idea di discuterne qui, che tanto rimarrà di sicuro solo una proposta, serviva per scegliere le idee migliori e poi mandarle in testo unico, senza intasare le email dei vari deputati con idee magari anche balzane......perchè noi, mica facciamo i politici di professione..... |
Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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jarod73
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Inserito il - 27/07/2010 : 23:46:04
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Infatti, prima accordiamoci noi su ciò che meglio vogliamo, poi una volta stilata la versione finale,magari tramite votazione ,si potrà mandare definitivamente in parlamento, ma con la "spinta" giusta per farla calendarizzare che è la cosa fondamentale. |
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a_fenice
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Inserito il - 29/07/2010 : 00:01:59
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viste le ultime discussioni in forum, proviamo a stilare i punti fondamentali su e di cui discutere. Metto o i primi che mi vengono in mente.
1) nudismo: natura del termine= cosa è?
2) nudismo: luoghi = dove farlo?
3) nudismo: modalità = come farlo?
4) nudismo: forze dell'ordine, comuni etc = contro di noi, o protettori della pratica fatta in modo corretto?
5) nudismo: strutture = albeghi, campeggi, oasi, riserve naturali, colline e montagne. Dove e come autorizzare?
6) nudismo: limiti = identificazione di eventuali luoghi ristretti per non frammistare con i tessili o chi non gradisce.
Mie prime risposte: 1) rimando all'articolo dell'ezine. Per me nudismo è voglia di non indossare vestiti se non obbligati dal freddo o da aprticolari lavori. Ogni momento può essere "buono" per stare nudi. Naturismo: idem vedi ezine. il naturismo ha dei connotati più precisi, associato al rispetto della netura e degli esseri umani, facendo ciò in nudità comune. Entrambi devono essere tutelati e favoriti, evitando ogni connessione con cose sessuali di ogni tipo. Se chi ama il sesso libero vorrà, chiederà per se i suoi spazi, me che non dovranno mai essere associati al nudismo e naturismo puro.
2)per la mia concezione ogni luogo è papabile per far nudismo, per stare nudi. Personalmente sogno libertà di essere nudo dove e come voglio, con il rispetto verso i tessili, e il loro rispetto verso me. Adoro il clothing opzional. Ma ritengo che almeno in luoghi non accessibili alla vista comune (strutture dedicate, spiagge, luoghi montani etc, casa propria, mezzi di trasporto "protetti", piscine, palestre, saune....)debba trovarsi il modo di poter dedicare spazi a tale pratica, lasciano altrettanti spazi a coloro che non la amano. Ma su 8000 km di spiagge, trovare 200/300 metri ogni tot, non dovrebbe essere cosi difficile, visto tra l'altro che noi non amiamo in genere luoghi affollati e casinari per stare nudi.
3) Il nudismo si pratica stando nudi, genitali in primis. Nei luoghi e strutture dedicate, non dovrebbero esserci "porzioni" in cui sia vietato farlo, ma lascinado la libertà di vestirsi o meno a secondo della sensibilità o pudore di ciascuno (indi ristoranti, market, e cosi via dicendo)
4) o abolizione del 726, o applicazione esclusiva al di fuori delle aree nudiste. O meglio, il pubblico pudore è andato a farsi benedire da molto tempo, che la cosa non sia applicata quando c'è un nudista nei luoghi dedicati. Anzi le forze dell'ordine dovrebbe intervenire a tutela dei praticanti, quando vengono chiamate perchè ci son maialotti al giro che molestano i presenti.
5) ogni tipo di struttura che lo richiede, dovrebbe essere autorizzata a destinare in toto o in parte un'area alla pratica nudista. Nel caso che abbia parti visibili dall'esterno, queste andranno "mascherate" per non disturbare i tessili. Le riserve naturali costituiscono fonte d'eccezione per la pratica del nudonaturismo, dato che questo non richiede obbligatoriamente strutture balneari tipo affitta ombrelloni, lettini etc. Ove possibile, si può prevedere installazione di piccoli posti di ristoro, bagni e docce.
6) le aree, in caso di non diffusione generalizzata del nudismo (come d'altronde sarà), devono essere semplicemente delimitate e non trasformate in ghetti o serragli per animali. Un cumulo di sassi, un ombreggiante, un semplice cartello può avvisare che il tratto è riservato alla pratica nudista. nessun nudo al di fuori di esso, ma nessun tessile guardone vestito al suo interno. Son ammessi eccezioni solo per adolescenti, minori in genere, e consorti tessili, nel pieno spirito del clothing opzional.
Questo il primo round di proposta concreta, da vagliare e discutere, buttata cosi giù di getto. Proviamo a parlarne? Fate le vostre osservazioni e aggiunte. |
Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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19alberto60
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Inserito il - 29/07/2010 : 14:25:26
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Ho scritto all'On. Zamparutti chiedendo info sullo stato di avanzamento dell'iter legislativo. Mi ha risposto immediatamente dicendo che si informerà e mi farà sapere. Ne deduco che la legge non sia al primo posto tra i suoi pensieri. Si tratta probabilmente della riproposizione di un testo di legge non approvato nella precedente legislatura. E' prassi comune che i progetti di legge non approvati vengano ripresentati dopo le nuove elezioni. E' solitamente un'iniziativa dei partiti/gruppi e non dei singoli parlamentari. Immagino che il Partito Radicale abbia chiesto ai propri deputati di ripresentare la legge.
Se le cose stanno davvero così, penso sia opportuno che parecchi di noi contattino i presentatori entrando nel merito o anche semplicemmente chiedendo informazioni come ho fatto io. Se riceveranno molte mail si renderanno conto che c'e interesse per la legghe e, forse, si attiveranno per mandarla avanti.
P.S. Ho dato all'On. Zamparutti il link per questa discussione. Se vorrà potrà leggeri i nostri commenti in merito alla legge. |
Mi piacciono i vini giovani e le donne mature. |
Modificato da - 19alberto60 in data 30/07/2010 00:06:24 |
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a_fenice
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Inserito il - 29/07/2010 : 21:52:54
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ogni atto a far si che si capisca ciò che vogliamo è ben fatto........ ma per far questo è opportuno che se verranno, leggano quali sonoi nostri desideri, e non solo scarni commenti alle loro proposte.
Per cui, ottimo freelibero, ma diamoci dentro a buttar giù proposte e miglioramenti vari delle stesse.
Buona anhc el'idea di sollecitare gli interessati, ma visto ciò che han proposto, personalmente preferirei farlo DOPO che abbiamo buttato giù idee nostre, e non sollecitare le proposte già uscite, che di fatto limitano il nudismo autorizzato SOLO all'interno delel strutture.
Non vogliamo un nudismo ghettizzato, ma un nudismo libero, ancorchè in zone riservate. |
Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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19alberto60
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Inserito il - 30/07/2010 : 00:03:29
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Ciao Max. rispondo a te ma ovviamente voglio parlare a tutti.
Non ho le idee chiarissime ma cerco di elencare un pò di punti.
1) Meglio nessuna legge o una legge che non ci piace del tutto? Credo sia meglio che ci sia una legge. Se c'e la legge si stabilisce una volta per tutte che il nudismo/naturismo è una pratica accettata. Regolamentata, limitata ma LEGALE! Non soggetta all'arbitrio del Sindaco o poliziotto di turno. Certamente c'è il rischio (vedi legge 40 sulla procreazione assistita) che si faccia una legge per regolamentare ma che, di fatto e volutamente, è una legge che vieta.
2) E' indispensabile l'abolizione dell'Art. 726 del C.P. La precedente proposta di legge della Sen. Poretti (anche lei Radicale) la prevedeva. La Zamparutti no. Le chiederò il perchè.
3) Strutture organizzate. Magari ce ne fossero in Italia tante come in Francia o Croazia! Se qui ce ne fosero 200 invece che 5 o 6, sono certo che ognuno di noi ne troverebbe a iosa di proprio gradimento. Sarebbero anche meno costose. Per le spiagge tessili ci sono quelle libere e quelle a pagamento. Se vuoi assolutamente risparmiare vai in quelle libere e sopporti sporcizia, casino, assenza di cessi etc.
4) Strutture organizzate 2. In assenza di una legge ( e per indubbi vantaggi fiscali) in Italia sono solitamente costituite come associazioni private che limitano l'accesso ai soli soci. Sarebbe opportuno che fossero invece costituite come attività turistico/commerciali. Innanzitutto pagherebbero le tasse e poi non potrebbero operare fastidiose discriminazioni tipo il divieto di ingresso ai single.
5) Segaioli, esibizionisti, scopatori in pubblico.... Qui manteniamo il reato di atti osceni (una volta abolito il 726 e stabilito che stare nudi non è reato). Però bastoniamoli. Se la legge prevedesse un'aggravante per questi reati commessi in zona nudista (chessò, raddoppio della pena) non sarebbe male. Ti fai una sega su una spiaggia tessile: 10 giorni di galera e 1000 euro di multa. Lo fai in una spiaggia nudista: 20 giorni e 2000 euro.
6) Noi e le nostre "manie". Ho l'impressione che nella nostra comunità nudista ci sia (come dappertutto) chi dice bianco e chi dice nero. I talebani del naturismo che ti guardano male se ti radi o (ORRORE!) depili. Quelli che vorrebbero che i nudisti fossero asessuati. Quelli new-age. Quelli che invece pensano il nudismo come una cosa trasgressiva. Quelli che non distinguono tra un club nudista e un club privè. Quelli che su una spiaggia nudista non sopportano un costume. Quelli che vorrebbero fare nudismo in pubblico ma circondati solo da ragazze avvenenti e ventenni e quelli, come me, che invece trovano "belle" le signore over50 che indossano il proprio corpo con naturalezza. etc. etc. etc. Vogliamo, per favore, coniugare nudismo con libertà? Libertà di stare nudi, libertà di farlo come ci pare, libertà di non essere aggrediti dall'eccesso di libertà altrui.
7) Libertà. Premesso che, in astratto, libertà vuol dire "fare il *azz* che mi pare", e che, se voglio vivere in società devo accettare di non limitare la libertà altrui, una legge che mi dice: qui si e qui no non mi sembra che limiti la mia libertà. Ovvio che i "qui si" devono essere tanti luoghi, accessibili a tutti e ugualmente belli e godibili quanto i "qui no". Se voglio andare nei "qui no" mi vesto.
Idee confuse ma buttate giù di getto per contribuire alla discussione.
Parliamone, se volete.
Freelibero |
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Modificato da - 19alberto60 in data 30/07/2010 00:08:58 |
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Inserito il - 30/07/2010 : 23:05:48
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bene, vedo che se vogliamo qualcosa comincia a uscire.
Commento due cose che mi stanno un po più care.
L'abolizione del 726 fa parte ed è presente dalle prime proposte di legge, tra cui la specifica di Grillini, che appunto si intitolava, non a caso, "depenalizzazione dell'art 726 cp". La 726 parla di pubblico pudore, e se ci son agenti che ci danno addosso per i genitali, non viene applicata invece (esempio) per le maialate televisive o giornalistiche(in forza forse della libertà di stampa?). Personalmente ammetto che ci sia della pubblica morale, purchè ne siano definiti i confini, e non sia banderuola del primo Moige o censore o benpensante di turno. Dato che ciò non sarà mai, forse si, meglio lasciare gli atti osceni (527), e abolire la 726, anche se...... qui ci sarebbe da discquisire un'eternità.
Per circuire il 726 c'è il solo sistema attuale del fare club privati, in cui si accede con tessera. Club privè, campeggi nudisti, saune, cruising scoperecci, possono far si che al loro interno può succedere di tutto secondo regolamento, proprio in forza della privatizzazione dell'ingresso. Ma che deve seguire le regole generali dell'associazione. Nei regolamenti INF non c'è scritto che si possono tesserare solo coppie sposate. Indi i campeggi che vietano l'ingresso ai single lo fanno abitrariamente e contro legge, per quello che so io. Basterebbe chiamare i carabinieri al rifiuto d'ingresso. Se ho la tessera INF, con regolare bollino annuale in regola, non possono dirmi nulla. PS informarsi con un avvocato se quello che so è corretto, prima di mettersi nei casini.....
Sesso in pubblico.... è già vietato per legge (527), basterebbe applicarla. Il buffo è che vanno a cercare le coppiette nascoste al buio in campagna, ma non i falegnami di spiaggia, anche se..... mi diceva giorni fa un comandante che il loro problema è coglierli in flagranza di reato....al che risposi, basta che invece che in divisa vi mettete nudi come noi, max in costume, sai quanti ne becchi? in due giorni ripulisci la spiaggia......
Per le proposte attuali. Leggendole bene, si evidenzia solo "l'autorizzazione alla pratica nudista in strutture gestite". Metto ad esempio due parti della proposta Poretti.
art 3 comma 2 - Nel caso in cui il comune non abbia provveduto ad individuare aree da destinare ad hoc, i proprietari o i gestori di aree destinate all’esercizio di attività turistico-ricettive possono chiedere all’amministrazione comunale competente l’autorizzazione ad adibire tali aree alla pratica del naturismo. (cioè i campeggi o strutture simili) Sarebbe forse la volta buona che finiscono i tesseramenti obbligatori e soprattutto fasulli.
art 4 comma 1 - Ai fini della realizzazione di strutture destinate alla pratica del naturismo in aree demaniali, la gestione delle stesse può essere concessa a privati o ad associazioni o organizzazioni. (questa sembra buona, ma di fatto è limitante. Se non c'è nessuno che si prende la briga di istituire e controllare, l'area non si può avere.)
Credo sia meglio aggiungere che possono essere o devono essere individuate aree da destinare al nudismo, semplicemente cartellonandole, anche se non gestite da nessuno.
Una nota al tuo punto 6 per quanto mi riguarda. Personalmente non ho problemi ad avere persone tessili tra noi, se queste sono amici o compagni/e tessili, ma liberalizzare il tutto autorizza in pratica i vari voyeur che ti si piantano in spiaggia solo per guardare e non per condividere il nudismo. Dove io son spesso, soprattutto il pomeriggio dopo le 17,30, e i festivi, è pieno di maialotti vestiti che vengono esclusivamente per rifarsi gli occhi. E' questi che stanno sul cavolo, perchè poi è ovvio che le signore in primis, se portate in tali ambiti, si sentano messe alla berlina e si rifuitano di spogliarsi.
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Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -
Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura. Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso
Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com
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19alberto60
iNudistaffezionato
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
521 Messaggi |
Inserito il - 31/07/2010 : 00:32:01
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Ciao Max.
Mi permetto la confidenza anche se sono novellino del forum e tu sei Supermoderatore. D'altra parte, mi viene difficile dare del Lei a un nudista nudo di fronte a me nudo.
Punto 6). Non volevo in quel punto entrare nel merito di un articolo/comma della legge che vorrei. Volevo solo sottolineare che tra di noi c'e chi talebanescamente vorrebbe imporre agli altri il proprio modello di nudismo. Ho scritto: "Libertà di stare nudi, libertà di farlo come ci pare, libertà di non essere aggrediti dall'eccesso di libertà altrui." L'eccesso di libertà altrui non è solo quello di chi si sente in diritto di menarselo perchè mia moglie nuda lo eccita, è anche il compagno nudista che ti dice che non dovresti raderti le**** perchè, secondo lui, lo fanno solo gli attori di film porno... ed è anche il socio stabile di un sito organizzato nudista che fa battutine sgradevoli rivolte ad una signora (frequentatrice del posto da 15 anni, che trova carino chiacchierare per 20 minuti con uno come me che li c'è stato solo due volte.
Idee poche e confuse (così sembrano tante!!)
Continuiamo a discutere, se vuoi (volete) |
Mi piacciono i vini giovani e le donne mature. |
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erik
iNudistamico
53 Messaggi |
Inserito il - 02/08/2010 : 22:07:43
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secondo me si dovrebbe eliminare l'art 726 o meglio dire che tale art non si applica al naturismo
di questa legge io vorrei l'obbligo da parte dei comuni d istituire delle aree altrimenti sono abbastanza sicuro che nessun comune fara' nulla;anche adesso se volessero potrebbero autorizzare con ordinanza comunale (credo)
anche io eliminerei l'obbligo di gestione dei siti e prevederi che ,con opportune tutele verso i tessili, sia possibile in luoghi isolati poter praticare . ad esempio se sono in montagna in un posto dove ci sono solo io vorrei che nessuno possa chiamare i carabinieri per denunciarmi ma sia l'ultimo arrivato ad adeguarsi e starmi lontano se la mia nudita' lo infastidisce
vista cosi' mi sembra restrittiva delle possibilita' di praticare solo dove verra' stabilito
magari visto che siamo gli unici in europa e per dare slancio al turismo naturista e metterci in pari con gli altri paesi ed incentivare queste nuove strutture si potrebbe pensare qualche incentivo fiscale per i gestori per i primi anni di concessione. cosa ne dite ? |
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
24217 Messaggi |
Inserito il - 02/08/2010 : 23:48:35
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Free....o qui siamo tutti amici, o possiamo chiudere anche il forum. E tra amici ci si da del tu.
per il punto 6, vista da angolazioni diverse, mi pare che diciamo la stessa cosa. Il punto forse è solo uno. Se fossimo in Spagna, dove timetti nudo dove ti pare, che il vicino sia vestito o meno, non te ne può fregare di meno. Se lo fai qui, dove gli spazi son piccoli e angusti, dove chi va sta nudo, dove chi viene vestito è al 90% un guardone....... difficile dirimere, difficile far accettare un clothing opzional se non trattasi di novellino curioso o di coniuge tessile. Per la questione mentalità....se leggi altri topic in merito alle situazioni nude, anche qui vedi persone nudissime, che però ai nuovi slanci nudisti, vedono il male. Purtroppo una cultura nuova, per di più nuda, non portà mai arrivare alle menti di tutti in un attimo. Ci vogliono anni e anni. E se già abbiamo problemi di accettazione tra noi, figuriamoci con i tessili, e infatti vediamo le situazioni che si creano.
@erik...forse non è questione di obbligo di gestione dei siti, intendendole come strutture, ma libertà sia per loro, che per spazi pubblici. Per l'esempio posto di montagna, se il 726 scompare, e se stai solo nudo senza fare maialate, diventa quasi obbligo che sia l'ultimo arrivato ad adeguarsi, anche se credo sia alla fine un'utopia. Moltissimi si augurano la depenalizzazione del 726, senza altre distinzioni di tipo legale. Perchè? Perchè se ti dicono : non è offesa al pubblico pudore se stai nudo, perchè tale articolo è abrogato, sta all'intelligenza dei frequentatori dle posto adeguarsi a ciò che trovano. Se verranno stabiliti posti e spiagge, alla fine si potrà star nudi solo li, e qualcunque altra situazione sraà di condanna. Per questo ad una legge precisa, moltissimi si augurano una vacatio legis cosi com'è ora. Qualcuno le busca, il giudice di pace assolve, e alla fine tutti si sta nudi dove si riesce. Se delimiteranno le zone, col cavolo che ti sogni di denudarti in montagna...... passi direttamente al 527. |
Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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erik
iNudistamico
53 Messaggi |
Inserito il - 03/08/2010 : 00:46:02
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pero' io nella situazione attuale e visto che posti vicino casa non ne ho mi limito alle ferie estive all'estero inoltre visto che giro con moglie poco propensa e figli non mi piace l'idea di incontrare personaggi strani
... sono un po impedito nello spiegarmi ma sono daccordo che la cosa piu semplice ed efficace sia eliminre il 726 |
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jarod73
ilNudistBrianzolo
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Desio
2399 Messaggi |
Inserito il - 03/08/2010 : 08:07:41
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Assodato l' ok per l' abolizione del 726, io voglio fare nudismo non dove mi pare, ma ove permesso, senza l'obbligo di strutture organizzate e gestite.Insomma sono per l'individuazione ( da rendere obbligatoria) da parte degli enti locali di luoghi ben identificati, ma liberi dove vi si possa praticare solo tra noi. Mi sentirei a disagio, attorniato da tessili. Se poi uno vuole, va dove gli pare, ma può scegliere al pari dei tessili ( bagni o spiaggie libere). Certo un minimo di "servizio" sia dal punto igienico che tipo chioschetti,ecc. andrebbe forse garantito,ma visto come si sono attaccati a Dante per lo stesso motivo, andrebbe forse meglio specificato. Una cosa è certa, io non vado di proposito nudo in una spiaggia tessile,così non voglio che un tessile venga in una nudista,mi sembra ovvio,ragionevole, e palese. Mi sembra anche che una legge recente abbia devoluto beni del demanio alla gestione locale,spero non ci complichi le cose,ma le agevoli. |
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venus
iNudistaffezionato
Regione: Italy
Prov.: veneto
Città: venezia
423 Messaggi |
Inserito il - 03/08/2010 : 10:27:10
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Sarò controcorrente, ma io non punterei tutto sull'abolizione del 726. Siamo così sicuri che non ci siano altri atti che devono esser considerati non rispettosi alla pubblica decenza e pertanto debbano continuare ad essere perseguibili? Un legislatore che abolisce tale articolo, si prende anche la responsabilità (politica) di quel che ne può derivare. Ricordiamo che un politico non farà mai qualcosa che lo possa far passare alla storia come colui che ha creato un problema, mentre potrebbe aspirare ad essere colui che ha finalmente risolto qualcosa, mettendo chiarezza in un vuoto legislativo, che tra l'altro qualcun altro di autorevole (cassazione) ha già deciso e giudicato giusto (si è già presa la responsabilità). Quel che serve (come già scritto anche da Max) è allora una legge che recepisca quel che la cassazione ha già sancito riguardo al nudismo/naturismo: non rientra nel campo di applicazione del 726 se praticato in posti adatti ed individuabili. Da qui, giusto secondo me capire quali regole generali stabilire per l'individuazione di tali aree (es.: zona più ad est di ogni spiaggia libera, quelle dove espressamente consentito dai gestori, ovunque la maggioranza dell'abituale frequentazione non sia palesemente contraria, ecc.). Utile forse delegare (costringere ad adottare un regolamento in proposito) gli enti locali per l'individuazione di regole particolari, perché conoscono il territorio, le abitudini, in ogni caso vietandone il divieto ovunque. |
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Modificato da - venus in data 03/08/2010 10:32:59 |
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jarod73
ilNudistBrianzolo
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Desio
2399 Messaggi |
Inserito il - 04/08/2010 : 07:48:46
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Ieri, l'onorevole e ministro del turismo Brambilla, ha richiamato l'attenzione sul fatto di dedicare spiagge che accettino animali, in particolar modo cani sulle spiagge. Scusate, ma noi chi siamo? In fondo penso che con tutto il rispetto per gli animali, anche dei poveri nudo-naturisti abbiano almeno lo stesso diritto di aver spiagge a loro dedicate,no? |
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
24217 Messaggi |
Inserito il - 05/08/2010 : 00:31:37
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no non siamo cani, ma maiali, ricordalo !!!!! |
Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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cp-matura
iNudistamico
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: perugia
174 Messaggi |
Inserito il - 07/08/2010 : 18:27:11
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ciao a tutti, ma..... leggere la legge spagnola nooo... per prendere qualche spunto ispirazione
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jarod73
ilNudistBrianzolo
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Desio
2399 Messaggi |
Inserito il - 08/08/2010 : 00:10:25
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Sarebbe interessante leggere tradotte quelle dei paesi dove il naturismo è consentito, non solo in Spagna, e vedere se possano funzionare anche da noi. |
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
24217 Messaggi |
Inserito il - 09/08/2010 : 11:39:23
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in francia il nudismo è ammesso solo nei campi naturisti. Ogni forma di nudo "ESTERNO" non ha nemmeno il placet dell'atto contrario alla pubblica decenza, ma è bollato al pari di un atto osceno. Direi assolutamente da non imitare |
Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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